Da Cima Vallona invito alla pace
Cima Vallona, 46 anni dopo. E sembra ieri. Sembra ieri che sia stato ucciso da una mina l’alpino 22enne Armando Piva, del battaglione Val Cismon, e dilaniati da altri ordigni il capitano dei carabinieri Francesco Gentile, il sottotenente Mario Di Lecce e il sergente Olivo Dordi, entrambi paracadutisti incursori del 9° reggimento d’assalto “Col Moschin”.
Ritorniamo a Rossosch
Il 19 settembre 1993 l’Associazione Nazionale Alpini inaugurò un asilo a Rossosch (Russia), nello stesso luogo in cui durante la seconda guerra mondiale era insediato il comando del Corpo d’Armata Alpino. Nel cantiere dell’Asilo sorriso, così chiamato a testimonianza del rinnovato sentimento di pace e fraternità tra i popoli, lavorarono oltre 600 volontari alpini. Grazie alle numerose offerte libere e di materiali l’opera fu completata in soli due anni. Vennero successivamente realizzate alcune parti esterne come la piscina, il piazzale e il giardino. Seguirono le manutenzioni quasi annuali.
Il libro Ritorniamo a Rossosch “Operazione Sorriso” è la riedizione, aggiornata e ampliata, della bella storia di solidarietà scritta a più mani da Lino Chies, Sebastiano Favero, Cesare Poncato e dalla generosità di tante penne nere - le “mani parlanti” come vengono chiamate dagli autori - senza le quali il Sorriso non sarebbe potuto apparire. Tra le novità rispetto all’edizione del ’97 c’è una consistente documentazione fotografica, rivista e aggiornata, i “nuovi incontri” con le testimonianze e i racconti successivi al 1995, mentre la parte finale riporta documenti e atti sullo sviluppo costruttivo dell’opera. Inoltre, i testi introduttivi sono stati tradotti in alfabeto cirillico, perché il libro possa restare un documento a memoria anche per il popolo russo.
Quando la vita ti sorride
Il 20 maggio 2012 lo ricordo come fosse oggi… il 29 è stato peggio. È arrivato il terremoto e ha scosso tutto: la terra, le case, i pensieri e la vita delle persone. Tanta paura, preoccupazione per il futuro e convinzione che mai più nulla sarebbe stato come prima… mai più. Le belle e floride provincie emiliane in pochi secondi si sono inginocchiate davanti alla potenza della natura e con loro, a tratti, la forza di credere in un futuro. Settimane trascorse in tenda, in camper, al mare ed in montagna sfollati come ci fosse la guerra al paese.
Il libro della solidarietà
Tra gli sguardi incuriositi dei molti turisti giunti in laguna, approfittando di una splendida giornata di sole, una delegazione del Consiglio nazionale lo scorso 20 giugno è giunta a Venezia. Cosa ci facessero lì degli alpini, ben più avvezzi alle alte quote che a “quota zero”, è presto detto: a Venezia c’è la sede del Consiglio della Regione Veneto ed è proprio lì che, quest’anno, si è deciso di presentare il Libro Verde della Solidarietà, vero e proprio biglietto da visita della nostra Associazione. Venezia dunque prima tappa di un percorso che nelle nostre intenzioni ci porterà negli anni a raggiungere le più importanti istituzioni delle Regioni d’Italia che ben conoscono l’impegno e la solidarietà degli alpini, ma che spesso non si rendono conto della sua entità.
Terremoto: la Colonna mobile ANA in Toscana
Con il prolungarsi delle scosse di assestamento che hanno colpito le zone settentrionali della Toscana, per rendere più incisiva, specie dal punto di vista psicologico, l’attività di soccorso alla popolazione la nostra Associazione è stata attivata nelle prime ore della giornata del 24 giugno (50 volontari del 3° Rgpt. e 15 del 2° Rgpt. per montaggio tende riservate ai volontari).
“Il passato che insegna”
Nell’amena cornice del Soggiorno alpino di Costalovara sabato 22 e domenica 23 giugno, i referenti sezionali del Centro Studi si sono dati convegno per il loro incontro annuale e dibattere sul tema “Il passato che insegna”. Se preceduta da incontri propedeutici di Raggruppamento, la scelta dell’incantevole nostra dimora è risultata ben accetta a tutti i convenuti, anche per il futuro, alla luce del promesso impegno ad alleviare gli oneri delle Sezioni più lontane.
Le voci dell’adunata
Non è mai troppo tardi
Si potrebbe credere che vista un’Adunata nazionale degli alpini si sono viste tutte, ma così non è. Ogni anno si tratta di un richiamo collettivo che raduna generazioni di alpini sempre più “veci” e sempre meno “bocia”, ma con lo stesso spirito goliardico ed allo stesso tempo pieno di quella umanità solidale di sempre, che contraddistingue stranamente questo Corpo rispetto ad altri.
PC, missione compiuta
È un fatto consolidato che i volontari della Protezione Civile ANA, impegnati in molteplici attività connesse con l’Adunata Nazionale, siano sempre più coinvolti e indispensabili sul territorio. La visione generale dell’evento Adunata, le diversificate esperienze vissute in questi ultimi anni, e in particolar modo il coinvolgimento nei molteplici fatti organizzativi, ha imposto alla P.C. ANA di assumere la direzione di tutto il volontariato coinvolto, oltre che essere i referenti presso la Prefettura per il coordinamento di Enti ed Istituzioni coinvolte.
In 80mila alla Cittadella degli Alpini
A Piacenza la Cittadella degli Alpini ha segnato un nuovo record di affluenza, con oltre 80.000 visitatori in quattro giorni. Nata a Cuneo nel 2007, l’esposizione dinamica di tutto quanto riguarda gli Alpini in armi – dalla montagna alle missioni estere, passando per tutte le specialità delle Truppe Alpine – è ormai diventata un appuntamento fisso di ogni Adunata.
Mai vista tanta allegria
Gli alpini hanno lasciato Piacenza ma il Tricolore fatica a lasciare i balconi. È come se, facendo sventolare la nostra bandiera, si potesse risentire l’eco delle fanfare nelle strade e rivivere una festa grandiosa.
Le voci dell’adunata
Passavano gli alpini del Veneto, per questo Nicola s’è lasciato prendere dall’entusiasmo. Stefani è una delle quattro voci dell’Adunata, le altre sono Manuel Principi e Guido Alleva, tutti e tre avvocati arruolati per lo speakeraggio dal loro maestro, l’avvocato Carlo Tricerri, andato avanti giusto un anno fa e che ci piace qui ricordare.