Fondamentale la prevenzione
Oltre 800 volontari, suddivisi un po’ tra tutti e quattro i Raggruppamenti - anche se a farla da padrone sono il secondo ed il terzo - attrezzature d’avanguardia, preparazione completa e formazione continua delle squadre: questo è l’Antincendio Boschivo dell’Ana, guidato da Francesco Morzenti.
BRESCIA – Il dono più bello
Una splendida giornata, non ci sono altre parole per descrivere l’inaugurazione del nuovo centro diurno e socio educativo per disabili a Travagliato. Il gruppo alpini ha costruito e donato, nell’ormai lontano 1992, la struttura della vecchia sede della cooperativa sociale “Il Vomere” e, da allora, ha sempre contribuito con aiuto, lavori e sostegno alla prosecuzione di questa straordinaria impresa sociale.
GERMANIA – Con i disabili dal 1982
Come ormai da tradizione, il Gruppo di Aalen ha nuovamente festeggiato la Pasqua con i bambini disabili dell’Istituto Lindenhof, da loro adottati dal 1982. Nel suo discorso introduttivo il Capogruppo di Aalen e Presidente sezionale Sambucco ha sottolineato l’importanza di simili incontri, sia per agevolare l’integrazione dei bambini nella società sia per dar loro un po’ di calore e di amore familiare in special modo durante le festività.
CONEGLIANO – In marcia lungo il Piave
Nell’ambito dell’Adunata nazionale a Treviso, “Adunata del Piave”, è stata organizzata un’iniziativa densa di significato: la “Marcia dei cent’anni”, ovvero una staffetta podistica non competitiva lungo il tragitto del Piave, dalla sorgente, ai piedi del Monte Peralba nel Comune di Sappada, fino alla foce di Cortellazzo nel Comune di Jesolo. Il ruolo del Fiume nella storia della Patria non sfugge a nessuno, vuoi per la strenua difesa che lungo i suoi argini oppose l’esercito italiano, vuoi per la canzone “La leggenda del Piave” cara a generazioni di italiani, vuoi per l’epopea dei Ragazzi del ’99, questo Fiume rientra a pieno titolo nella Storia.
BELGIO – L’alpino minatore
È sempre stata una gioia per me partecipare all’Adunata. Partivo dal Belgio con il mio cappello alpino e andavo nella città designata a rappresentare i minatori morti nella catastrofe di Marcinelle l’8 agosto 1956. Lavoravo in miniera da quattro mesi, dall’età di 19 anni per pagare la casa ai miei genitori. Sono anche io uno dei minatori di Marcinelle, un sopravvissuto.
Sui cambiamenti in Protezione Civile
Quando in una organizzazione strutturata ed efficiente ci sono dei cambiamenti è normale che sorga qualche timore o quanto meno ci sia dell’apprensione. Se poi il cambiamento riguarda i vertici dell’organizzazione i timori e le apprensioni rischiano di essere amplificati. Non è, e non è stato così, per la nostra Protezione Civile. Gli avvicendamenti recenti voluti dalla Presidenza hanno dimostrato ancora una volta che la Protezione Civile Ana è come un treno che pur cambiando il macchinista continua a correre in sicurezza su saldi binari.
Memorabili giornate
Per molti partecipare ad incontri come il Congresso del Nord America diventa sempre più difficile e impegnativo: purtroppo l’età si fa sentire! Ma noi alpini teniamo duro e continueremo a remare verso la sponda per raggiungere i nostri obiettivi, con tenacia, rispetto, dovere umano e patriottico che abbiamo imparato durante la naja. Certo, la presenza a Windsor del Presidente nazionale Sebastiano Favero ci ha fatto sentire orgogliosi di essere alpini e con le sue parole ci ha fatto rinascere.
NAPOLI-CAMPANIA-CALABRIA – Al sacrario di Mignano Montelungo
“Mortui ut patria vivat”, morti affinché la Patria viva, questa è la scritta che spunta sul frontone del portico del sacrario militare di Mignano Montelungo in provincia di Caserta, luogo in cui sono sepolte anche sei penne mozze. Ed è qui che gli alpini della Sezione di Napoli-Campania-Calabria hanno deciso di organizzare quest’anno il loro raduno sezionale.
Una preghiera per chi non è tornato
Non sono un alpino e non feci il militare, per un’anomalia che non sto a spiegare; sono del 1933 e godo buona salute. Però, da sempre, sono amico degli alpini, che ammiro per la loro disponibilità in ogni occasione. Soprattutto, sono affezionato agli alpini, perché - avevo 8 anni - conoscevo tutti i “grandi” (cioè i ventenni) del mio paese, Novello, che finirono in Russia con la Cuneense.
In ricordo di Giovanni e Ivano
Vorrei ricordare Giovanni Carobbio, classe 1930, Presidente della Sezione di Bergamo dal 1997 al 2003, che è andato avanti nel luglio scorso. Da ragazzo aveva subito le rinunce del periodo di guerra; da adolescente aveva vissuto i momenti dello slancio ideale quando nelle chiese e negli oratori si cantava a piena voce l’inno degli “arditi della fede e araldi della croce”; da giovane aveva iniziato a provare la fatica quotidiana del lavoro; da uomo aveva cresciuto la sua famiglia con la cara inseparabile Editta. Nell’arco della sua vita aveva indossato anche la divisa, sottotenente al Gruppo Bergamo, temprandosi alla prova della disciplina, attenuata dall’orgoglio della penna nera sul cappello.
CANADA – Un picnic alpino
Hanno partecipato oltre 350 persone al picnic organizzato dagli alpini di North York, Sezione Canada. Una giornata meravigliosa e piena di sorprese. Dopo la Messa, le mogli degli alpini hanno preparato un ottimo pranzo con rigatoni al pomodoro e fettine di vitello che hanno deliziato tutti i commensali, tra loro anche il Presidente della Sezione e coordinatore intersezionale degli alpini del Nord America, Gino Vatri, il Capogruppo di Mississauga Carmine Stornelli e quello di Toronto, Danilo Cal. Il Capogruppo Adolfo D’Intino ha ringraziato i partecipanti e ha dato l’appuntamento al prossimo anno.
“Alpini in Russia”
In una anteprima riservata agli alpini e ai loro familiari sarà presentato il 26 ottobre prossimo, alle ore 17, presso l’Auditorium Vivaldi di Torino (in piazza Carlo Alberto 5/A), lo spettacolo “Alpini in Russia - storia, musica e grande letteratura”, con l’orchestra a fiati giovanile Giovanni XXIII di Pianezza e la compagnia Alfatre Gruppo Teatro di Collegno.