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sabato, 21 Giugno 2025

Le foibe ancora aperte nei cuori

Sessantacinque anni fa, il 10 febbraio 1947, a Parigi veniva firmato il trattato che toglieva all’Italia ed assegnava alla Jugoslavia Fiume, il territorio di Zara, le isole Lagosta e Pelagosa, gran parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo. Trieste, con il suo entroterra giuliano ed istriano, entrò a far parte del neo costituito Territorio Libero di Trieste, diviso in Zona A, sotto amministrazione angloamericana e Zona B, sotto amministrazione jugoslava.

La leva che non c'è più

Ricordo, con un pizzico di orgoglio la manifestazione che la nostra Associazione organizzò a Roma, accompagnati dall’allora presidente Giuseppe Parazzini, asserragliati dalla Mobile all’interno di Piazza Navona a cantare e suonare l’Inno di Mameli. La nostra decadenza iniziò quel giorno. Si formarono allora due correnti di pensiero: i duri e puri ed i possibilisti.

GORIZIA – A Cormòns il piastrino di un Caduto

Significativa la breve cerimonia che si è svolta nel municipio di Cormòns dove il sindaco, Luciano Patat, ha consegnato ai famigliari di un Caduto cormonese disperso in Russia, l’artigliere alpino Guido Luisa classe 1915, il suo piastrino ritrovato dallo storico gen. Antonio Dessy durante alcune ricerche in Russia.

COMO – Simone Cristicchi racconta la guerra in Russia

...Li Romani in Russia, racconto di una guerra a millanta mila miglia… è un monologo dell’attore e cantante romano, presentato in anteprima a Mosca nell’ottobre 2010 alla rassegna internazionale del monologo. Fra le iniziative legate al 150° dell’Unità nazionale, lo spettacolo è stato proposto dagli alpini comaschi a Tremezzo. L’attore, interpretando i molti personaggi del racconto, propone la storia di fanti della brigata Torino nella Campagna di Russia. L’abitudine a sentire le stesse vicende con accento veneto, bergamasco, piemontese, ha incuriosito gli spettatori che questa volta hanno seguito il racconto in dialetto romanesco.

Le due Italie

Gli eventi di questi ultimi tempi hanno palesato in modo inconfutabile la pochezza dei nostri politici, indipendentemente dell’appartenenza di schieramento. Pochezza di idee, ma soprattutto di sensibilità verso quegli onesti cittadini che con sacrifici ed abnegazione hanno sempre lavorato per la crescita, non solo economica ma anche morale di questa nostra Italia.

In giro per castelli millenari

Bolzano è anche una città di castelli, in armonia con la sua storia millenaria. Quattro in particolare, sono da visitare.

Nuova edizione del "Faldella"?

Un’idea sorta nella redazione de Lo Scarpone Canavesano: perché l’ANA non studia la possibilità di una riedizione dell’autorevole e importante Storia delle Truppe alpine edita nel 1972 a cura del gen. Faldella?

Il gen. Bernardini al comando delle Forze Operative Terrestri

Il generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini è il nuovo comandante delle Forze Operative Terrestri (Foter) di stanza a Verona. Ha sostituito il generale di C.A. Francesco Tarricone che ha assunto l’incarico di direttore generale per il personale militare, presso il ministero della Difesa, ritornando così nell’ambito interforze dello Stato Maggiore della Difesa. La cerimonia del cambio, particolarmente solenne, è avvenuta alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano e in videoconferenza di tutti i comandanti dei reparti delle Forze Operative Terrestri schierati sul territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ed i comandanti dei reparti impegnati in Afghanistan, Libano e Kosovo.

Un alpino nella terra dei cedri

Generale Paolo Serra, è nuovamente ora di chiudere lo zaino…

Esatto, ma da buon alpino, lo zaino è sempre pronto in un angolo, affardellato con i nostri sentimenti e le nostre tradizioni, oltre che con i materiali essenziali per vivere, muovere e combattere in ogni ambiente operativo. La chiamata questa volta è fatta dall’ONU e decisamente non ci si poteva non farsi trovar pronti!

Il mulo Celestino

La fotografia del mulo all’ingresso dell’Osteria del Castello, apparsa su L’Alpino di febbraio mi ha riportato alla memoria un gustoso racconto dello scrittore Giovanni Piubello, veronese d’origine e mantovano d’adozione, dal titolo “Il mulo e le frasche”. Vi si narra del mulo Celestino che trascinava il suo carretto carico di verdura e frutta e il padrone, al quale non dispiaceva il vino, lo abituò a fermarsi davanti alle osterie che avevano come insegna delle frasche.

Si ribalta un Lince: muoiono tre fanti italiani

Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).

GERMANIA – In memoria dei Caduti di tutte le guerre

Come ormai da decennale tradizione a Heubach e a Stoccarda si sono svolte le cerimonie in suffragio di tutti i Caduti, i dispersi e le vittime del terrorismo internazionale organizzate dai due gruppi alpini. La Messa di Heubach celebrata in due lingue dal sacerdote Hans Peter Bischoff nella chiesa cattolica, ha visto la presenza di diverse autorità civili e militari tra le quali il presidente sezionale Sambucco, il sindaco di Heubach Klaus Maier e quello di Herlikofen Celestino Piazza, la signora Altadonna in rappresentanza del console generale Giovine, il direttore dell’istituto dei disabili Hubert Sorg (a cui sono andati i proventi della manifestazione) e diversi presidenti di Associazioni d’arma.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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