Incontrare la montagna
Sono trentacinque i giovani bergamaschi che hanno accettato di mettersi in gioco per un periodo di due settimane alla caserma Cantore del 6° reggimento Alpini di stanza a San Candido. Il primo giorno è iniziato con una lezione, quasi un ritorno in classe, utile per affrontare i giorni successivi. L'attività fisica è iniziata l'indomani, con una bella scarpinata sopra Braies, al rifugio Vallandro, a quota 2.040, dove ad attendere i giovani bergamaschi c’erano gli alpini della compagnia comando del 6° reggimento. Hanno predisposto un campo base per le attività del reparto che ha ingrossato le proprie fila con altri alpini rientrati dal monte Specie: erano lassù in occasione della festa del Reggimento, accompagnati dal loro comandante, il colonnello Luigi Rossi e dal comandante delle Truppe alpine, gen. C.A. Alberto Primicerj.
Terremoto estivo
La tipologia e la complessità degli scenari scelti, la meticolosa preparazione, l’appassionata partecipazione dei volontari, il coinvolgimento di parte della popolazione e l’intensa frequenza di eventi hanno fatto sì che l’esercitazione “Full scale” (“A larga scala”) sembrasse una vera emergenza. Il coordinatore del 4° Raggruppamento Nicola Cianci e i suoi collaboratori sono stati i principali artefici dell’ottima riuscita nella pianificazione dell’esercitazione. Per essere produttiva e ottenere una crescita professionale degli attori impegnati, essa deve tenere in massimo conto il territorio in cui si opera e i rischi al quale può essere soggetto. Quindi, tenuto presente che si era nella Majella settentrionale, il programma ha simulato un rischio sismico.
Gioiello di pietra
La parte occidentale dell’Altipiano dei Sette Comuni è un luogo di rara bellezza. Le ultime case di Tresché Conca si consegnano ai prati e ai boschi tra i quali serpeggia un’antica strada militare che conduce all’estremità del pianoro. A Punta Corbin (1.077 metri), incastonato tra le rocce, c’è Forte Corbin, un gioiello d’ingegneria militare che domina la Val d’Astico.
MONZA – Il piastrino ritrovato
Nel 2013 due alpini motociclisti, Aldo Bergoglio, capogruppo di Brozolo-Robella (sez. di Torino) e Massimo Rubeo della sezione di Biella, nel 70° dalla Campagna di Russia, decidono di viaggiare, a cavallo delle loro due ruote, ripercorrendo le tappe dell’epopea alpina: Rossosch, Nikolajewka, Nowo Kalitwa. Durante il viaggio incontrano il prof. Morozov che consegna loro un piastrino appartenuto ad un alpino. Al ritorno in Italia inizia la ricerca dei parenti e si scopre ben presto che il proprietario del piastrino è ancora vivo! È l’alpino Giovanni Polli, classe 1920. Durante la Campagna di Russia era con il 9° Alpini, btg. Val Cismon.
Campo scuola: sapore di naja
Ventisei ragazzi per dieci giorni hanno dato vita al primo Campo scuola ANA, allestito a Griante sul lago di Como.
BIELLA – La chiesetta di Brusnengo
La chiesetta “Madonna degli Angeli” sorge sulla collina che sovrasta Brusnengo, paese raggiungibile solo a piedi o con veicoli fuoristrada. È molto cara agli abitanti del luogo perché durante le due guerre mondiali molte mamme e spose qui pregavano per i loro cari.
TORINO – Buon compleanno “Veja”!
Si sono svolte a Lanzo Torinese le celebrazioni per il 94° di fondazione della sezione ANA di Torino - chiamata “La Veja” perché è la prima nata - e il 90° di fondazione del locale Gruppo alpini. La giornata uggiosa non ha scoraggiato i numerosi partecipanti, che hanno invaso il capoluogo delle Valli di Lanzo. Le cerimonie hanno preso avvio con gli onori al pluridecorato vessillo della sezione di Torino, scortato dal presidente Gianfranco Revello e dal consiglio sezionale. L’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei Caduti di tutte le guerre hanno preceduto la sfilata per le vie del centro cittadino, aperta dalla fanfara sezionale “Montenero”.
Il Giacomini chiede volontari
Molte e di straordinaria suggestione sono le leggende che la tradizione attribuisce ai Monti Sibillini che diffondono su di essi un alone di fascino e di mistero. È sufficiente evocare i nomi e i luoghi per dare libero corso alla fantasia su questo gruppo montuoso dell’Appennino umbro-marchigiano: il Monte Sibilla sul quale si cerca ancora l’antro del mitico personaggio, oppure il Lago di Pilato, piccolo specchio d’acqua di origine glaciale, nel quale ha trovato il suo habitat il “Chirocefalo del Marchesoni”, un piccolo crostaceo d’acqua dolce con la caratteristica, unica nel genere, di nuotare con il ventre rivolto verso l’alto.
Firmato l’impegno morale
“Mi impegno a rispettare e a far rispettare le regole che ordinano questo luogo, consapevole che il terreno dove poggiano i miei piedi è sacro alla Patria e vi riposano coloro che hanno dato la vita per garantire a noi la libertà, un luogo intriso dei più alti valori morali che sono propri dell’Associazione Nazionale Alpini e che saranno per me da guida nel servizio di questi giorni e nella vita”. Un vero e proprio giuramento il “Codice di Impegno Morale” che ogni volontario sottoscrive prima di entrare in servizio di sorveglianza al Sacrario di Cima Grappa e che sarà trasmesso ad ogni visitatore che vi giungerà per un omaggio e una preghiera.
Raduno sezioni ANA in Australia
Si terrà al Fraternity club di Wollongong, il 4 e 5 ottobre, il 29° raduno degli alpini d’Australia. Questo il programma dei soli due giorni del raduno, poiché nei giorni precedenti non sono previste escursioni organizzate.
Volontà di pace
Se è vero che “gli alpini non sono solubili in acqua”, come ama ripetere il nostro presidente nazionale, le Adunate alpine di quest’anno stanno mettendo a dura prova la simpatica affermazione… Dopo la pioggia di Pordenone, Giove pluvio ha voluto tenere compagnia agli alpini anche in occasione dell’annuale raduno nazionale al rifugio Contrin, ma nessuno ha osato lasciare il parterre nella scenografica conca erbosa soprastante il rifugio: 25 vessilli, anche di altre associazioni d’Arma, e ben 138 gagliardetti hanno fatto cornice durante lo svolgimento della cerimonia, apertasi con gli onori al vessillo della sezione di Trento, scortato per l’occasione dal presidente nazionale Sebastiano Favero e dal presidente della sezione di Trento Maurizio Pinamonti, oltre che da numerosi consiglieri nazionali e dal gen. Federico Bonato, in rappresentanza delle Truppe alpine.
Cambio alla guida di UNIFIL
Dopo 30 mesi di mandato, il generale degli alpini Paolo Serra ha ceduto il comando della missione UNIFIL al gen. D. dei bersaglieri Luciano Portolano (a destra nella foto). Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità politiche e militari libanesi, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di SMD ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il comandante del Comando Operativo Interforze, gen. C. Marco Bertolini.