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domenica, 25 Maggio 2025

Misericordia… alpina

Ho un bell’episodio da raccontarti. Si era alla SMA ed era sabato pomeriggio in uno di quei momenti (e alla scuola sono stati tanti) in cui ci si arrabbiava con tutti, dai nostri istruttori, ai superiori, sino ai piani alti e più su ancora. Ora eravamo un gruppetto di allievi nel cortile davanti alla porta centrale della Cesare Battisti, a commentare quello che avremmo dovuto fare nei giorni successivi mentre quelli trascorsi non era stato di meno (tanta fatica), la punizione che mi era appena stata rifilata (come sempre ritenuta ingiusta).

Leva, scuola di vita

Ho letto la lettera di Stefano Peroncini (n° 7 di luglio) e mi ha fatto molto piacere quanto si propone, con l’approvazione del direttore. Ho fatto il servizio militare negli anni 1952-53 e nonostante le guerre siano ormai abolite, ritengo che il servizio di leva obbligatorio sia sempre utile e valido, non più i 18 mesi di un tempo ma ridotti a 10-12 mesi.

Riscoprire i valori – ottobre 2014

Caro don Bruno, complimenti per la nuova vesta grafica che hai dato al nostro mensile e che lo mette alla pari delle riviste più quotate che si trovano in commercio. Un solo piccolo appunto, alcuni articoli iniziano con le prime righe stampate su di una fotografia.

La nostra bandiera

Valle d’Incarojo, Carnia, anni ’70. Un residente, tale Jacun dal Morul, se ben ricordiamo io e mia moglie che è di quelle parti, aveva rialzato la propria casa, ma parve che l’iniziativa risultasse in un primo tempo abusiva, tanto che le autorità avevano ingiunto la demolizione della struttura.

La prigionia di don Franzoni

Ringrazio la redazione del giornale per avermi fatto pervenire la lettera di Pio Penzo di Modena: nel 1990, fece il viaggio in Russia con noi suo papà, il capitano Alberto Penzo. Pio Penzo nomina un fatto su don Enelio Franzoni, cappellano militare in Russia, sul quale avete fatto un articolo sul giornale dello scorso mese di marzo. Avete fatto un errore.

Il cappello di mio marito

Sono friulana e vedova di un abruzzese alpino, abbonato e tesserato che amava molto il Friuli. Mio marito adorava partecipare alle Adunate con il suo cappello e non mancava mai una sfilata per cui avevo pensato quest’anno a Pordenone di sfilare con il suo cappello d’alpino.

Alpinità anche in pianura

Un bravo al tesoriere per l’editoriale di luglio sull’alpinità. Il concetto di compattezza e povertà non deve essere però associato solo alle popolazioni di montagna, fatto salvo il legame Alpi, alpino, alpinità, ma a tutti coloro che vivevano e letteralmente riuscivano a sussistere solo con i prodotti della propria terra.

Papà Perrucchetti

Quando posso seguo il coro Montenero della mia Sezione, e nell’ultima trasferta fatta a Romano di Lombardia ho conosciuto una ragazza che si è laureata in filosofia, discutendo la sua tesi sul generale Perrucchetti. Il giorno successivo ci siamo nuovamente incontrati e mi ha regalato la sua tesi di laurea con allegato un foglio scritto la sera stessa dopo il concerto.

Il mio eroe

Sono la madre di un soldato, uno di quelli della guerra vera, la guerra in Afghanistan. Partito, tornato; ripartito, ritornato. Il suo silenzio a proteggerci dalla paura, dal senso di inutilità e impotenza, dal nulla che avevo il diritto, la capacità di sapere su quei suoi “viaggi”, buchi neri di sospensione della sua e della nostra vita.

Frecce… a costo zero

Le scrivo in merito ad una mail letta dalla conduttrice del programma Coffee Break di LA7 di un telespettatore che denunciava il non trascurabile costo dell’intervento delle Frecce Tricolore nel corso dell’Adunata nazionale di Pordenone, all’arrivo di Renzi. Il telespettatore precisava che il costo di ogni passaggio della squadriglia acrobatica era di 950 mila euro e che i passaggi erano stati due.

Riscoprire i valori

Molti vecchi alpini, con il loro esempio, ci hanno insegnato che la vita è il bene supremo, sempre e nonostante tutto. Dovremmo avere la pazienza di guardare con calma i disegni o gli affreschi di Novello oppure di leggere le poesie in vernacolo di Corrado Invernizzi o persino il libro di don Gnocchi “Cristo con gli alpini” per comprendere questa filosofia.

Inutile indignazione

Egregio signor direttore, ho letto la sua risposta all’alpino Gianfranco Perforato nel numero di giugno 2014 in merito alla doverosa indignazione nel vedere sfilare il signor Gasparri a fianco del nostro presidente e del Labaro. Mi associo all’indignazione e vorrei rimarcare alcuni punti. Il cerimoniale? Quale cerimoniale?

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