15.8 C
Milano
domenica, 4 Maggio 2025

Solo bugie

Chi scrive è un ex del 3º/’67, che ha perso la confidenza con la penna. Essendo a riposo forzato per via di una gamba rotta mi diletto con la lettura. Giorni fa ho finito di leggere il libro “Terroni” di Pino Aprile e sono stato colpito da questa frase: «… certo non aiuta proporre che nel Corpo degli alpini i settentrionali abbiano un bonus di 500 euro e i meridionali no; che vada in galera chi butta le carte per strada, ma solo se napoletano…». 

Tutto per la Patria

Da come vedi e come capirai non sono né colto e né attrezzato per una bella e buona scrittura. Sono un alpino che come tanti, o tutti, leggono con vivo interesse quanto riportato sul nostro giornale, specie le lettere al direttore.

L'impeto della valanga

Anni fa d’estate in montagna, cedevo volentieri la mia stanza a monsignor Luigi Crivelli, per me sempre don Luigi; passava così dei giorni per riposarsi dalle fatiche, soprattutto intellettuali, causate dall’allora erigendo Museo Diocesano di Milano. Con celata sofferenza fisica, il male incurabile lo aveva già attanagliato, mi seguiva nelle trincee, ascoltando le mie spiegazioni. Sul luogo ove avvenne la slavina che abbatté dei ricoveri di alpini, uccidendo anche il cappellano militare don Costanzo Bonelli e sulle fosse ancora oggi visibili ove vennero sotterrate le vittime, s’impressionò molto quando gli raccontai dell’opera di soccorso che ne seguì per strappare dalla “morte bianca” i colpiti. Cent’anni fa, proprio in questi mesi, c’era al fronte la “stasi delle operazioni”, ma a migliaia (italiani, austriaci, prigionieri russi e borghesi) morirono a causa della natura.

Radici cristiane

Per il tuo editoriale mi verrebbe da titolare: prendere per mano il lettore conducendolo fra scienza e spiritualità come salutare ritorno a tempi trascorsi, ma non finiti. Erano i tempi in cui il prete era il naturale approdo per risolvere tanti problemi della mente.

Aperti alle emozioni

Con te si può anche discutere, persino polemizzare, ma resta indiscutibile la tua capacità espressiva. L’editoriale “Perché ci vogliono bene” mi fa del bene, come gli articoli che seguono, aprendomi gli occhi sul valore delle emozioni umane, delle passioni, quando si accompagnano adeguatamente alle pur necessarie ragioni dell’intelletto. 

Senza titoli, eppure uomini di valore

Come direbbe Camilleri, sono un ottantino che da un anno ha deciso di chiudere bottega e, nel limite delle proprie condizioni fisiche, dedicarsi a tutto ciò che la corsa a perdifiato della vita non gli ha permesso. Finalmente il telefono tace e trovo anche il tempo di seguire alcuni programmi televisivi. 

La nostra Preghiera

Non voglio entrare in ennesima polemica sulla nostra Preghiera. Si è già scritto tanto. A me piace così. Ogni sua frase ha un preciso significato e quando la sento tanti pensieri mi vengono alla mente.

Per chi ha bisogno

È stata lanciata a L’Aquila, dopo la meravigliosa Adunata nazionale del maggio 2015, l’iniziativa ecclesiale di supporto alla meritoria campagna benefica internazionale di raccolta di occhiali usati, per permetterne il “riciclaggio” (a seguito di apposita opera manutentiva e di selezione) ed il successivo invio dei materiali raccolti e trattati a persone poco abbienti in Paesi esteri. 

VERCELLI – La reliquia di don Pollo a Castelrosso

È stato il nipote del Beato don Secondo Pollo, Carlo Pollo, a portare all’altare, durante l’offertorio, una reliquia di don Secondo, che la diocesi di Vercelli ha donato alla parrocchia di Caresanablot, suo paese natale, durante la Messa di Santo Stefano, nel settantaquattresimo anniversario dalla morte, avvenuta a Dragali, in Montenegro, il 26 dicembre 1941. Alla Messa, presieduta dall’arcivescovo don Marco Arnolfo e concelebrata dal parroco don Augusto Scavarda, oltre al Sindaco di Caresanablot, Italo Grosso, erano presenti i vessilli delle Sezioni di Milano e di Vercelli, e numerosi gagliardetti.

Ce n’era proprio bisogno

Caro don Bruno, le scrivo per ringraziare un gruppo di persone di Oliveto di Imperia per avere regalato a mia madre, Elisabetta Beraldi, un...

Patria, onore, sacrificio

Il ricordo della battaglia di Nikolajewka a Colico è stato caratterizzato dal freddo e dalla pioggia, ma i fattori climatici non hanno scoraggiato tantissime penne nere e molti cittadini e autorità che hanno voluto, con la loro presenza, sottolineare la vicinanza agli alpini. Le commemorazioni sono state celebrate con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio delle Province di Lecco, Como e Sondrio, oltre che quello del Comune di Colico.

Tutto troppo bello

Giovedì 25 febbraio, cielo color latte e aria di neve sopra Bormio. Eppure tanti gli alpini, oltre 1.200 in veste di atleti, per dare inizio alla seconda edizione delle Alpiniadi invernali firmate Ana. Una cerimonia ordinata, nello stile della gente di montagna, ha reso onore al Labaro scortato dal Presidente Favero e dal Comandante delle Truppe Alpine Federico Bonato. Tanti i vessilli e i gagliardetti che dalla piazza Quinto Alpini hanno raggiunto l’antica Torre della Bajona posta accanto al Kuerc (coperchio nel dialetto locale), simbolo di Bormio.

ULTIMI ARTICOLI

Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

Andrea Cainero

Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti