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domenica, 18 Maggio 2025

Ciao, Nardo

Leonardo Caprioli si è spento il 2 luglio a Bergamo, dove era nato il 24 novembre 1920. È stato presidente della sezione di Bergamo dal 1969 al 1984, anno in cui viene eletto alla guida dell’Associazione Nazionale Alpini: è stato l’ultimo presidente nazionale ad aver partecipato alla guerra e con uno dei mandati più lunghi, interrotto soltanto da una malattia.

Alla scoperta del Forte

Werk Gschwent di Lavarone, oggi meglio noto come Forte Belvedere, fu progettato dal Genio militare austro-ungarico sotto la direzione del tenente ing. Rudolf Schneider e realizzato tra il 1908 e il 1912 su uno sperone di roccia calcarea che sporge a strapiombo sulla Valdastico. Doveva costituire uno dei punti di forza lungo la linea dell’ipotetico fronte contro l’Italia, nonostante gli accordi della Triplice Alleanza firmata il 20 maggio 1882 dall’Italia che si univa così alla Germania e all’Austria-Ungheria: un patto del quale i nostri “alleati” si fidavano evidentemente assai poco se dalle fine dell’Ottocento ai primi del Novecento diedero il via alla costruzione di una serie di forti lungo tutto l’arco alpino di confine per bloccare gli accessi alle valli strategiche.

Quando la vita ti sorride

Il 20 maggio 2012 lo ricordo come fosse oggi… il 29 è stato peggio. È arrivato il terremoto e ha scosso tutto: la terra, le case, i pensieri e la vita delle persone. Tanta paura, preoccupazione per il futuro e convinzione che mai più nulla sarebbe stato come prima… mai più. Le belle e floride provincie emiliane in pochi secondi si sono inginocchiate davanti alla potenza della natura e con loro, a tratti, la forza di credere in un futuro. Settimane trascorse in tenda, in camper, al mare ed in montagna sfollati come ci fosse la guerra al paese.

Con gli alpini mai freddo!

E l’estate, intanto, tarda ad arrivare. Gli acquazzoni e i temporali che bagnano città e campagne, salendo di quota, si trasformano in pioggia battente, grandine e neve. Proprio così. È arrivato luglio eppure, per gli amanti dell’alpinismo è come fosse primavera: pioli, cavi e chiodi delle vie ferrate riposano inutilizzati sotto abbondanti centimetri di neve. Impraticabili. Dal monte al piano, aria fredda. La stessa che tirava domenica 30 giugno al rifugio Contrin, in val di Fassa. L’ultima nevicata risale a due giorni fa. E il calore del sole non ha ancora vinto la sua battaglia.

Una lavaferri chirurgici per l’Ospedale da campo

Una delegazione dell’ospedale da campo si è recata a Riese Pio X (Treviso) per ritirare dalla ditta Steelco una macchina lavaferri chirurgici, prezioso quanto indispensabile strumento per il nostro ospedale.

Carica dei trentamila

Se non è un record, poco ci manca; e a pochi giorni dalla sfilata che ha concluso il raduno del terzo raggruppamento, Schio si culla nell’idea di essere stata per tre giorni capitale degli alpini del Triveneto. Con la città vestita a tricolore già parecchi giorni prima, è il tradizionale alzabandiera di venerdì nella centralissima piazza Alessandro Rossi a dare il via all’evento.

Girotondo con le alpine all’orfanotrofio di Herat

Ecco una foto che parla da sé: due alpine del 9° reggimento fanno il girotondo con le bambine dell’orfanotrofio di Herat, durante la visita di una pattuglia. L’orfanotrofio, che ospita 250 bambini e oltre 60 bambine, è stato ristrutturato tre anni fa e da allora viene visitato con regolarità dai militari del contingente italiano, che portano generi di prima necessità, abiti e scarpe, asciugamani ed anche medicinali per il locale ambulatorio.

L’asilo dal cuore alpino

W gli Alpini. Grazie agli Alpini: è la scritta preparata dai bambini di Casumaro, appesa alla vetrata della nuova scuola materna voluta e realizzata dall’Associazione Nazionale Alpini in un paese, frazione del comune di Cento, a cui la forza del sisma del maggio 2012 ha strappato l’asilo. Dopo un anno trascorso all’interno dei moduli scuola, retrostanti alla nuova struttura, i bambini, assieme alle insegnanti e alla comunità intera, ancora scossa dal terremoto, hanno accolto e festeggiato, sabato 1° giugno l’arrivo del popolo degli alpini.

Ritorniamo a Rossosch

Il 19 settembre 1993 l’Associazione Nazionale Alpini inaugurò un asilo a Rossosch (Russia), nello stesso luogo in cui durante la seconda guerra mondiale era insediato il comando del Corpo d’Armata Alpino. Nel cantiere dell’Asilo sorriso, così chiamato a testimonianza del rinnovato sentimento di pace e fraternità tra i popoli, lavorarono oltre 600 volontari alpini. Grazie alle numerose offerte libere e di materiali l’opera fu completata in soli due anni. Vennero successivamente realizzate alcune parti esterne come la piscina, il piazzale e il giardino. Seguirono le manutenzioni quasi annuali.

Il libro Ritorniamo a Rossosch “Operazione Sorriso” è la riedizione, aggiornata e ampliata, della bella storia di solidarietà scritta a più mani da Lino Chies, Sebastiano Favero, Cesare Poncato e dalla generosità di tante penne nere - le “mani parlanti” come vengono chiamate dagli autori - senza le quali il Sorriso non sarebbe potuto apparire. Tra le novità rispetto all’edizione del ’97 c’è una consistente documentazione fotografica, rivista e aggiornata, i “nuovi incontri” con le testimonianze e i racconti successivi al 1995, mentre la parte finale riporta documenti e atti sullo sviluppo costruttivo dell’opera. Inoltre, i testi introduttivi sono stati tradotti in alfabeto cirillico, perché il libro possa restare un documento a memoria anche per il popolo russo.

Il bersagliere, morto da eroe

Un eroe. È Giuseppe La Rosa capitano dei Bersaglieri, che in Afghanistan si è gettato su una bomba a mano lanciata a bordo del “Lince”, facendo scudo ai suoi compagni, salvandone la vita. Il nostro mensile arriva in ritardo con questa tragica notizia, per comprensibili tempi di stampa, ma ciò non diminuisce lo sconcerto e il dolore per quanto è avvenuto in quella terra dove si trova anche la brigata Julia e dove sono caduti tanti nostri alpini.

Il libro della solidarietà

Tra gli sguardi incuriositi dei molti turisti giunti in laguna, approfittando di una splendida giornata di sole, una delegazione del Consiglio nazionale lo scorso 20 giugno è giunta a Venezia. Cosa ci facessero lì degli alpini, ben più avvezzi alle alte quote che a “quota zero”, è presto detto: a Venezia c’è la sede del Consiglio della Regione Veneto ed è proprio lì che, quest’anno, si è deciso di presentare il Libro Verde della Solidarietà, vero e proprio biglietto da visita della nostra Associazione. Venezia dunque prima tappa di un percorso che nelle nostre intenzioni ci porterà negli anni a raggiungere le più importanti istituzioni delle Regioni d’Italia che ben conoscono l’impegno e la solidarietà degli alpini, ma che spesso non si rendono conto della sua entità.

La presidente Boldrini in visita all’asilo

Alla scuola materna di Casumaro è arrivata un’ospite inattesa quanto gradita dagli alpini che stavano eseguendo gli ultimi preparativi in vista dell’inaugurazione: la presidente della Camera Laura Boldrini, che stava facendo una visita ai luoghi terremotati dell’Emilia. Era accompagnata dalla presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, dal presidente della Regione Vasco Errani e dal sindaco di Cento Piero Lodi.

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