La Milano che non ti aspetti
Era il 1955. La guerra era finita da dieci anni, ma le ferite bruciavano ancora. In un freddo giorno di dicembre, al civico tempio di San Sebastiano, padre Giovanni Brevi celebrava la prima funzione per i Caduti. Tutti i Caduti, comunque fossero stati inquadrati. A volere la cerimonia un giovane avvocato, sottotenente degli alpini, battaglione L’Aquila, divisione Julia. Si chiamava Giuseppe Prisco. Il Peppino, il nostro Peppino. Se ne è andato ormai da quindici anni, era la notte del 12 dicembre 2001. Parlando della Messa una volta mi disse che «a quella prima celebrazione i presenti erano poco più di cinquanta… non solo alpini, ma anche bersaglieri, fanti, artiglieri…».
La storia a fumetti
Da molti gli anni gli alpini della Protezione Civile della Sezione di Treviso, coordinati da Sergio Furlanetto, curano il ripristino e la manutenzione del museo all’aperto sul Lagazuoi. Dapprima le gallerie del Lagazuoi collaborando con il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi e successivamente i manufatti sul Sasso di Stria, il contrafforte che sosteneva la linea difensiva austriaca al Passo di Valparola. Nei tanti anni trascorsi, è stato possibile recuperare e ripristinare le postazioni italiane e austriache realizzate durante la Grande Guerra.
Un tartan per i 97 anni dell’Ana
Nel corso del Consiglio Direttivo Nazionale di sabato 19 novembre, è stata presentata ufficialmente la cravatta realizzata per il 97º anniversario di fondazione dell’Ana.
Il nuovo disegno ideato da McSprea in esclusiva per l’Associazione, è un tartan in seta che ricorda i colori delle prime divise degli alpini, blu e verde.
La nuova cravatta, donata in anteprima al Presidente Favero dal Presidente della Servizi Ana Spreafico.
È possibile ordinarla alla propria Sezione o acquistarla direttamente sul sito www.anashop.it
Uscite dal sonno
Anche Desenzano del Garda ha visto il Gruppo di Anzola coprotagonista di una manifestazione che riteniamo utile per confermare quei valori di cooperazione che ci contraddistinguono, specie in questi momenti di catastrofi nelle quali i volontari dimostrano un forte senso di unione, solidarietà e onestà.
Le opportunità di un videogioco
Mi chiamo Marco, ho 27 anni e gioco ai videogiochi da quando ne avevo 5. Vi scrivo in merito alle parole riportare sul corriere.it del Presidente Sebastiano Favero, il quale lamentava la presenza di una mappa del videogioco “Battlefield 1” ambientata sul Monte Grappa. Cito: «Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere, non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque.
Avvicendamento allo Sme
Il generale di Corpo d’Armata Claudio Mora è il nuovo sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito. L’avvicendamento con il generale Giovanbattista Borrini, che lascia il servizio attivo dopo oltre 43 anni, è avvenuto lo scorso 3 novembre a Roma, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Danilo Errico.
Il giorno più bello
Cena Verde a Roma
La Cena Verde per i saluti di fine anno si è tenuta presso il Circolo delle Forze Armate, organizzata dal gen. Mora, appena nominato sottocapo di Sme, e dal Comitato “15 Ottobre” da lui presieduto.
TRENTO – A Spiazzo, in allegria e amicizia
La festa alpina del Gruppo di Spiazzo, il più numeroso del Trentino che raccoglie le penne nere di gran parte della Val Rendena, quest’anno si è svolta proprio nel Comune di Spiazzo. Ha avuto inizio con la sfilata preceduta dalle donne in costume “Vecchia Rendena” e dalla fanfara alpina di Pieve di Bono e, a seguire, il lungo corteo di penne nere rendenesi affiancate dagli alpini del Gruppo di Veduggio in Brianza che hanno reso ancor più suggestiva la festa.
Affrontare il presente
Mi riferisco alla lettera “Prigionieri dell’Unità d’Italia” del socio Vittorio Biondi, apparsa nel numero di ottobre de L’Alpino. La polemica sul comportamento dei piemontesi verso il Sud negli anni successivi all’Unità d’Italia ha un suo fondamento e ha trovato l’adesione di numerosi storici. Oltre ai nomi citati dall’amico, aggiungerei anche Lorenzo Del Boca in “Indietro Savoia”, che parla di deportazioni in varie aree del Nord (e vi inserisce anche il mio paese, San Benigno Canavese).
Per chi vuole capire
Sul numero di ottobre de L’Alpino, lei risponde alle parole farneticanti di tale Cerutti, che contro il terrorismo rozzo, barbuto, ignorante, fanatico musulmano, che combatte in nome di un fasullo dio, propone una mossa radicale per spazzare dalla faccia della terra «con qualsiasi mezzo» questa gentaglia tagliagole.
DOMODOSSOLA – Il Melvin Jones Fellow
In occasione dell’annuale “Charter night” tenutasi a Pallanza, il Lions Club Domodossola ha assegnato il “Melvin Jones Fellow” alla Sezione di Domodossola. Si tratta della massima onorificenza che il Lions International ha facoltà di attribuire a chi si distingue per particolari meriti umanitari. Alla premiazione erano presenti il Presidente sezionale Giovanni Grossi con il Consigliere sezionale Ettore Superina e il Consigliere nazionale Francesco Maregatti.