Guardare oltre
Su Cesare Battisti sono stati scritti numerosi volumi. Figura poliedrica di geografo, statista, politico e militare; a seconda dell’epoca in cui vennero compiuti gli studi e delle ideologie degli autori, Battisti fu mistificato o rigettato. Inoltre, la maggior parte di questi volumi sono edizioni rare e gli studi più scientifici e obiettivi sono purtroppo relegati in pubblicazioni accademiche di difficile divulgazione.
Alla casa della memoria
Arrivo alla Baita Cecchin assieme all’amico Sergio Casarotto. Gli altri, Angelo Brazzale, Luca Sanson e Vittorio Brunello, sono indietro, forse ancora scossi dalla “volata” che ho fatto con il fuoristrada sulla dissestata via che porta a Passo Stretto per arrivare in tempo, oppure rallentati dalle evidenti tracce di neve che ancora c’erano sul sentiero che porta alla Baita, nonostante il grande lavoro di spalatura fatto dagli alpini di Marostica per preparare l’evento. È sempre bello tornare a casa, tra i miei alpini all’Ortigara.
Weekend in sicurezza
Dopo vari inviti ricevuti affinché anche l’Ana partecipasse all’annuale edizione di Emerlab, quest’anno l’appello è stato accolto con entusiasmo misto a curiosità. Ma cos’è Emerlab? È la manifestazione dedicata al mondo della Protezione Civile, alla gestione delle emergenze e della sicurezza.
L’amico che ti salva la vita
Lo scorso 11 giugno si è svolta a Casalecchio di Reno (Bologna) l’esercitazione di Protezione Civile per le unità cinofile del 2º Raggruppamento (nella foto). Organizzata per la prima volta dal nucleo cinofilo da soccorso “Reno” della Sezione Bolognese-Romagnola ha visto la partecipazione di 10 squadre con 20 unità cinofile delle Sezioni di Bergamo, Varese, Lecco, Como e Bolognese-Romagnola.
Valori, impegno, futuro
Che Gorizia fosse terra di alpini e di alpinità, lo dicevano la storia, i fatti, gli uomini. Ma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, l’ha confermato il successo del grande Raduno Triveneto degli alpini e l’Adunata nazionale della brigata Julia, che si sono svolti proprio a Gorizia dal 17 al 19 giugno, con l’impeccabile organizzazione della locale Sezione Ana, a detta di tante penne nere a iniziare dal Presidente nazionale Sebastiano Favero.
L'amore di una vita
Bormio, 26 febbraio, a Santa Caterina Valfurva ore 8 del mattino: una massa multicolore costituita da 250 atleti di scialpinismo si accinge ad affrontare la partenza con una salita ripida che li porterà in alto e oltre per 15 km.
L’angelo del Kenia
Franco Pini è stato un moderno cavaliere di ventura senza maglia né paura, vestito solo della sua luminosa umanità ha affrontato avventure nobili e temerarie. Alpino del Tirano, classe 1932, sposato con quattro figli, dal 1982 ha dedicato gran parte della sua vita alla promozione umana, economica e culturale di un villaggio del Kenia, Nyagwethe.
Gesti d’alpino
Gli alpini del Gruppo di Loano sono stati indaffarati alcuni mesi per prepararsi ad accogliere al meglio il parterre del Premio Alpino dell’anno. Nelle edicole di Loano, vestita di tricolori, i giornali hanno dato ampio spazio all’evento e alla storia delle penne nere. Quella di quest’anno è la 42ª edizione; leggendo i nomi dei premiati succedutisi nel tempo si trovano alpini noti, come il Presidente nazionale Nando Caprioli, e altri conosciuti per lo più in ambito sezionale. Tutti quanti hanno rappresentato più che degnamente l’Associazione Nazionale Alpini, i suoi valori, la sua riservatezza nel fare, la prontezza nell’accorrere dopo le calamità naturali, ma soprattutto il supporto quotidiano e gratuito alle amministrazioni locali e alla gente.
Di legno e di corda
Esattamente cent’anni fa, il 12 luglio 1916, sotto le mura del Castello del Buonconsiglio a Trento, allora provincia imperiale e regia del basso Tirolo, prendeva forma il mito di Cesare Battisti. Sì, perché quei tragici scatti fotografici ritraenti il martirio di Battisti, dal processo alla forca, fecero in pochissimo tempo il giro del mondo suscitando sdegno e orrore persino fra la stessa popolazione austriaca.
Un coro di voci
A cinquant’anni dal 1º convegno nazionale sulla “Coralità Alpina”, la Sezione di Vicenza ha voluto riproporre l’appuntamento con l’intento di incrementare e coordinare l’educazione e l’animazione nel contesto sociale e culturale, in particolare promuovendo iniziative finalizzate al recupero delle tradizioni locali, alla ricerca e per la diffusione di composizioni corali di qualsiasi epoca.
Uniti da una bandiera
Visto dall’alto è solo un chilometro, ma percorrerlo tutto a piedi è come attraversare un fiume in piena. Sono uomini di tutte le età, con donne e bambini in festa, accomunati da una sola cosa, il cappello! C’è un sano fermento per le strade prima dell’arrivo della Bandiera di Guerra, ma in prossimità di piazza 1º Maggio l’aria si fa più statica e rarefatta. Le trombe danno il via mentre il Son si sbraccia per far rientrare tutti ai lati di Corso Alfieri.
Tornate presto!
Ve ne state già andando? Rimanete ancora un po’. Tornate presto. Siamo stati bene con voi. In sintesi: “Grazie alpini!”. Questo era il senso dei titoli e dei commenti che sono apparsi sui giornali locali e sui siti on line. Gli astigiani si sono risvegliati il 16 maggio più ottimisti e fiduciosi. C’è chi ha definito l’Adunata nazionale degli alpini “una ciucca allegra” dalla quale si esce con il sorriso.