ROMA – Serata con “Alpini in Afghanistan”
La sezione di Roma ha organizzato, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, la presentazione del libro Alpini in Afghanistan, uno spaccato della vita nel “Paese degli aquiloni” raccontata in prima persona dagli alpini della brigata “Taurinense”. Il maggiore del Genio Mario Renna, addetto stampa della brigata alpina Taurinense ha presentato il libro; ha preso parte a dieci missioni e nelle ultime tre che lo hanno visto in Afghanistan ha avuto il ruolo di portavoce del contingente italiano a Herat.
IFMS: accolto il Montenegro
Nei giorni 4, 5 e 6 settembre la sezione di Gorizia ha ospitato il 28° Congresso I.F.M.S. (International Federation of Mountain Soldiers). Le delegazioni, accompagnate dal consigliere nazionale Renato Cisilin, responsabile della Commissione nazionale IFMS, sono state accolte nella “Sala bianca” del palazzo comunale, dove ha dato loro il benvenuto il sindaco di Gorizia Ettore Romoli che, con Cisilin e il presidente della sezione Paolo Verdoliva, ha dichiarato aperti i lavori del Congresso e ha salutato le delegazioni presenti: Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Montenegro, Slovenia, Polonia, Spagna e Stati Uniti d’America.
TRENTO – Una campana alpina in Cile
Tra il 1951 e il 1953 diverse famiglie di contadini della Valle di Cembra, in particolare di Giovo, Cembra e Segonzano emigrarono in Cile indotti dalle gravi difficoltà del dopoguerra e attratti dalla promessa di nuove terre da coltivare, dove poter crescere la famiglia. Le loro vicissitudini dovute al viaggio, all’inserimento in una nuova vita e all’avvio dell’attività, sono conosciute ai più per le grandi fatiche e per le difficoltà con cui i nostri connazionali hanno dovuto confrontarsi, anche se nei luoghi d’origine, dopo 60 anni, la memoria di quell’emigrazione si è lentamente affievolita.
Isernia alpina e tricolore
Isernia, 10,50 del 15 settembre: il Labaro dell’ANA fa il suo ingresso in piazza Giustino D’Uva e prende posto nello schieramento. Ore 11, il corteo, disciplinato dal gen. Lunardon, prende abbrivio e le note delle fanfare si spandono nell’aria della cittadina pentra, lo accompagnano nel suo snodarsi lungo corso Risorgimento e corso Garibaldi, mentre una folla enorme, entusiasta, in un concento di voci acclama ed inneggia agli alpini per divenire straripante intorno alla tribuna delle autorità, in Piazza della Repubblica, con grandi e piccini che, salutano e battono le mani al ritmo di quelle note che pervadono i cuori.
Perché non succeda più
Per celebrare degnamente il 50° anniversario della tragedia del Vajont che, con il suo alto tributo di vittime, ha rappresentato una tragedia di rilevanza mondiale, l’Amministrazione di Longarone e la Regione Veneto hanno approvato l'idea, degna delle migliori tradizioni. L’iniziativa è stata patrocinata dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile e si è sviluppata in una tre giorni, dal 13 al 15 settembre, che ha visto una nutrita partecipazione di esperti e volontari della P.C. del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle Province autonome di Trento e Bolzano. La Protezione Civile e il Vajont, la prevenzione, il soccorso e la memoria, sono stati il filo conduttore degli incontri.
Sfogliando i nostri giornali – settembre 2013
La nostra stampa.
In breve – settembre 2013
Notizie in breve.
SETTANT’ANNI DA QUELLA ODISSEA
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Gli autori hanno raccolto in questo volume tante storie di guerra vissute da abitanti delle loro terre, la montagna veronese e quella vicentina. Storie che ruotano principalmente intorno al dramma della ritirata di Russia, vissuto in primo luogo dai loro padri. I racconti, scritti in modo semplice e avvincente, sono affiancati dalla cronaca del viaggio in Russia sull’itinerario della ritirata, effettuato nell’estate 2012. |
GRANDE GUERRA
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È il diario di don vittorio Maini, cappellano del btg. Monte Clapier . La sua descrizione dei luoghi, dei protagonisti, degli avvenimenti è preziosa testimonianza in prima persona della Grande Guerra. È soprattutto la storia di questo eroico battaglione - che dal 1916 combatte su tutti i fronti fino alla vittoria - scritta in modo avvincente, ma senza concessioni alla retorica. |
SULL’ORLO DELL’ABISSO
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L’altopiano dei Sette Comuni ci riserva sempre molte meraviglie. Una di queste è il monte Cornone, con gli attigui monti San Francesco e Sasso Rosso. Sono picchi che sprofondano verso la Val Brenta, spartiacque naturale con il Grappa. Per combattere su queste rocce sospese sull’abisso occorrevano particolari capacità tecnico militari e forza mentale e fisica per vivere in condizioni particolarmente difficili. Qui gli alpini, e non solo loro, resistettero agli assalti dei soldati austro-ungarici, addirittura contrattaccarono. Questo volume racconta le battaglie combattute su questo fazzoletto di terra da uomini coraggiosi che hanno fatto la storia. |
GENTE DI MONTAGNA
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Il romanzo di fantasia narra la storia di un bimbo rimasto orfano in seguito all’eccidio compiuto dai nazisti nel suo paese tra le montagne d’Abruzzo. Adottato da una famiglia emigra negli Stati Uniti. Diventerà un agente dell’FBI. Giunto all’età della pensione scopre una lettera che lo spingerà a compiere l’indagine più importante della sua vita, la ricerca del vero colpevole dell’eccidio avvenuto nel suo paese. Varie peripezie, colpi di scena e un finale a sorpresa. |
1957. UN ALPINO ALLA SCOPERTA DELLE FOIBE
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L’autore, ufficiale esperto di mine ed esplosivi, speleologo e fotografo, viene convocato nel 1957 dal ministero della Difesa per una missione segreta, coperta per 50 anni dal segreto militare, che lo porta a diventare testimone di una delle più atroci pagine del dopoguerra: le foibe. Sono pagine che restituiscono i contorni di una tragedia lontana attorno alla quale c’è ancora tanto da scoprire e da studiare. |