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domenica, 25 Maggio 2025

Un dono alla città dalla P.C. ANA: lavori e servizi

La sensibilità per il patrimonio culturale, la natura e l’ambiente è uno dei tanti valori che contraddistingue gli alpini. Come segno tangibile di riconoscimento alla comunità che ospita l’evento, gli alpini della Protezione Civile dell’ANA nei giorni che hanno preceduto l’Adunata, hanno realizzato alcuni interventi di ripristino e sistemazione di opere ed infrastrutture pubbliche a beneficio della Città di Bolzano e della comunità cittadina. Con il coordinamento del Servizio Tecnico Ambientale e di Progettazione del Verde del Comune di Bolzano, sono stati individuati quattro importanti interventi ambientali dedicati al capoluogo e realizzati in maniera curata e professionale. Lunedì 7 maggio gli alpini della Protezione Civile, si sono messi all’opera per dare il meglio di sé per l’esecuzione delle opere individuate congiuntamente con l’amministrazione comunale.

Cittadella alpina: successo record

L’Adunata di Bolzano ha riservato alla Cittadella degli Alpini un successo record inaspettato: in quattro giorni oltre 50.000 visitatori di ogni età hanno affollato gli stand di tutte le specialità delle Truppe Alpine allestiti sui prati del Talvera. Ed è stata proprio la posizione a portare un pubblico senza precedenti a vedere da vicino mezzi, armi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini e di tradizione alpina.

È stato bello. Davvero

“È stato bello”, così ha commentato la stampa, compresa quella di lingua tedesca: “Wir feiern gemeinsame Werte” (“Festeggiamo valori comuni”). “Alpini, tornate”. Nulla sarà più come prima a Bolzano, che lunedì mattina si è svegliata diversa. Eppure le strade erano pulite, come sempre. Come sempre il traffico scorreva, gli autobus erano puntuali alle fermate. Dell’invasione degli alpini restava solo tanta nostalgia perché la città sembrava vuota. Solo sui prati che costeggiano l’Isarco, il torrente che taglia in due la città, c’era qualche tenda smontata fra masserizie pronte per essere caricate sulle auto. L’erba non mostrava alcun passaggio, non una carta per terra. Traffico di biciclette lungo le piste ciclabili, qualche bolzanino passeggiava sui sentieri, con bambini, carrozzine: come sempre.

La Bandiera del 6° Alpini fra orgoglio e applausi

Era uno spettacolo molto atteso, quello del passaggio della Bandiera di guerra del 6° Alpini per le vie della città, appuntamento suggestivo dell’Adunata, secondo solo alla grande sfilata della domenica per partecipazione della gente e spettacolarità. L’Adunata è un insieme di momenti racchiusi nello spirito alpino: l’alzabandiera del venerdì mattina, l’arrivo della bandiera di uno dei reggimenti, la sera; la resa degli onori ai Caduti, l’incontro con gli alpini che vivono lontani dall’Italia… e via via fino alla sfilata e all’ammainabandiera che chiude questo grande incontro. La bandiera del 6° Alpini è uscita dal palazzo Alti Comandi di piazza Diaz preceduta della fanfara della brigata alpina Taurinense, scortata da una compagnia del 6° e una compagnia mista del 2° Trasmissioni e del 24° di manovra di Merano.

Graziano: una forza Armata agile, flessibile e interforze

Intervista al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dalle missioni internazionali, al ruolo dei reparti alpini.

151° Anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano

La mattina del 4 maggio, sui grandi spazi dell’Ippodromo Militare “Giannattasio” di Roma sono schierati alcuni mezzi militari di ultima generazione e due compagnie di cavalleggeri tengono in attività i loro destrieri con piccolo trotto, cariche a spada sguainata, passo lento.

Sacrari: un accordo con Onorcaduti

L’ANA collaborerà nelle attività di custodia e manutenzione ordinaria dei sacrari e cimiteri militari. Un accordo in questo senso è stato firmato a Roma fra il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, generale C.A. dei Carabinieri Vittorio Barbato ed il nostro presidente nazionale Corrado Perona. Alla firma era presente anche il vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero e l’assessore all’Istruzione alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan. L’accordo impegna l’Associazione a fornire la propria collaborazione gratuita per integrare, ove necessario, i servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria dei sepolcri che verranno concordemente individuati di volta in volta.

“Una festa che ha cambiato la città”

Sono rimasti solo tre giorni ma sono riusciti a compiere un piccolo miracolo: coinvolgere nella loro festa una città in genere freddina come Bolzano. L’Adunata degli alpini ha portato una ventata di allegria che ha contagiato tutti, di entrambi i gruppi linguistici. Anche i più scettici che alla vigilia dell’Adunata avevano pensato di “scappare” da quello che immaginavano come un weekend di caos e possibili tensioni etniche, alla fine si sono dovuti ricredere.

La forza della penna

Il momento più emozionante di un’Adunata è l’alzabandiera che apre ufficialmente la manifestazione. È percepibile ovunque l’orgoglio di appartenenza, la tensione emotiva e la preoccupazione che tutto possa svolgersi senza inconvenienti. Vedere i simboli dell’Europa, dell’Italia e della città di Bolzano che giocano con le bizzarrie del vento non lascia indifferenti. Passato e presente s’intrecciano in quello scorrere del tempo che relativizza anche i pregiudizi più tenaci a morire. “I nostri simboli - dirà qualche ora dopo il sindaco Luigi Spagnolli - si amano, quelli degli altri si rispettano”.

In visita al S.O.N. alla caserma Huber

Sabato di buon mattino il nostro presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e dal generale Fausto Macor, vice comandante delle Truppe alpine e comandante della Divisione Tridentina (nella foto in basso) ha fatto visita agli alpini del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale: sono gli alpini che svolgono il servizio d’ordine nei giorni dell’Adunata e tanti compiti per il buon svolgimento della grande manifestazione alpina.

Alpini, per favore ritornate

Bolzano è un bijou, nemmeno una carta a terra o un fiore calpestato. L’avevano detto, ma non ci si credeva. Sembrava impossibile uscire indenni dall’assalto dei trecentomila. Pareva impossibile alla città dove regna un ordine asburgico, in cui si passa il tempo a pettinare i fili d’erba delle aiuole. E invece ci sono riusciti. «Alpini, per favore ritornate ». Stava scritto così su uno striscione appeso lunedì mattina fuori da un terrazzo, lungo le vie della sfilata. Il giorno dopo l’Adunata, inutile negarlo, i bolzanini si sono risvegliati tutti un poco depressi, intristiti, col magone: mai avrebbero pensato di vivere una simile magnifica baraonda; ora è finita e non vedono l’ora che ricapiti.

Speaker: i magnifici 4 (+1)

Ecco le …voci dell’Adunata, e delle manifestazioni di contorno. Hanno raccontato quel lungo romanzo che è la storia degli alpini e dell’Associazione, con le sue Sezioni, i Gruppi, le fanfare, la sfilata, momento per momento.

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