Alpini…sti
All’interno della Colonna Mobile Ana operano, per necessità emergenziali o di prevenzione, dei volontari appositamente addestrati e attrezzati, che rappresentano diverse specialità inquadrate nei cosiddetti moduli, quali gli antincendio boschivo, le unità cinofile da soccorso, le trasmissioni, la sanità, l’idrogeologico, l’informatico, i sub e gli alpinisti. Questi ultimi si sono ritrovati per un’importante e qualificata esercitazione a Trichiana (Belluno) per fare il punto sulla normativa vigente, oltre che per esplorare altre opportunità d’impiego.
“Da Caporetto alla Vittoria”
Michele Pellegrino è un alpino piemontese di 17 anni, combattente sul fronte italiano nel 1917-’18. È il protagonista del libro a fumetti, disegnato da Luigi Piccatto e Giulia Massaglia e raccontato da Walter Riccio, attraverso il quale vengono narrate la Grande Guerra, le vicende degli alpini e più in generale quello che vissero in quel periodo gli uomini e le donne del nostro Paese.
Seicento penne d’oro
In più occasioni viene ricordato che la Protezione Civile Ana ha ricevuto il seme della sua nascita in occasione delle attività di soccorso prestate dopo il terremoto in Friuli. Lo spirito di solidarietà di quegli alpini è lo stesso che alimenta l’animo di chi ha partecipato alle emergenze in Abruzzo nel 2009, in Emilia Romagna nel 2012 e nel Centro Italia colpito dal terremoto il 24 agosto di quest’anno.
Orizzonti nuovi
Quali sono le parole in grado di lenire una sofferenza immensa, che deriva dalla perdita violenta ed improvvisa degli affetti più cari e dalla disintegrazione della propria casa, dalla cancellazione del proprio paese? Forse non esistono. Allora contano i fatti, la presenza, la vicinanza; la testimonianza che sei lì accanto e che, sicuramente, ci sarai ancora, anche dopo l’emergenza. Un ruolo, questo, che pare ritagliato su misura per gli alpini.
Al valore alpino
Durante il primo conflitto mondiale, alpini e artiglieri da montagna meritarono poco meno di 12mila ricompense al valor militare, 9.823 concesse ad alpini e 1.806 ad artiglieri da montagna. Ad oggi si conoscono i nomi dei decorati, grazie ad un elenco pubblicato per la prima volta nel 1954 e ripreso successivamente nel 1972 da Emilio Faldella nella monumentale storia delle Truppe Alpine.
Grazie alpini!
Niente succede per caso: il primo ottobre, ero ad Ascoli Piceno per il raduno degli alpini del 4º Raggruppamento. Per visitare la città eravamo andati fuori dal giro turistico del centro storico. Ero con Marco Di Silvestro e Panfilo Faccia, naturalmente con il cappello alpino, e mentre attraversavamo una piazza, una donna è uscita da un negozio, prima ci ha salutato timidamente con una mano e poi si è messa ad applaudire dicendo: bravi alpini.
Alpini alla Reas
La Rassegna Esposizione Attrezzature di Sicurezza (Reas) è la fiera leader in Italia nel settore dell’emergenza e del primo soccorso. Grazie alla presenza delle principali realtà produttive e commerciali di settore e al forte legame con le Istituzioni, i Corpi dello Stato, gli enti e le associazioni di volontariato, Reas ha conquistato la leadership nazionale degli eventi di settore e guarda all’internazionalizzazione come chiave di ulteriore crescita e sviluppo.
In volo per il soccorso in montagna
In occasione di una giornata dedicata all’addestramento alla ricerca e al soccorso in ambiente montano il 4º Altair ha ospitato nella base di Bolzano, gli elicotteri delle altre Forze Armate e le squadre di soccorso del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, del Bergrettungsdienst (Brd), delle Truppe Alpine e dei Carabinieri.
Raduno sensazionale
“Tu chiamale, se vuoi, emozioni”. Non è solo la frase di una canzone, è la sintesi perfetta di questo raduno. Emozioni di parole: quelle del nostro straordinario Presidente Romano Micoli, del vice Presidente nazionale vicario Luigi Cailotto, del comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato, del sindaco Rosa Leso, del prefetto di Brescia Valerio Valenti a sottolineare ed evidenziare la generosità, l’altruismo e lo splendido legame degli alpini col loro territorio.
Un atteso ritorno
Organizzare un’esercitazione è senza dubbio un impegno complesso, non solo per l’attività operativa vera e propria, ma anche per la ricerca di finanziamenti. Per queste ragioni sono compiaciuto che il neo coordinatore della Protezione Civile del 1º Raggruppamento, Gianni Gontero, si sia assunto questo impegno, considerato il fatto che, a memoria, non ricordo ci sia stata un’esercitazione locale con una così ampia partecipazione (erano circa 600 i volontari).
Alpini d’Australia
Ogni due anni gli alpini d’Australia si incontrano in un raduno conviviale per ricordare le loro storie e consolidare l’appartenenza e la dedizione all’Associazione. Un appuntamento che va ben oltre il passato perché guarda al futuro della stessa Italia e dei figli degli italiani trapiantati in quella grande terra. Quest’anno la Sezione di Sydney ha avuto l’onore di accogliere il Presidente nazionale Sebastiano Favero insieme al Consigliere nazionale, addetto alle relazioni con l’estero, Marco Barmasse e di ospitare gli alpini giunti dai vari Stati australiani.
Il fotografo della montagna
Reduce di esperienze come paracadutista presso i carabinieri, per tanti anni corrispondente di guerra, poi in viaggio in tutto il mondo come operatore di reportage e documentari, dopo 30 anni Kurt Moser è tornato alle sue radici, ai suoi ricordi d’infanzia, caratterizzati dalla presenza delle montagne, le Dolomiti. E ha deciso di voler rendere onore a quei paesaggi che gli hanno regalato giorni felici, passione e tanta forza per affrontare una vita movimentata.