La guerra in un museo
Il Museo Storico Italiano della Guerra è stato forse il primo Museo in Italia a radunare e raccogliere i cimeli di un conflitto che ha segnato la storia dell’Europa per tutto il Novecento. Ospitato nel Castello di Rovereto - città che durante la guerra fu evacuata e bombardata - venne inaugurato nel 1921 da Vittorio Emanuele III diventando da subito meta di cittadini, combattenti, studenti, famiglie.
Il bisogno di farci conoscere
Da più di 50 anni vivo la vita alpina, forse le mie idee sono un po’ vecchiotte, con i valori che mi sono stati trasmessi dai nostri veci, ma… sono rimasto perplesso e un po’ confuso quando ho ricevuto L’Alpino di gennaio: c’era proprio bisogno di dedicare 4 pagine al parere di 4 giornalisti, per avere una loro opinione? Quando durante tutto l’anno nessuno, dico nessuno, si interessa e spende una sola parola per il lavoro, le Adunate, il volontariato assiduo e continuo svolto dagli alpini in ogni parte della nostra Patria.
Un luogo magico
«Salii quassù la prima volta da bambino con mio papà e ricordo la gran folla di allora. Dopo tanti anni è ancora lo stesso». Ha esordito così Mario Rumo, Consigliere nazionale, nel suo discorso al tempietto votivo di Morbegno. Parole che posso sottoscrivere anch’io accomunato dalla stessa esperienza. Allora tanti alpini salivano a rendere omaggio ad amici e parenti meno fortunati, ora sono figli e nipoti, insieme a tanta gente comune, qui a ricordare il sacrificio di tanti e i valori che ci hanno trasmesso.
CASALE MONFERRATO – Casale è d’oro
La Sezione di Casale Monferrato ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito Civico, massima benemerenza dell’Amministrazione comunale. Presente alla manifestazione il Presidente nazionale Sebastiano Favero, il vice Presidente vicario Giorgio Sonzogni, il vice Presidente nazionale Massimo Curasì, il Consigliere nazionale Giancarlo Bosetti oltre al Presidente emerito Corrado Perona.
Il Coro Ana Milano a Vercelli
Sabato 28 aprile, ore 21, al Teatro civico di Vercelli il Coro Ana Milano, diretto dal Maestro Massimo Marchesotti, presenta “La mia bela la mi aspeta” con sedici delle cante più suggestive degli alpini. Per informazioni e acquisto dei biglietti www.viottifestival.it Associazione Camerata Ducale, tel. 011/755791. Sconti speciali per i soci Ana fino al 50% del prezzo intero (esempio: poltronissima 15 euro; poltrona 12 euro; palco 10 euro; galleria 5 euro).
Il nuovo Comandante
Il generale Claudio Berto è il nuovo comandante delle Truppe Alpine. Il passaggio di consegne con il generale Federico Bonato è avvenuto l’8 febbraio scorso all’aeroporto militare di San Giacomo (Bolzano), sede del 4º reggimento dell’Aviazione dell’Esercito, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Danilo Errico, del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, delle autorità locali e dei vertici dell’Ana.
Davanti Bergamo
Convenuti dal monte e pure dal piano, 333 atleti alpini di trentotto Sezioni - da Aosta a Gorizia, da Trento agli Abruzzi - sono giunti a Castione della Presolana (Bergamo) per disputare il 52º campionato nazionale Ana di slalom gigante e conquistare il trofeo intitolato a Ugo Merlini, reduce di Russia e presidente nazionale, morto tragicamente nel dicembre 1971 mentre era a bordo della sua auto, schiacciata da un macigno staccatosi dal monte Gravasalvas.
L’autorizzazione a pubblicare
Tutti in Sardegna
Ho letto anch’io quanto ha scritto Ferrari su L’Alpino di ottobre e quanto riprende a dire Camurati su quello di dicembre dove si caldeggia una futura Adunata nazionale in Sardegna. Concordo sulla risposta del direttore; l’impegno di organizzare un’Adunata nazionale in Sardegna esige una disponibilità di forze cui la Sezione Sardegna da sola non potrebbe far fronte. Ma con un congruo aiuto dal continente?
SVIZZERA – Il 4 Novembre a Ginevra
La cerimonia del 4 Novembre è decisamente la manifestazione italiana più seguita a Ginevra. Incuranti delle severe intemperie, una fortissima partecipazione ha invaso le due cappelle del centro funerario di St. George. Organizzata dal Gruppo di Ginevra, la manifestazione di puro patriottismo riuscita anche grazie all’indulgenza del Dio degli Eserciti che ha scatenato le ire del cielo solo dopo la conclusione della cerimonia.
Ai piedi del Golico
Monti brulli, sassosi, con bassi cespugli che non offrono alcun riparo. Il sentiero ripido, salivo e pensavo. È aprile, noi con equipaggiamento leggero, tempo bellissimo; loro, i soldati italiani con zaini pesantissimi, l’inverno del 1940-1941 piovoso e nevoso. Noi dovevamo affrontare quasi 1.200 metri di dislivello, loro, partivano da Tepeleni, quindi percorrevano ancora più strada. Io salivo e cercavo di immedesimarmi con loro, anche se era impossibile.
VERONA – Un fiore per i Caduti
Morire a ventun anni di malattia, a oltre mille chilometri di distanza da casa. Possono sembrare drammi di un passato remoto, ma succedeva appena cent’anni fa proprio a Verona, in uno dei tanti ospedaletti da campo allestiti dall’esercito impegnato a combattere nella Grande Guerra. Un conflitto su cui sono stati puntati i fari dell’Ana in occasione del ricordo del Centenario. Anche quest’anno, dopo il successo delle due precedenti edizioni, l’Ana ha lanciato il concorso “Il milite… non più ignoto” rivolto agli studenti delle scuole di tutta Italia.