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giovedì, 15 Maggio 2025

Foibe: non dimentichiamoli!

Dieci anni fa il Parlamento italiano istituì il Giorno del Ricordo (legge 30 marzo 2004, n. 92) da celebrare il 10 febbraio di ogni anno per ricordare la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, per onorare quelle vittime e divulgare la conoscenza di problematiche ed eventi tenuti segreti troppo a lungo.

Fuoripista in sicurezza

Tre progetti per aumentare la sicurezza in montagna sono stati realizzati dalla Sezione Meteomont del Comando Truppe Alpine e dal comprensorio “Adamello Ski” che con i suoi 100 km di piste e con alcuni dei più suggestivi itinerari fuoripista dell’arco alpino attira ogni inverno un numero sempre crescente di appassionati. Per promuovere una corretta frequentazione della montagna sulle piste del Tonale e di Pontedilegno sono attivi un campo artva, un check point sul ghiacciaio e una stazione meteonivologica.

Dramma, gloria e ricordo

Ricordare chi ha combattuto. Ricordare il passato per costruire il futuro. Ricordare che 62mila penne nere partirono per la terribile Campagna di Russia e che soltanto 19mila fecero ritorno alle loro case e alle loro famiglie, queste le parole chiave per leggere il significato della cerimonia del 71° anniversario della battaglia di Nikolajewka, organizzata dalla sezione di Colico “Alto Lario”. Una commemorazione che a Colico, in una cornice di montagne innevate, ha visto una grande partecipazione di penne nere. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nel Teatro De André di Mandello del Lario: alla presenza del sindaco Riccardo Mariani si è esibita la fanfara della brigata Alpina Julia, diretta dal maresciallo capo Lorenzo Sebastianutto, con un repertorio di musica classica e militare.

Rossi dominatore ai Piani di Bobbio

Ritorna con successo a Barzio, in Valsassina, il 79° campionato nazionale ANA di sci di fondo; fortemente voluto dalla sezione di Lecco, l’evento dedicato alle penne nere fa nuovamente tappa sulle montagne del Lario dopo l’edizione nordica del 1936 e del 1956 e quella dedicata allo sci alpino del 1995. Un folto corteo ha condotto i vessilli delle 33 Sezioni partecipanti, i gagliardetti dei Gruppi e i fondisti, nella piazza principale del paese dove l’alpino Gianfranco Polvara, simbolo della vallata ospitante e atleta che ha preso parte a ben cinque Olimpiadi invernali, ha acceso il tripode che ha aperto ufficialmente il campionato.

Celebrata la verità

La prima domenica di febbraio, promosso dall’Associazione partigiani Osoppo Friuli, si è rinnovato a Faedis l’incontro per ricordare l’eccidio di Porzùs. Il 7 febbraio 1945 un centinaio di partigiani della brigata “Garibaldi”, legati al Partito Comunista e inseriti nell’esercito di liberazione della Jugoslavia, raggiunsero le malghe di Porzùs, dove si trovava il comando della brigata partigiana Osoppo, collegata agli altri partiti del Comitato di Liberazione Nazionale.

Sugli sci al Sestriere

“Forza, forza! Spingete!”. L’incitamento dei due compagni di plotone in attesa del cambio è incalzante. Sono stati tre giorni massacranti e sanno di giocarsi tutto in quest’ultima frazione di gara, la staffetta alpina. Le mani si toccano, il cambio si perfeziona. “Un, due, tre, quattro…” ripetono a mente mentre la gamba slancia e riprende, il battito aumenta, il respiro accelera. Uno dietro l’altro iniziano ad affrontare la salita con le pelli di foca, quattrocento e più metri di dislivello da togliere il fiato. Poi giù tra le porte in slalom gigante, rese più insidiose dai solchi e dalla neve farinosa, caduta abbondante nella notte. Così è stato per altre otto volte, fino alla volata finale.

Un alpino in Somalia

Sono trascorsi più di vent’anni dalla missione ONU del 1992 e i nostri militari sono tornati a Mogadiscio sotto l’egida dell’Unione Europea che, nel 2010, ha avviato l’operazione European Union Training Mission Somalia, allo scopo di addestrare le forze armate somale e legittimarne il governo transitorio, eletto dal parlamento nel settembre 2012. Dopo aver reso operativa la base europea all’interno dell’aeroporto internazionale di Mogadiscio la scorsa estate sono stati inviati dal Ministero della Difesa anche i primi soldati italiani.

16 rubli per “La nostra fede”

La nostra fede: 1914-1920. È questo il titolo di un giornaletto senza pretese, stampato nel campo di concentramento di Kirsanoff in Russia dove, nel 1916, in attesa d’imbarcarsi per l’Inghilterra e da là rientrare poi in Italia, vennero riuniti gran parte dei trentini e dei giuliani che avevano vestito la divisa austro-ungarica ed erano stati presi prigionieri dai russi dopo le battaglie in Galizia e sui Carpazi. Il giornale venne composto con i pochi mezzi a disposizione. Si raccolsero i 16 rubli che servirono a comprare miele, glicerina e colla di pesce ingredienti necessari al clichè della stampa.

Julia al Verdi

La Città ha risposto “presente!” al concerto svoltosi a Pordenone che ha visto protagonista la fanfara della brigata Alpina Julia in occasione delle manifestazioni in avvicinamento all’Adunata nazionale. In pochi istanti il teatro Verdi si è riempito in ogni ordine di posto, tanto che alcune persone hanno dovuto assistere all’esibizione dai monitor messi a disposizione nel foyer della struttura. La dimostrazione di forte attaccamento verso uno dei simboli dell’Esercito Italiano in Friuli Venezia Giulia ha colto di sorpresa anche gli organizzatori della serata, i quali sono rimasti pienamente soddisfatti di come la città abbia accolto la fanfara.

Quadrivio insanguinato

Quindicimila alpini hanno partecipato a Isola del Gran Sasso (Teramo) alla commemorazione di Selenyj Jar, la battaglia “del quadrivio insanguinato” di fine dicembre 1943, dove gli alpini abruzzesi si immolarono per difendere le posizioni conquistate. La ventiduesima edizione della commemorazione è iniziata con l’alzabandiera, nella mattinata di sabato 15 febbraio, seguita dalla Messa, celebrata presso la chiesa madre in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Momento toccante della cerimonia è stata la consegna della piastrina di riconoscimento del carabiniere Giuseppe Grotta di Isola del Gran Sasso, disperso durante la Campagna di Russia.

In visita al Ministro

Lo scorso 29 gennaio il presidente nazionale Sebastiano Favero e il vice presidente vicario Adriano Crugnola, accompagnati dal Delegato ANA a Roma Federico di Marzo e dal presidente della sezione di Cividale Pierluigi Parpinel, hanno avuto un incontro con il ministro della Difesa Mario Mauro.

Acqua e neve

Gli eccezionali eventi atmosferici che hanno interessato a più riprese e con diverse tipologie di circostanze il territorio nazionale hanno richiesto un significativo intervento dei volontari della nostra Protezione Civile. Dal 16 al 18 gennaio le intense precipitazioni in Emilia Romagna hanno indotto le amministrazioni ad utilizzare i volontari ANA per il monitoraggio dei corsi d’acqua che si stavano rapidamente ingrossando. Ma è da domenica 19, in seguito alla rottura dell’argine del fiume Secchia, che la situazione si presenta in tutta la sua gravità: migliaia di ettari vengono invasi dall’acqua che con incredibile velocità allaga strade, fabbricati e terreni agricoli.

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