I presidenti del 3° rgpt: prove di candidati
La città di Udine ha ospitato sabato 1° ottobre, in una splendida e calda giornata autunnale il 104° incontro dei presidenti del 3° raggruppamento. I lavori svoltisi nella sala Aiace del municipio cittadino sono stati preceduti da una breve sfilata da piazza 1° Maggio a piazza Libertà, con i 25 vessilli accompagnati dalla banda sezionale di Vergnacco.
A Palazzolo: tricolori e salve di cannone
A Palazzolo sull’Oglio gli alpini sono di casa. Lo sono da ottantacinque anni, da quando il Gruppo nacque. Negli ultimi 25 anni è stato guidato da Mario Simoni, conta l’invidiabile numero di 360 iscritti ed è un costante punto di riferimento per una comunità che sabato 15 e domenica 16 ottobre l’ha festeggiato insieme alle migliaia di alpini della Lombardia e dell’Emilia Romagna, convenuti in città per partecipare al raduno del 2° Raggruppamento.
"Progetto scuole"
Il Centro Studi basandosi anche sulle esperienze delle sezioni e dei gruppi già organizzati, che si sono dedicati a predisporre percorsi formativi nei confronti degli studenti in genere, ha elaborato un progetto denominato: "PROTOCOLLO UNICO A.N.A. PER LE SCUOLE SECONDARIE DI 1° E 2° GRADO’’ teso alla formazione di una vera e propria scuola di valori alpini strutturata in modo da essere fruibile uniformemente su tutto il territorio. Su questo vi intratterremo quanto prima illustrando tutti gli aspetti tecnici . Per il momento è comunque disponibile un prodotto denominato: "NEL BAULE DI FAMIGLIA".
TREVISO – Progetto per le scuole: salvaguardia della montagna
Sesto anno consecutivo di impegno per gli alpini, a fianco degli insegnanti, nell’importante processo educativo dei nostri giovani, sia con lezioni in aula che con uscite sul territorio delle montagne venete in veste di accompagnatori o di qualificate guide nell’ambito del progetto “Salvaguardia della montagna – conosci la montagna per amarla e rispettarla”.
I tamburi alpini di Pacengo
Era il 1976 quando, quasi per gioco, alcuni alpini del gruppo di Pacengo (sezione di Verona) fondato nel 1966 con primo capogruppo Pietro Val, ebbero l’idea di recuperare i tamburi che erano delle majorettes della banda musicale di Pacengo, fusasi con quella di Peschiera del Garda. Ad incoraggiare l'idea del recupero dei tamburi fu l’allora capogruppo Ferruccio Marai. “Decidemmo di utilizzare i tamburi per accompagnare le sfilate alpine all'interno del Comune – spiega Marai – e con il tempo oltre ai tamburi recuperammo il tamburino ed un tamburo grande.
Coro “Azzurri Monti”
Il coro "Azzurri Monti" di Tonezza del Cimone (legato agli alpini del Gruppo, sezione di Vicenza), pur di recente formazione - è nato nell’autunno 2005 - ha alle spalle un vastissimo e collaudato repertorio di canti popolari e degli alpini, grazie alla passione e all'impegno profusi sia dal maestro Armando Colombo, con ventennale esperienza di direzione corale e figlio di un alpino reduce di Russia, sia dai coristi, uniti da solidi valori alpini.
Cori Ana
I cori ana....
L'incontro dei referenti del Centro Studi. Musei: prende avvio la seconda fase
Il Libro Verde della solidariet 2009
Settantacinque milioni di euro tra somme raccolte e ore di lavoro effettuate dai volontari: è questo il magnifico risultato della solidarietà alpina nel 2009. I dati sono riepilogati nel Libro Verde della solidarietà , consegnato lo scorso 25 aprile al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è dimostrato interessato al lavoro svolto dagli alpini ed ammirato per la capacità operativa di un'associazione che riscuote un largo consenso nella società civile.
La storia del nostro Inno e del Tricolore
La sezione ANA di Novara, in collaborazione con il Comitato Guglielmo Marconi, ha confezionato due opuscoli intitolati La Bandiera italiana e L'Inno degli italiani , utilizzati a scopo didattico dagli alpini della Sezione, nel corso degli incontri con le scolaresche.
Consegnato il Libro verde al Presidente della Repubblica
Il presidente Perona, ha consegnato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 'Libro verde della solidarietà alpina', nel corso della cerimonia per il 65° anniversario della Liberazione, tenutasi presso il Quirinale, domenica 25 aprile.
APPROFONDIMENTI Dalla Drle de guerre alla Seconda Guerra Mondiale. Precedenti e sviluppi a carattere...
Il Trattato di Versailles del 28 giugno 1919 impose alla Germania una serie estesa di cessioni a carattere territoriale, onerosi risarcimenti economici finanziari e stretti vincoli nella sfera politico diplomatica, nonché pesanti limitazioni nel settore industriale militare. I governi alleati vincitori, in particolare Francia e Gran Bretagna non concordarono completamente, sia in fase preliminare, sia in quella attuativa, sull'applicazione assoluta ed integrale delle norme del trattato negli anni che seguirono la pace europea.