COMO – In Emilia Romagna per Nelson Cenci
Un’immersione totale in Emilia Romagna, quella vissuta da alcuni alpini del Gruppo di Como. La brigata, formata dal Capogruppo Alessandro Clerici, dal segretario Imperio Cantaluppi, da Nando Colombo, dal Consigliere Molteni, dal già direttore de L’Alpino Cesare Di Dato, ha aderito all’invito del dinamico alpino della Bolognese-Romagnola Franco Casella e si è recata, con vessillo e gagliardetto, nel cuore dell’Appennino forlivese per ricordare il tenente Medaglia d’Argento Nelson Cenci che in quei luoghi trascorse l’infanzia.
TRENTO – Il dono delle “aquilette”
Con una bella cerimonia nella caserma Cesare Battisti la Sezione di Trento ha donato le aquilette per le aste dei vessilli delle cinque Compagnie del 2º reggimento Genio guastatori della Julia, di stanza alla caserma dedicata all’irredentista trentino.
Mille alpini in Libano
Lo scorso 14 ottobre la brigata Taurinense ha dato ufficialmente il cambio alla brigata aeromobile Friuli nella guida del settore Ovest di Unifil, in Libano.
Benemerenza all’Ana
Le molteplici attività di soccorso svolte dai volontari della Protezione Civile dell’Ana durante l’emergenza terremoto che ha colpito nell’estate del 2012 il territorio padano dell’Emilia Romagna, sono state premiate dai principi di Borbone-Parma con la Medaglia d’Argento del Principe ai Benemeriti della Sanità pubblica.
CREMONA – Festa sezionale ricordando la Grande Guerra e i suoi eroi
Cinquecento alpini, quaranta gagliardetti, dieci vessilli sezionali, in rappresentanza di Gruppi e Sezioni provenienti da Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Questi i numeri dell’adunata sezionale che quest’anno si è tenuta a Mantova, organizzata dal locale Gruppo e dalla Sezione di Cremona. Per ricordare il centenario della Grande Guerra, la settimana si è aperta con una serie di manifestazioni, iniziate dall’inaugurazione, presso la Casa di Rigoletto in piazza Sordello, della mostra di reperti e cimeli d’epoca intitolata “Fra rocce e ghiacciai. Memorie della Grande Guerra”.
Ciao Presidente, ciao Vittorio
Vittorio Pellizzer, Presidente della Sezione North Queensland in Australia, è “andato avanti” giovedì 15 ottobre. Lo ricordiamo riportando una lettera che lui stesso aveva scritto al direttore de L’Alpino nel giugno del 2011: «Sono un artigliere classe 1931, giunto alle armi nel gennaio 1953; dopo il Car a Belluno e il corso Radio telegrafisti a Tolmezzo sono stato trasferito alla 22ª batteria, gruppo Belluno fino al congedo il 20 aprile 1954.
TREVISO – Onigo e scuola, connubio perfetto
La collaborazione tra il Gruppo di Onigo e l’Istituto comprensivo di Pederobba ebbe inizio nel 2010 con l’allestimento di una mostra di “vetrate”: una serie di mosaici realizzati con carta velina a più colori, eseguiti dagli alunni dell’Istituto di Pederobba nell’arco di un decennio. Contemporaneamente si svolse un concorso di pittura a tecnica libera che coinvolse anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Sernaglia della Battaglia (Treviso).
Fierezza alpina d’Europa
È stato con piacere e fierezza che ho rappresentato con il gagliardetto il mio Gruppo e cioè quello di Torri del Benaco (Verona) al 1º raduno degli alpini d’Europa. Tutto è stato pianificato e organizzato in modo egregio, non saprei trovare sbavature. L’emozione e la commozione sono state grandi quando ho notato con quanta curiosità alcuni emigranti venivano a leggere i nomi sui gagliardetti o sui vessilli per trovare magari il loro paese o uno vicino e chiedere informazioni dell’Italia, sentire le notizie dal vivo non riportate.
Per i Caduti d’Oltremare
Il 4 ottobre si è svolto a Bari il pellegrinaggio al sacrario dei Caduti d’Oltremare, organizzato, come ogni anno, dalla locale Sezione Ana. Uno dei momenti più toccanti è stata l’inedita, commovente intonazione della “Preghiera dell’Alpino” da parte del coro Stelle Alpine di Bari che ha accompagnato, con i canti, le varie fasi della celebrazione. Alla manifestazione, oltre ai gonfaloni della Regione, della Provincia e del Comune, erano presenti i vessilli delle Sezioni di Modena, Torino, Abruzzi, Molise e numerosi rappresentanti delle Forze Armate e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Monte Cervino, mai strack!
La 57ª commemorazione dei Caduti del battaglione alpini Monte Cervino è stata celebrata nella cappella degli alpini di Cervinia. La cerimonia, favorita dal bel tempo, ha visto una nutrita partecipazione già dalla sfilata mattutina, ritmata dalla musica della fanfara sezionale. Alpini e autorità sono quindi salite alla chiesetta, a quota 2.196 metri, per l’alzabandiera e la deposizione di una corona in ricordo dei Caduti.
Sui luoghi della memoria
L’impegno dell’Ana per il centenario della Grande Guerra, come è emerso dalla conferenza organizzata dal nostro Centro Studi l’anno scorso a Marostica, ha tra i suoi obiettivi principali quello di valorizzare e rendere fruibili i luoghi della memoria e in particolare i sacrari che custodiscono migliaia di Caduti. Dopo un periodo di sperimentazione durato due anni, per il sacrario di Cima Grappa è stato sottoscritto nel 2014 un “accordo quadro” con il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in guerra, finalizzato alla collaborazione nelle attività di custodia e manutenzione ordinaria dei sepolcreti militari. Sulla base di tale accordo l’Ana si impegna a coadiuvare il personale di Onor Caduti per garantire l’apertura dei sacrari oggetto di specifica convenzione nei fine settimana e nelle festività, oltre ad assicurare un supporto nella manutenzione ordinaria delle strutture stesse.
Per la gestione dei soci Ana che effettuano il servizio, Onor Caduti non concorre economicamente, rimanendo i costi di vitto, eventuale alloggiamento, trasporto e assicurazione a carico in parte della Sede Nazionale e in parte delle Sezioni che assicurano il servizio, alle quali va il plauso e un grazie sincero. Ad oggi le realtà in cui l’Ana è direttamente impegnata, sulla scorta dell’accordo quadro e di specifiche convenzioni riguardanti i singoli sacrari, sono: Cima Grappa, Redipuglia, Oslavia, Castel Dante e proprio di recente Fagarè.
Oltre a questi l’Ana, a mezzo delle proprie Sezioni e dei propri Gruppi, sta assicurando la manutenzione di molti cippi, cappelle sepolcrali, lapidi, monumenti, in parte segnalatici dalla stessa Onor Caduti. In segno concreto di quanto è stato fatto nel ricordo di tutti i Caduti, non posso che esprimere la mia riconoscenza e quella di tutta l’Associazione per i tanti soci che in silenzio e nell’anonimato, con i fatti e non con le parole, hanno prestato e prestano gratuitamente tempo e lavoro per questa iniziativa. Sono certo che il loro impegno permetterà anche a tanti giovani delle nostre scuole di vedere e conoscere i luoghi in cui i loro nonni hanno combattuto, dove molti sono morti perché «bello fosse il nostro vivere».
Il Presidente nazionale Sebastiano Favero
Le armi della fede
Carissimo direttore, non appena venuto a conoscenza della censura attuata alla “Preghiera dell’Alpino”, da parte della diocesi di Vittorio Veneto, il mio primo pensiero si è indirizzato alla tua persona, il che mi ha indotto ad eleggerti, se me lo consenti, a mio confessore e consolatore.