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domenica, 11 Maggio 2025

Una maxi colletta

Sono un alpino di Belluno ed essendo stato toccato nell’animo dal disastro che da mesi ha colpito il Centro Italia, ho avuto l’idea (anche se in realtà forse l’hanno già avuta in molti, ma non si sono fatti avanti come me ora) di tentare una “maxi colletta”, cioè una sorta di “raccolta improvvisata” di denaro coinvolgendo tutti gli alpini d’Italia.

Il grazie della signora Matelda

Caro (mi permetta di indirizzarmi a lei così) don Bruno, le chiedo un piccolo spazio sul suo giornale per un grande “grazie” ai meravigliosi alpini che hanno reso onore a Luigi Morena presso la chiesa di Santo Stefano ad Aosta il 9 febbraio 2017, giorno del suo funerale. Erano tanti. 

Viva la leva obbligatoria!

Sono uno degli “sprovveduti nostalgici” della leva obbligatoria e non penso affatto che la sua reintroduzione sia una “stupidada” come si sostiene in una recente lettera. Lettera alla quale hai risposto auspicando, con mia sorpresa, non l’eventuale reintroduzione della leva obbligatoria bensì quella del servizio civile. L’argomento richiederebbe ben altro spazio e tempo ma non posso tacere rispetto a una posizione che non ritengo in linea con lo spirito e lo scopo della nostra Associazione. 

Addio Corpo Forestale dello Stato

È noto come le popolazioni montane, e non solo esse, sono state da sempre legate agli alpini e ai forestali. Nel condividere questo legame affettivo, vorrei rivolgere un riconoscente saluto a tutti coloro che hanno fatto parte del Corpo Forestale dello Stato disciolto l’ultimo giorno del 2016, dopo 134 anni di storia intensamente vissuti al servizio della Patria.

Le cose cambiano

Durante il funerale di un fratello alpino è stata letta la Preghiera dell’Alpino. Non sarebbe cosa buona aggiungere al testo: ...o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani, anche “i nostri sposi” visto che nel nostro Corpo ci sono molte donne anche in ruoli operativi e di comando.

Francesco Scipione, Sulmona (L’Aquila)

Da Seneca l'espressione "andare avanti"

Mi riferisco alla lettera di Adriano Lacchin di Gorgonzola su L’Alpino di gennaio, per inviarti la risposta alla vostra domanda: chi è l’autore dell’espressione “andare avanti”. È nientemeno che il filosofo romano Lucio Anneo Seneca (4 a.C. – 65 d.C.), vedi “Lettere a Lucilio”, libro XVI, 99, cpv 7: “… la persona che secondo te è scomparsa, in realtà ti ha preceduto. Anche tu devi percorrere quel cammino, e allora non è da pazzi piangere chi è andato avanti?” (in latino: flere eum qui antecessit?).

Come a casa

È la casa di tutti gli alpini, è casa vostra. Caro direttore, con queste parole siamo stati accolti dal gen. Silverio Vecchio nella bella sede nazionale degli alpini lo scorso 16 dicembre. Una semplice ma grande parola “casa”: casa è calore, casa è accoglienza, casa è fratellanza. Noi, come gruppo alpini ci siamo sentiti calorosamente accolti e fratelli di una stessa famiglia. 

Manteniamo la memoria

Sono un alpino congedatosi nel 1969 e da allora mantengo l’orgoglio di appartenenza. Tale orgoglio, in questi giorni ha avuto un sussulto, leggendo sui quotidiani nazionali, La Stampa e Il Secolo XIX, che l’organismo dell’Esercito, Onorcaduti, sta abbandonando le ricerche su una vasta area dove è stata trovata una enorme fossa comune contenente i resti di tanti soldati caduti dopo innumerevoli sofferenze. 

Rischiose strumentalizzazioni

Chi scrive è un alpino che posta sui social con tanto di cappello alpino poiché non si vergogna di denunciare le tante negligenze o nefandezze di una classe politica troppo distante dal cittadino e dalle sue sempre crescenti necessità. 

Il capitello restaurato

Ci sono molte persone che parlano di collaborazione, ci sono persone che si lamentano perché le cose non vengono fatte e ce ne sono altre, come quelle del Gruppo di Lago, che agiscono. A Revine Lago c’era, c’è e, per grazia ricevuta, ci sarà ancora per anni, un capitello che sorge in via Guglielmo Marconi, noto come il capitello di San Paolo. 

Solidarietà per i terremotati

In data 4 dicembre in occasione della festa di Santa Barbara e della Madonna di Loreto, l’Associazione Arma Aeronautica Sezione di La Spezia dopo aver partecipato ad una Messa in suffragio dei militari Caduti, assieme ad una rappresentanza di alpini del Gruppo Spezia Centro, ha partecipato ad un rancio alpino organizzato dal Gruppo e nel corso del convivio il presidente della Associazione Arma Aeronautica, gen. Sergio Cavanna, ha consegnato al Capogruppo di Spezia Centro la somma di € 750, da devolvere a favore dell’iniziativa presa dalla Sede Nazionale per i terremotati del Centro Italia. 

La benedizione del Papa

Pregiatissimo signor Sebastiano Favero, è pervenuta al Santo Padre Francesco la stimata lettera del 21 dicembre scorso, a cui Ella ha unito, in devoto omaggio, anche a nome di codesta Associazione Nazionale Alpini, una pubblicazione intitolata Libro Verde della Solidarietà. Sua santità, a mio mezzo, desidera manifestarLe cordiale gratitudine per il dono e per i sentimenti di filiale venerazione che hanno suggerito il premuroso gesto e, mentre invoca l’effusione dei favori celesti di grazia, di serenità e di pace, imparte volentieri a Lei, all’intera Associazione ed ai familiari di ciascuno l’implorata benedizione apostolica. Con sensi di distinta stima

Mons. Paolo Borgia 

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