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lunedì, 6 Maggio 2024

DIARIO DI BORDO

Il capitano e alpino Luciano Premoso da Udine ci parla in modo avvincente del suo giro del mondo in barca a vela con il due alberi “Jancris”. Questo è il suo “libro di bordo”, il diario della sua avventura durata sei anni, dal 1985 al 1991. C’è tutto: i suoi sogni, Capo Horn, i pericoli, la buona fortuna, ma anche le delusioni e gli insuccessi. Nel suo peregrinare sugli oceani non sono mancati gli incontri con gli alpini d’oltremare.

IL MONUMENTO ALLA BATTERIA MASOTTO E ALLE BATTERIE SICILIANE

Adua 1° marzo 1896 Il monumento alla Batteria Masotto, realizzato nel 1899, è il ricordo che la città di Messina volle erigere – grazie a una grande raccolta fondi cui partecipò anche la città di Catania - per non dimenticare quei siciliani che, a causa della politica colonialista dell’allora Governo Crispi, partirono da Messina per andare a morire ad Adua il 1° marzo 1896. Scopo di questo volume, realizzato sotto l’egida dell’ANA, è riscoprire il contesto storico e le motivazioni che spinsero un’intera città a mobilitarsi per conservare la memoria di questa tragedia. Grande merito ai luoghi della memoria, perché chi ha visto la guerra non può che amare la pace.

VALDOBBIADENE – LA GRANDE GUERRA Il diario di Maria Egizia Pivetta

È la stampa del diario di una bambina di nove anni, profuga con la sua famiglia durante l’invasione austro-tedesca del 1917- 1918. Un libriccino, trovato tra le cose di famiglia di Bellini, che ha rinnovato ricordi e avvenimenti della fanciullezza. Leggere le sensazioni ed i pensieri di una bimba che è vissuta in una tragica situazione e che ha dovuto crescere in fretta è qualcosa che induce a riflettere sul dramma della guerra. Il testo è arricchito da fotografie d’epoca che testimoniano la distruzione di Valdobbiadene e il grande impegno profuso dalla popolazione per la ricostruzione nell’immediato dopoguerra. Completano l’opera cenni storici e testimonianze.

ALPINI

I celebri canti degli alpini rivisitati in chiave jazzistica «…Senza scalfire il modo di cantare la montagna, le sue tradizioni e la sensibilità alpina, in questo CD i canti vengono proposti con uno spirito mai espresso prima: lo spirito del jazz. Qui si propone un’evoluzione che dovrebbe incantare le giovani generazioni con i temi che hanno commosso i nostri Padri e che giorno per giorno vengono dimenticati. Ben venga dunque l’ebbrezza di questa proposta che rompe la monotonia dei giorni, che intona la speranza». Bepi De Marzi

ALPINI IN COPERTINA

È la storia delle Penne Nere nella “Domenica del Corriere”, dal 1899 - anno di nascita del periodico - al 1971. Le belle illustrazioni di Achille Beltrame e di Walter Molino, pubblicate sul popolarissimo periodico, hanno contribuito a veicolare nel Paese l’immagine positiva degli alpini, rendendo visibili, con grande efficacia comunicativa, la suggestione della montagna, l’ardimento delle scalate, gli eroismi delle conquiste, la tenacia nelle battaglie. Il lavoro è stato reso possibile da Paolo Scavarda, artigliere alpino di Mazzè (Torino) che per anni ha ricercato tutte le 113 tavole dedicate agli alpini. La raccolta è a disposizione delle sezioni ANA interessate scrivendo a paolo.scavarda@virgilio.it

BOZZETTI Manifesto – Medaglia – Annullo Adunata di Pordenone 2014

Renato Valentini (“alpino editore”, come lui ama definirsi) ha confezionato il volume che raccoglie tutti i bozzetti che hanno partecipato al concorso per la scelta del manifesto e della medaglia dell’87ª Adunata di Pordenone. La seconda parte del volume è dedicata alle medaglie e ai manifesti ufficiali di tutte le Adunate a partire dal 1920, con qualche notizia storica sulla nostra Associazione – regolamento e statuto compresi – e alcune curiosità. Non mancano delle belle foto scattate in occasione del 20° dell’Asilo Sorriso a Rossosch.

ALPINI LE MISSIONI DELLA JULIA

L’operato dei militari italiani, nello specifico degli alpini, nei numerosi teatri di guerra, si contraddistingue per il comportamento esemplare e la passione per questo lavoro: professionisti seri e preparati, pronti ad affrontare situazioni critiche; uomini intelligenti e sensibili sempre alla ricerca del dialogo con chi vive la tragedia della guerra. Questi sono gli alpini, dalla fondazione del Corpo nel 1872, ai giorni nostri. Non sono mai cambiati. Il volume, dedicato prevalentemente all’operato della brigata Julia e alle sue azioni di peace keeping, si apre con un compendio sulla storia delle Truppe alpine accompagnato da bellissime foto d’epoca, molte inedite e si conclude con la descrizione delle missioni di ordine pubblico svolte in Italia dopo la seconda guerra mondiale.

LUIGI PASCAZIO – Il ragazzo nato con l’uniforme

Era il 17 maggio 2010 quando il caporal maggiore Luigi Pascazio, 24 anni, morì a Bala Murghab, Afghanistan, dentro il suo lince saltato in aria su una mina. Era nato per l’uniforme, sapeva perfettamente cosa voleva e ha lottato per raggiungere la meta, ma non ha potuto raccogliere i frutti del suo sacrificio. Questo libro è struggente nella sua semplicità: tante le fotografie di famiglia e in divisa che raccontano il suo breve viaggio terreno.

LA GUERRA DI UGO E DEL LUIS_

Claudio Villani racconta un pezzo della sua vita, quello che abbraccia l’incontro con la figura del Luis prima, e di Ugo poi. Due alpini in Russia a fare la guerra nell’inverno del 1942. Eccoci trasportati in un altro luogo. Dispersi in un’immensa distesa bianca e grigia. Avvertire il freddo, la fame, l’inquietudine di una morte che ti sfiora appena, quindi se ne va. E poi eccola ancora, tocca il tuo compagno, lo addormenta su un letto di neve e di nuovo fugge lasciando in te il tormento d’un possibile ritorno. Chissà quando. La cronaca degli avvenimenti si aggrappa al presente fino a cambiarlo: la vita di chi ha combattuto non sarà mai più la stessa, si sa. Villani ci presenta il Luis: una amicizia, la loro, nata in una stanza d’ospedale.

“Alpini sempre”

La premiazione della 12ª edizione del premio letterario nazionale di narrativa e ricerca scolastica sugli Alpini, organizzato dalla sezione di Acqui Terme, ha confermato...

Riflessioni sulla leva

Navigando tra le pagine di internet mi sono imbattuto in una fotografia. Rappresenta un momento della sfilata del 2 giugno a Roma per la festa della Repubblica. Anno 1968, sullo sfondo il Colosseo, in primo piano un reparto sciatori del 5º Alpini, brigata Orobica. Una foto come tante se non fosse per un piccolo particolare: fra quei soldati vestiti di bianco ci sono anch’io. Un ricordo sepolto in fondo alla memoria è tornato vivo grazie a questa immagine scolorita.

Rispettate il regolamento

Carissimi Alpini, sono moglie e mamma di Alpini. Vi seguo nelle vostre iniziative con tanto affetto e a questo proposito vi racconto il fatto. Mentre ci preparavamo per andare in chiesa per la Messa sentiamo arrivare la banda, il corteo di autorità e di cittadini per la commemorazione del 4 Novembre.

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