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venerdì, 30 Maggio 2025

Conferita alla Taurinense la cittadinanza onoraria di Ceres

Il sindaco Davide Eboli ha conferito la cittadinanza onoraria di Ceres (Torino) alla Brigata alpina Taurinense. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti e numerose autorità civili e militari. La sezione ANA di Torino, presente con il vessillo, era rappresentata dal presidente Gianfranco Revello, dal consiglio sezionale e da 151 gagliardetti dei Gruppi alpini della "Veja".

SGUARDI DI PACE. GUARDIANI DI PACE

Un libro quasi esclusivamente fotografico, più di 100 immagini in alta definizione raccontano il lavoro delle nostre Forze Armate in supporto alla popolazione afgana. Scene di vita vissuta da cui traspare l’umanità dei nostri soldati e il loro ruolo di pacificatori. Bellissime e struggenti le foto dei bambini.

E QUI, QUANDO FIORIRÁ LA TERRA?

L’intensa esperienza del cappellano militare don Onorio Spada a fianco del 201° reggimento di artiglieria motorizzata prima, e del btg. Val Cismon poi. Il commovente diario di 18 mesi che ci restituisce l’eroismo e l’umiltà di un uomo impegnato a dimostrare ogni giorno che la vita è il dono più grande, anche quando ogni cosa sembra suggerire il contrario.

PEPPINO PRISCO

Peppino Prisco: avvocato, interista, alpino e reduce di Russia. Impossibile descrivere in poche righe la personalità complessa di questo personaggio che ha vissuto con uguale passione e slancio i diversi momenti della sua vita, spesso concomitanti. Ci hanno provato il giornalista Marco Pedrazzini e Federico Jaselli Meazza, nipote del mitico calciatore Peppino Meazza con un libro simile ad un’autobiografia, ricchissimo di episodi, aneddoti, storia della seconda guerra mondiale con finestre aperte sugli avvenimenti più tragici e significativi di quella sventurata Campagna.

I FRATELLI ROTA

La storia dei fratelli Rota, dalla ritirata di Russia a cui l’artigliere Angelo partecipò con il Gruppo Sondrio, alla deportazione dopo l’8 settembre, con il fratello Giacomo nei campi di lavoro in Germania. Rientrati entrambi a baita, casa Rota divenne un punto di riferimento per i reduci delle valli bergamasche e valtellinesi.

TERESIO OLIVELLI

Olivelli fu un giovane di grande intelligenza e passione umana e cristiana che intraprese un percorso verso la santità nel segno di un fortissimo impegno umano e morale. Medaglia d’Oro al Valore della Resistenza e Servo di Dio, per lui è in atto il processo di beatificazione. Durante la guerra combattè con gli alpini sul fronte russo. Arrestato e deportato morì in un lager per le percosse ricevute da un kapò che lo aveva sorpreso ad assistere un compagno malato.

ANTONIO MONZANI “…E IL DOVERE COMPIUTO!”

“Testimonianze di vita militare della Campagna di Grecia e di Russia”, spiega il sottotitolo di questa singolare biografia del generale di Gorizia Antonio Monzani, mancato nel luglio 1988, combattente con la Julia in Grecia e in Russia. E testimonianze sono: preziosi frammenti di guerra vissuta con la spontaneità d’un patriota risorgimentale e gli abbagli d’un regime che fa scrivere da Atene: “La guerra è finita, finita vittoriosamente…”.

FULVIO PEDRAZZINI: UN ALPINO, DUE GUERRE E TANTE LETTERE

Pedrazzini, avvocato valtellinese, ha combattuto entrambe le guerre mondiali. Della sua esperienza ha lasciato traccia in un gran numero di lettere conservate dai genitori prima, e dalla moglie e dai figli poi. Il suo epistolario è una testimonianza di grande interesse storico e documentale, da cui emerge il ritratto di un uomo che ha vissuto intensamente il suo tempo.

SALUTAMI LA MIA MAMMA

Quarantaquattro reduci della seconda guerra mondiale di Villa di Tirano ci regalano le loro testimonianze con la speranza che le nuove generazioni comprendano l’immenso valore della pace.

Il futuro associativo

Anche all’interno della vita associativa alpina è finalmente iniziato il dibattito sul futuro. Il presidente Corrado Perona ha giustamente dato delle indicazioni importanti su questo argomento. 

Sotto il cappello

Alla stregua di certi preti che pare si vergognino di indossare la veste talare o il clergyman, alcuni alpini pare si vergognino di portare il cappello con la penna nera (nelle occasioni e nei luoghi “giusti”, ovviamente). E dire che quel che significhi quel cappello, lo so bene anch’io, pur non essendo alpino. 

Linea Verde e gli alpini

Domenica 19 febbraio 2012, ore 13,30, finale di trasmissione “Linea Verde” dedicata al Veneto. A Bassano del Grappa, sul Ponte degli Alpini, rassegna gastronomica della regione.

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