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venerdì, 3 Maggio 2024

Accogliere, e accolti, nell’emergenza

Ospiti, non sfollati: così sono accolte e trattate le persone nei campi. Ad accomunare i 1500 e più alpini volontari impegnati nei campi di accoglienza dell’Emilia terremotata, oltre alla passione per il proprio servizio, è la capacità di accoglienza, semplice e genuina. Umile, anche. “Perché, in fondo, siamo noi gli ospiti nella loro terra”. E forse è proprio questa ospitalità a doppio senso di marcia che rende possibile, al termine di una settimana di turno volontario, sfiancante, con orari da caserma, un’autentica solidarietà tra chi è colpito e chi viene per aiutare.

La vita sospesa e la voglia di ricominciare

La vita al tempo del terremoto è sospesa tra la paura di una nuova scossa e l’incertezza del futuro. Ogni piccolo tremore riacutizza la sensazione di smarrimento e di provvisorietà. Il senso di precarietà regna negli oltre cinquanta borghi dell’Emilia colpiti dal sisma. Alcuni sono paesi svuotati e silenziosi, come Finale Emilia dove, sul vialone di accesso, gli abitanti fanno la fila alla postazione dei Vigili del Fuoco e prendono il numero, come dal salumiere, per prenotare l’ingresso nella zona rossa. Varcano le barriere con il caschetto protettivo e tornano con valigie e sacchi colmi di vestiti e di generi di prima necessità, sottratti alle proprie abitazioni pericolanti.

Cronaca dei soccorsi della Protezione Civile ANA

Le mie abitudini di alzarmi presto, e ciò per una serena e produttiva attività mattutina, mi fanno apprendere del sisma che ha colpito l’Emilia. Sinceramente mi ero svegliato alle 4 del 20 maggio, ma non ho immaginato che il risveglio fosse conseguente al sisma e mi sono rigirato nel letto. Sono le 5 e invio un SMS al nostro referente presso il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), Roberto Giarola, dirigente del Servizio Volontariato dal testo ... “E il terremoto ?...”. Immediata la riposta ... “Massimo (La Pietra, n.d.r.) è già in Sala Italia, stiamo attivando”. Sala Italia è un centro operativo presso il DPC, attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, dove sono presenti tutte le più importanti istituzioni che possono avere un controllo del Paese per qualsiasi evento che lo possa interessare (Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia stradale, di Stato, Marina, Aeronautica, Esercito, gestori linee telefoniche, Enel, Ferrovie dello Stato, ecc.).

L’unità radiologica dell’Ospedale da Campo ANA a Mirandola

Dal 26 maggio i medici dell’Ospedale S. Maria Bianca di Mirandola continuano l’attività di assistenza ai pazienti anche grazie alla tenda radiologica dell’Ospedale da Campo ANA che garantisce, nonostante la situazione di emergenza, continuità nei servizi del polo ospedaliero, chiuso al pubblico a causa del sisma.

Gli alpini in Puglia contro gli incendi boschivi

Dal 25 giugno al 4 settembre, su richiesta del Dipartimento nazionale di P.C., i volontari della Protezione Civile ANA parteciperanno alla campagna estiva antincendio boschivo in Puglia.

Terremoto in Emilia: altri volontari per allestire i campi e aiutare...

Al 20 giugno è di circa 1700 il numero dei volontari che hanno portato il loro contributo all’emergenza connessa con il terremoto in Emilia, con turni dai 2 ai 7 giorni, programmati con cadenza settimanale, ai quali intervengono con regolarità volontari appartenenti al 1°, 2° e 4° Raggruppamento ANA. Le Regioni continuano ad operare con le proprie Colonne Mobili, sempre alimentate da volontari ANA (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Marche) e la presenza di volontari alpini sul territorio si attesta intorno alle 350 unità al giorno.

Militari in aiuto alla popolazione dell’Emilia

Su richiesta delle Prefetture di Ferrara e Modena le Forze Armate stanno impiegando nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna circa duecento militari e oltre 85 mezzi vari, tra cui figurano shelter bagni-doccia, autogrù, una pala meccanica, ambulanze, container lavandini e un’autocisterna.

Sottoscrizione per l’Emilia terremotata

Per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, la Fondazione A.N.A. Onlus ha aperto una sottoscrizione sul conto corrente numero:

Un dono alla città dalla P.C. ANA: lavori e servizi

La sensibilità per il patrimonio culturale, la natura e l’ambiente è uno dei tanti valori che contraddistingue gli alpini. Come segno tangibile di riconoscimento alla comunità che ospita l’evento, gli alpini della Protezione Civile dell’ANA nei giorni che hanno preceduto l’Adunata, hanno realizzato alcuni interventi di ripristino e sistemazione di opere ed infrastrutture pubbliche a beneficio della Città di Bolzano e della comunità cittadina. Con il coordinamento del Servizio Tecnico Ambientale e di Progettazione del Verde del Comune di Bolzano, sono stati individuati quattro importanti interventi ambientali dedicati al capoluogo e realizzati in maniera curata e professionale. Lunedì 7 maggio gli alpini della Protezione Civile, si sono messi all’opera per dare il meglio di sé per l’esecuzione delle opere individuate congiuntamente con l’amministrazione comunale.

I volontari alpini in aiuto alla popolazione colpita dal sisma

I volontari della Protezione civile ANA sono impegnati in Emilia Romagna in soccorso alla popolazione colpita dal sisma. Nella notte di sabato 19 maggio, immediatamente dopo la scossa, sono intervenuti i volontari alpini dell’Emilia Romagna, attivati dai rispettivi Comuni. Qualche ora dopo la Regione ha sviluppato la sua organizzazione allertando la Colonna mobile di Protezione Civile. Da circa venti volontari con la penna presenti nelle prime ore del 20 maggio si è arrivati a 60-70 che operano nelle provincie di Ferrara e Modena. I volontari stanno rilevando danni sul territorio e stanno allestendo un campo di accoglienza, che potrà ospitare circa 250 persone, presso le strutture sportive di Finale Emilia.

In Liguria i volontari alpini

Nell’alluvione del 25 ottobre dell’anno scorso, che ha interessato intensamente il territorio della fascia costiera ed interna della zona delle Cinque Terre, i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini furono i primi ad arrivare sul posto per le operazioni di soccorso, ma anche gli ultimi a lasciare questi luoghi per compiere attività di sostegno alla popolazione, oltre che per gli improrogabili ripristini ambientali.

“Un sistema dinamico, aperto a nuove forze”

A distanza di 12 anni dalla precedente edizione, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha voluto organizzare questo importante incontro che ha coinciso con il trentennale della nascita del Dipartimento ed il ventennale del Servizio nazionale della Protezione Civile.

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