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venerdì, 30 Maggio 2025

Strategie per il ripristino della leva

Caro don Bruno, ho letto il tuo fondo e la lettera del generale Manfredi favorevoli al ripristino della leva obbligatoria. Condivido l’analisi e l’auspicata soluzione del problema per la formazione civica di tutta la gioventù italiana purché congiunta ad un serio addestramento militare finalizzato al dovere costituzionale della difesa della Patria. Prima di intraprendere le iniziative proposte a tal fine, quali raccolta firme e convegno, ritengo opportuno un attento esame di quelle messe in atto dalla nostra Associazione prima che la classe politica, con una operazione elettoralmente vantaggiosa e di dubbia costituzionalità, sospendesse i valori della leva militare.

SUD AFRICA – Per chi non tornò

A Zonderwater, a 80 chilometri da Johannesburg, c’è il più grande campo di prigionia eretto dagli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Di lá passarono 109mila prigionieri di guerra italiani provenienti dai fronti dell’Africa Orientale e dell’Africa Settentrionale. La cittadina, eretta dai prigionieri di guerra italiani, non esiste più; c’è invece il cimitero, dove sono sepolti 277 soldati italiani morti in prigionia. 

Scritti… con la divisa

Continuiamo con l’artigliere di montagna che tiene la corrispondenza con tutta la famiglia. Dalle lettere si ha anche uno spaccato della vita di un paese della montagna lombarda degli anni 1959/1960. Scrive il fratello che fa parte del direttivo provinciale della Federestrattive (minatori) della Cisl.

VALLECAMONICA – Benvenuto Presidente

Il Gruppo di Darfo ha avuto l’onore e il piacere di accogliere e festeggiare il Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha effettuato una sosta a Darfo Boario Terme, in visita al bel museo della città nella frazione di Fucine e poi per una piacevole serata in compagnia degli alpini. Il giorno successivo avrebbe partecipato alla manifestazione che la Sezione Vallecamonica organizza da oltre dieci anni al Sacrario, per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

ABRUZZI – Piccoli gesti

È stata votata all’unanimità, senza alcuna esitazione, la proposta del Capogruppo di Trasacco, di offrire un piccolo dono agli anziani ospiti della residenza “Camoscio” e della “Nova Salus” di Trasacco e a quelli della residenza “San Rocco” di Collelongo. E così alcuni alpini del Gruppo di Trasacco, con il Capogruppo Francesco Sciarretta e il Gruppo di Collelongo, con il Capogruppo Gabriele De Medicis, sono andati alla residenza di Collelongo dove hanno donato un rosario alle ospiti e degli accessori per l’igiene personale agli uomini.

MELBOURNE – In ricordo di Bortolo

Mentre a San Lorenzo di Rovetta, paese natio di Bortolo Benzoni, le campane annunciavano la Pasqua, il vecio alpino “andava avanti” con i suoi cent’anni che aveva festeggiato da pochi mesi a Melbourne, dove viveva. Ad un anno dalla sua scomparsa vogliamo ricordare la figura di questo alpino del btg. Edolo che aveva combattuto sul fronte Occidentale e poi in Albania dove fu ferito e fatto prigioniero dai greci che lo consegnarono agli inglesi, loro alleati, ed internato in un campo di concentramento sull’isola di Creta.

Quattro amici a Visso

Intervenire in agricoltura sui danni del terremoto non è così facile. È anche per questo che l’Ana ha deciso di aggiungere un ulteriore intervento ai quattro inizialmente preventivati e ricostruire una stalla disastrata in quel di Visso (Macerata). La famiglia Sabatini si è trovata di punto in bianco senza abitazione e senza ricovero per gli animali che compongono la mandria - vacche, vitelli da carne e cavalli - mettendo in serio pericolo il lavoro di Maurizio, capofamiglia e allevatore. 

UDINE – La “Stella d’Argento” brilla in Val Resia

Gli alpini della Val Resia non dimenticheranno il 16 dicembre 2017, giorno nel quale l’Associazione “ViviStolvizza” ha assegnato, ai gruppi alpini della Valle, l’ambito riconoscimento “Stella d’argento della Val Resia”. Una serata memorabile, impreziosita dalla presenza del Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha raggiunto la Valle insieme al Presidente di Udine Dante Soravito de Franceschi e il Consigliere nazionale Renato Romano.

Bologna e il dramma dei deportati

Non vi nascondo che essere presente a Bosovizza, lo scorso 10 febbraio, e rappresentare Bologna, per quella commemorazione che vuole tenere vivo il ricordo delle vittime delle Foibe, per permetterci di non incappare e non più perpetrare future nefandezze atroci, non è stato semplice. Ho un’età nella cui infanzia è sempre stata censurata la storia riguardante le luttuose vicende legate alle Foibe. Per fortuna le verità, anche se pagate a caro prezzo, prima o poi vengono a galla, come la triste realtà di quel treno merci, carico di esseri umani strappati dalle loro terre transitato alla stazione di Bologna il 18 febbraio 1947.

VALSESIANA – Grazie Luca

Luca Liberto, amico degli alpini iscritto al Gruppo di Borgosesia ha donato alla Sezione Valsesiana un defibrillatore automatico esterno. «Credo fermamente che gli alpini abbiano fatto e facciano tantissimo per la nostra comunità. Sono presenti nel momento del bisogno, dalle gravi crisi a causa delle devastazioni naturali, alle piccole manifestazioni fatte per progetti di solidarietà - ha dichiarato Luca durante la consegna. 

TRENTO – Novanta meravigliosi anni

Era il lontano 1927 quando veniva fondato il Gruppo di Strigno. È stato festeggiato insieme a tutta la comunità l’importante traguardo del 90º, in concomitanza anche con il primo raduno di coloro che hanno prestato servizio alla caserma Degol. Per l’occasione tutte le vie sono state avvolte dal Tricolore, il campanile della chiesa illuminato a festa e in Piazza del Municipio sono stati traslocati la garitta e il pennone dell’alzabandiera restaurati durante l’estate e presenti al “casermon” (così gli abitanti di Strigno chiamano la caserma Degol).

Un trentino, camuno d’adozione

Sono molti i trentini che hanno dato lustro allo sport, alle arti e alle scienze, in passato e di recente. Uno tra loro si fece onore come scienziato, naturalista ed esploratore. Era un alpino della prima ora e precisamente del 1873, anno in cui la nostra specialità, dalla teoria di Perrucchetti, divenne pratica grazie al Ricotti. Giambattista Adami era nato a Pomarolo in Trentino il 20 aprile 1838 e, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali a Rovereto, s’iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Innsbruck. Poco più tardi si trasferì a Padova per frequentare il II e III anno ma, sentendo il fervore della lotta e degli ideali provenienti dalle zone limitrofe, scelse, fra mille pericoli insieme con vari compagni trentini, di varcare il confine e di raggiungere Torino per arruolarsi nelle truppe sardopiemontesi. 

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