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giovedì, 5 Giugno 2025

“Como è coi forti…”

I campionati di tiro sono approdati quest’anno nella storica città di Como, sul ramo occidentale del Lario, accolti con la consueta ospitalità. Ancora in crescita il numero dei tiratori giunti a contendersi i titoli in palio, con grande soddisfazione della Commissione sportiva nazionale: 101 gli iscritti per la carabina e 117 per la pistola, a dimostrazione che anche questa specialità, come tutto lo sport Ana, non conosce crisi.

La strage di Vergarolla, per non dimenticare!

Ci sono morti che fanno rumore e morti che scompaiono tristemente nel silenzio. D’altra parte una legge non scritta vuole che la storia venga fatta dai vincitori e che si ricordino soltanto gli orrori perpetrati dai vinti. Sono stati necessari sessant’anni perché venisse istituita la Giornata del Ricordo e venissero riconosciuti gli orrori delle foibe, accuratamente nascosti fino ad allora in attesa che il tempo eliminasse gradualmente i testimoni e cancellasse ogni memoria; dobbiamo essere grati al pragmatismo dell’on. Violante che, di fronte alle richieste delle Associazioni degli esuli, che chiedevano che la storia delle foibe fosse inserita nei libri di scuola unitamente alla storia della resistenza, rispose “in effetti il muro di Berlino è caduto, non c’è più motivo di nascondere la verità”. 

CANADA – A Thunder Bay un pezzo d’Italia

Una tradizione comune alle Sezioni e ai Gruppi Ana in Italia e all’estero, è quella di erigere un monumento ai Caduti. E così anche il Gruppo autonomo di Thunder Bay ha voluto un monumento in memoria di tutti coloro che si sono sacrificati per la Patria. Un masso di 25 tonnellate donato da Bruno Di Gregorio, sormontato da una grande aquila, simbolo degli alpini, posto sulla proprietà di pertinenza della chiesa di Sant’Antonio a Thunder Bay, Ontario. 

CANADA – Essere alpini a Toronto

Nel 1958 girava già una tessera. Nel 1959 sulla tessera c’era un bollino, ma è nel 1960, grazie a un gruppo di alpini volenterosi capitanati dal tenente colonnello Oreste Chemello e da Attilio Paron, che nasce la Sezione Ana di Toronto. È datata 3 dicembre 1960 la lettera scritta da Alberto Muzzin, residente a Toronto e pubblicata su Il Gazzettino, nella quale appare chiaro e forte il desiderio degli alpini di incontrarsi e mantenere vivo lo spirito di Corpo, seppur tanto lontani dalla propria Patria: «Qui in Canada ho conosciuto molti miei commilitoni e ogni tanto ci troviamo tutti assieme a ricordare i tempi della gavetta e delle lunghe marce.

Cercare un compromesso

Sono stufo di leggere le lamentele e le proteste degli alpini per gli attentati alla nostra Preghiera da parte di sacerdoti e vescovi. Ne sono pieni i social network, e ogni tanto saltano fuori anche nelle lettere al direttore de L’Alpino.

La carità non ha bandiere

Il terremoto che si è verificato in Ecuador il 16 aprile scorso è stato particolarmente violento, con un bilancio di 654 vittime e oltre 5mila feriti. La Sezione di Aosta si è impegnata nel dare un aiuto ad una popolazione che ha subito pesantemente gli effetti del sisma, che dispone di mezzi e risorse economiche assolutamente inadeguate per risollevarsi e le cui condizioni di vita, già in precedenza difficili, sono ora divenute drammatiche. 

Orizzonti nuovi

Quali sono le parole in grado di lenire una sofferenza immensa, che deriva dalla perdita violenta ed improvvisa degli affetti più cari e dalla disintegrazione della propria casa, dalla cancellazione del proprio paese? Forse non esistono. Allora contano i fatti, la presenza, la vicinanza; la testimonianza che sei lì accanto e che, sicuramente, ci sarai ancora, anche dopo l’emergenza. Un ruolo, questo, che pare ritagliato su misura per gli alpini. 

Ad Ascoli per ricominciare

L’idea di ospitare il raduno del 4º Raggruppamento si è concretizzata durante la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale al rifugio Ana “M.O. Giovanni Giacomini” di Forca di Presta, occasione in cui veniva definitivamente accontonata l’ambizione di poter concorrere per ospitare un’Adunata nazionale. Quale migliore opportunità, dunque, per esprimere le attitudini alpine marchigiane, se non quella di tuffarsi subito nell’organizzazione di un raduno di Raggruppamento e caratterizzarlo con contenuti e iniziative nuove, tali da impressionare positivamente tutti? E così è stato!

Alpini d’Australia

Ogni due anni gli alpini d’Australia si incontrano in un raduno conviviale per ricordare le loro storie e consolidare l’appartenenza e la dedizione all’Associazione. Un appuntamento che va ben oltre il passato perché guarda al futuro della stessa Italia e dei figli degli italiani trapiantati in quella grande terra. Quest’anno la Sezione di Sydney ha avuto l’onore di accogliere il Presidente nazionale Sebastiano Favero insieme al Consigliere nazionale, addetto alle relazioni con l’estero, Marco Barmasse e di ospitare gli alpini giunti dai vari Stati australiani. 

Per la Patria e la pace

Al pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti d’Oltremare hanno partecipato, anche quest’anno, diverse associazioni combattentistiche e d’Arma della città di Bari, come quella dei Marinai, dei Bersaglieri, dei Paracadutisti e l’Associazione Carabinieri. Particolare risalto ha avuto il vessillo della Sezione Lagunari di Roma scortata da Paolo Pellegrini. 

Finezze d'artisti

Siamo impegnati nel tratto finale della salita al Col di Lana, la spia che segnala la riserva di energia non si è ancora accesa ma non tarderà molto a dare il segnale fatidico che indicherà tutto il nostro “essere agli sgoccioli” quanto a carburante. Spediamo quindi un ulteriore messaggio alla nostra volontà che riesce a far muovere il propulsore anche controvoglia. 

Quelli della "Cazzuta"

Caro direttore, ti scrivo per parlare del btg. Tolmezzo e della 72ª compagnia. Annualmente i battaglioni Cividale, Gemona e altri si ritrovano, perché noi del Tolmezzo non ci ritroviamo? Spero che qualche Sezione si attivi per organizzare anche il nostro incontro.

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