I lavori sul lungo Talvera
Sul numero de L’Alpino di aprile i racconti su fatti approssimativi come quello dei lavori bellissimi effettuati da 2° Reggimento Genio di stanza a Bolzano sul Lungo Talvera, possono urtare la sensibilità di quanti vi hanno partecipato in prima persona e non appartengono all’Arma che ne vanta, impropriamente, la paternità.
La forza della penna
Il momento più emozionante di un’Adunata è l’alzabandiera che apre ufficialmente la manifestazione. È percepibile ovunque l’orgoglio di appartenenza, la tensione emotiva e la preoccupazione che tutto possa svolgersi senza inconvenienti. Vedere i simboli dell’Europa, dell’Italia e della città di Bolzano che giocano con le bizzarrie del vento non lascia indifferenti. Passato e presente s’intrecciano in quello scorrere del tempo che relativizza anche i pregiudizi più tenaci a morire. “I nostri simboli - dirà qualche ora dopo il sindaco Luigi Spagnolli - si amano, quelli degli altri si rispettano”.
La Bandiera del 6° Alpini fra orgoglio e applausi
Era uno spettacolo molto atteso, quello del passaggio della Bandiera di guerra del 6° Alpini per le vie della città, appuntamento suggestivo dell’Adunata, secondo solo alla grande sfilata della domenica per partecipazione della gente e spettacolarità. L’Adunata è un insieme di momenti racchiusi nello spirito alpino: l’alzabandiera del venerdì mattina, l’arrivo della bandiera di uno dei reggimenti, la sera; la resa degli onori ai Caduti, l’incontro con gli alpini che vivono lontani dall’Italia… e via via fino alla sfilata e all’ammainabandiera che chiude questo grande incontro. La bandiera del 6° Alpini è uscita dal palazzo Alti Comandi di piazza Diaz preceduta della fanfara della brigata alpina Taurinense, scortata da una compagnia del 6° e una compagnia mista del 2° Trasmissioni e del 24° di manovra di Merano.
Il sindaco Spagnolli: grazie, alpini, grazie concittadini
Sono un Sindaco fortunato: ho potuto vedere nella mia città un’Adunata Nazionale degli Alpini, cercata con caparbietà da pochi visionari, concessa con magnanimità e con qualche perplessità dall’ANA Nazionale e vissuta poi con un entusiasmo indescrivibile da tantissimi.
Grazie Bolzano, grazie alpini
Grazie per l’organizzazione, per l’accoglienza, per la partecipazione della popolazione, per l’italianità che avete dimostrato, grazie al Padreterno che ci ha dato una bellissima giornata. Chiedo scusa per i miei dubbi.
Pietro Masnovo
“Dobbiamo copiare da voi per superare la crisi”
I rappresentanti delle sezioni all’estero e quelli dell’IFMS, la Federazione internazionale dei soldati di montagna, si sono riuniti sabato mattina all’auditorium Haydn: era uno degli appuntamenti più importanti e molto atteso dagli alpini che vengono all’Adunata da tutte le parti del mondo. Sono giunti dall’Argentina, Australia, Belgio, Brasile, dalla sezione Balcanica-Carpatica-Danubiana, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, New York, dalla sezione Nordica (Svezia, Norvegia e Danimarca), Sudafrica, Svizzera, Uruguay. Per l’IFMS c’erano il segretario generale della Federazione, lo sloveno gen. Bojan Popgrajc e le delegazioni di Bulgaria, Germania, Francia Slovenia, Spagna e Svizzera.
In visita al S.O.N. alla caserma Huber
Sabato di buon mattino il nostro presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e dal generale Fausto Macor, vice comandante delle Truppe alpine e comandante della Divisione Tridentina (nella foto in basso) ha fatto visita agli alpini del SON, il Servizio d’Ordine Nazionale: sono gli alpini che svolgono il servizio d’ordine nei giorni dell’Adunata e tanti compiti per il buon svolgimento della grande manifestazione alpina.
Costalovara: il Soggiorno alpino è aperto dal 1° giugno
Il Soggiorno alpino di Costalovara, ristrutturato e rinnovato è aperto dal 1° giugno. Nei giorni dell’Adunata ha ospitato, con successo e grande soddisfazione gli ospiti militari dell’IFMS, la Federazione internazionale dei soldati di montagna, che ne sono rimasti entusiasti per l’accoglienza e la bellezza del territorio.
Il vescovo Muser: alpini rimanete nella tradizione cristiana
La liturgia ricca di parole d’amore, per il comandamento di pace pronunciato da Gesù agli apostoli riuniti prima dell’Ascensione, di amarsi l’un l’altro, è stata al centro della celebrazione della Messa in Duomo officiata sabato pomeriggio dal vescovo di Bolzano e Bressanone monsignor Ivo Muser. Il quale ne ha tratto lo spunto per proiettarsi nella molteplice realtà altoatesina, dove esistono culture, consuetudini, idiomi diversi che devono ispirarsi ad “una convivenza pacifica, dignitosa e di rispetto per l’altro”. L’omelia è stata pronunciata in un duomo gremito in ogni posto, con autorità schierate in prima fila, fra cui il sindaco Spagnolli, il presidente nazionale Perona, il vice presidente della Provincia Tommasini, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Graziano, e il comandante delle Truppe alpine gen. Primicerj, in una cornice di vessilli e gagliardetti ed il Labaro sull’emiciclo dell’altare.
A Feltre raduno del 3° raggruppamento il 20-21-22 luglio
Si svolgerà a Feltre da venerdì 20 a domenica 22 luglio prossimi il raduno del 3° Raggruppamento. Per la circostanza sarà festeggiato anche il 90° della costituzione della Sezione. Numerose le mostre organizzate dalla sezione.
Con l’alzabandiera parte l’Adunata che farà storia
L’Adunata è stata aperta ufficialmente venerdì mattina, con l’alzabandiera in piazza Mazzini. Alle 9 c’era un quadrato di vessilli, gagliardetti e una compagnia del 2° reggimento alpino Trasmissioni davanti al palco con tre pennoni: per la bandiera italiana, quella dell’Europa e di Bolzano. In prima fila le massime autorità, con il sindaco, il prefetto, il questore, il vice presidente della Provincia Tommasini. Il segretario generale dell’Associazione, gen. Silverio Vecchio - accolto da un caloroso applauso che ha fatto comprendere con quanta partecipazione fosse atteso quel primo momento dell’Adunata - ha dato il benvenuto alle centinaia di alpini e bolzanini che gremivano la piazza.
Veci e bocia comparse per l’Oasi Rigoni Stern
Domenica 15 luglio nascerà l’«Oasi Mario Rigoni Stern» al Pian dell’Azaria, nel parco del Gran Paradiso, dedicata allo scrittore di Asiago che nella primavera del ’40 trascorse un periodo di addestramento in alta Val Soana con gli alpini del btg. Vestone. Il profilo dello scrittore scavato nella roccia (opera di Gianfranco Schialvino) e una panchina dove gli escursionisti potranno sedersi e sfogliare i libri del «Sergente nella neve » ricorderanno quel periodo della vita che Rigoni Stern non dimenticherà mai più.