12.9 C
Milano
giovedì, 15 Maggio 2025

“Rave” o Adunata?

Ormai non sorprende quasi niente, quindi che un cronista de “La Stampa”, in data 20 maggio 2011, paragoni la nostra Adunata nazionale ad un “rave”, confidando forse nelle arti della sua penna giocherellona, potrebbe passare per un’amena goliardata. Una riflessione, sia pure a nostro uso e consumo, è opportuno farla, coltivando più di un dubbio sulla propensione di taluni ‘opinionisti’ a ricredersi sulle loro affermazioni.

Compleanno di un reduce della Julia

Albino Soppelsa è uno dei più anziani superstiti della ritirata di Russia. È nato il 31 agosto 1911 a Cencenighe Agordino, comune di 1.430 abitanti nelle Dolomiti bellunesi, dove vive tuttora con la moglie Maria, 95 anni, sposata il 17 maggio 1945. A poche centinaia di metri da lui abita Ottorino Soppelsa, un altro reduce di una decina d’anni più giovane. Secondo di quattro figli, a tredici anni andò a lavorare a Catanzaro, come manovale e tuttofare. “Lavoro qui non ce n'era e dovevo aiutare la famiglia - racconta - In Calabria sono stato quindici mesi poi sono andato a Milano a prestare servizio, sempre come manovale. Dopo essere rimasto per qualche periodo a casa mi hanno chiamato a fare il militare a Belluno, nel 7° Alpini.

Memorial Polsinelli: una partita per rendere onore a un Caduto

La squadra di calcio degli alpini del 9° reggimento Alpini, con i colori de L’Aquila Calcio ha vinto l’incontro allo stadio Tomei di Sora contro la rappresentativa degli studenti della sede locale dell’università Tor Vergata. La partita di calcio, organizzata dalla facoltà di scienze infermieristiche di Sora nella giornata internazionale dell’infermiere, con il patrocinio dello Stato Maggiore Esercito, è stata voluta per commemorare il maresciallo degli alpini Luca Polsinelli, originario della cittadina laziale e vittima di un attentato terroristico in Afghanistan nel 2006.

Il Soggiorno alpino di Costalovara vi aspetta

Dopo oltre due anni di lavori di ristrutturazione è finalmente aperto il Soggiorno alpino dell’ANA di Costalovara, sull’altopiano del Renon, sopra Bolzano. É articolato in una struttura principale, uno chalet e una chiesetta dedicata a San Maurizio, ed è inserito in uno splendido contesto di un bosco di pertinenza del Soggiorno.

La Cuneense avrà il suo Memoriale

Mercoledì 4 maggio, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Cuneo Gesso, alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona, del presidente della sezione di Torino Chiosso, dei consiglieri nazionali Luigi Bertino e Giovanni Greco, del comandante del 2° reggimento Alpini, del rappresentante della Provincia, del sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia e di numerose altre autorità militari e civili, si è svolta una breve ma significativa cerimonia.

Operazione spiaggia a Lampedusa: insieme volontari alpini e genieri

Per dieci giorni, dall’8 al 18 aprile scorso, 17 alpini - 10 della sezione di Latina con il presidente Nicola Corradetti e 7 della sezione Abruzzi – hanno affiancato i genieri del 4° Reggimento Guastatori di Palermo nella bonifica della spiaggia di Lampedusa usata come area di sosta degli immigrati. Agli alpini si sono aggiunti anche quattro giovani della mininaja (tre ragazzi e una ragazza).

L’abbraccio del Friuli alla sua Julia

“Luca Sanna”…, chiama ad alta voce il generale Marcello Bellacicco. È una voce che si fa roca per la commozione e gli alpini della Julia schierati davanti a lui in piazza Primo Maggio, a Udine, con le Bandiere di guerra dei cinque reggimenti della brigata e i lagunari della “Serenissima” rispondono con un grido: “Presente!”. Lo diranno altre sei volte, dopo il nome di Massimo Ranzani, Matteo Miotto, Gianmarco Manca, Francesco Vannozzi, Sebastiano Ville e Marco Pedone, i loro compagni uccisi in Afghanistan durante i sei mesi di missione in quel paese splendido e tormentato dal quale sono finalmente tornati.

“Avanti sul cammino iniziato 92 anni or sono”

Domenica 22 maggio si è svolta al Teatro Dal Verme di Milano l’annuale Assemblea dei Delegati, presente il comandante delle Truppe alpine gen. Primicerj. Nel corso dell'incontro il presidente nazionale Corrado Perona ha letto la relazione morale per l’anno 2010.

Un monumento ai Caduti dell’Esercito italiano

Un monumento ai Caduti dell’Esercito italiano, per non dimenticare. È stato inaugurato a Verona, al Centro polifunzionale logistico addestrativo “Capitano Manuel Fiorito” dal comandante delle Forze operative terrestri gen. C.A. Francesco Tarricone il 5 maggio scorso, nel quinto anniversario della morte dell’ufficiale del 2° reggimento Alpini, ucciso in Afghanistan in un agguato e decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare e Croce d’Oro riservata alle vittime di terrorismo.

Progetto “Una casa per Luca”, aperte le sottoscrizioni

Lo scorso 9 aprile il Consiglio Direttivo Nazionale ha approvato il progetto “Una casa per Luca” (L’Alpino n. 5, pag. 6). Nella lettera del Presidente Perona (che pubblichiamo di seguito) si legge:

La guerra di Italo

Italo Facchini ha 93 anni. È nato il 4 marzo 1918 a Belprato, un piccolo paesino della Valle Sabbia in provincia di Brescia. Era il più giovane di 5 figli e ha trascorso la sua giovinezza tra il duro lavoro in campagna che, come accadeva una volta, consisteva nell’unico sostentamento per il nucleo famigliare. A 21 anni, chiamato al servizio di leva negli alpini, iniziò una lunga e burrascosa carriera militare che lo porterà in mezz’Europa per sei lunghi anni. Nel marzo del 1939 a Vipiteno, fu inquadrato nella Compagnia comando del battaglione “Vestone”, 6° Alpini, divisione “Tridentina”. Nel maggio 1940, a neppure due mesi dalla fine del servizio militare, avendo la Germania invaso la Francia, Italo venne richiamato e inviato a Nizza con il suo reparto.

Gli alpini nella storia d'Italia (5ª puntata)

Se gli alpini sono popolari sin dalla costituzione del Corpo, il momento nel quale vengono proposti come immagine stessa della nazione è il 1915-18. La prima guerra mondiale, con le sue trincee, le asperità montagnose del confine nordorientale, il terreno conquistato o difeso palmo a palmo sembrava fatta apposta per esaltare le caratteristiche degli alpini. In una “guerra di movimento” contano il dinamismo dei reparti e lo slancio sul campo di battaglia (per questo il soldato per eccellenza del Risorgimento è stato il bersagliere): in una “guerra di posizione” contano invece la fermezza, la pazienza, la perseveranza, la resistenza.

ULTIMI ARTICOLI

Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

Andrea Cainero

Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti