Il gen. Pennino nuovo comandante militare in Lombardia
Il 29 marzo il gen. B. Antonio Pennino è subentrato al gen. D. Camillo de Milato quale comandante del Comando Militare Esercito Lombardia. La giunta regionale lombarda ha nominato il gen. De Milato presidente dell’Asilo Mariuccia, una onlus che si occupa da quasi un secolo di minori e madri in difficoltà. La cerimonia del cambio, presieduta dal gen. D. Claudio Berto, comandante della Regione Militare Nord, si è svolta presso il salone Radetzky di Palazzo Cusani a Milano, sede del Comando Militare Esercito Lombardia.
Il col. Enrico Attilio Mattina nuovo capo Ufficio P.I. del Comando Truppe alpine
Il colonnello Enrico Attilio Mattina è il nuovo capo dell’Ufficio Pubblica Informazione del Comando Truppe alpine. Ha sostituito il ten. col. Camillo della Nebbia, che ora comanda il Gruppo Aosta del 1° reggimento artiglieria da montagna di stanza a Fossano.
Monumento a Gigli e De Cillis genieri Caduti in Afghanistan
Al Camp “Arena” di Herat, sede del Comando NATO a guida italiana su base della brigata “Sassari”, è stato inaugurato il mese scorso un monumento dedicato al 1° maresciallo Mauro Gigli, del 32° reggimento genio alpino di Torino e al caporalmaggiore capo Pier Davide De Cillis, del 21° reggimento Genio di Caserta. I due militari erano parte del Team incaricato della bonifica di ordigni improvvisati: il 28 luglio 2010 uno di questi esplose mentre stavano neutralizzandolo, ferendo anche il capitano Federica Luciani, del 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza.
“Cuore alpino per l’Abruzzo”
Raccontare il grande intervento dei volontari alpini e dell’Associazione in Abruzzo, colpito dal tremendo terremoto del 6 aprile 2009: è nata così l’idea di “Cuore alpino per l’Abruzzo”, un libro autentico in cui a narrare sono quanti hanno collaborato nei progetti e nell’organizzazione, dove è dato spazio anche ai racconti più genuini dei molti volontari alpini in aiuto alla popolazione che in pochi istanti ha visto drammaticamente cambiare la propria vita.
Assegnato a “Fameja Alpina” il “Premio Vittorio Piotti”
La commissione per il “Premio stampa alpina Vittorio Piotti”, riunitasi il 13 aprile 2012, ha conferito questo importante riconoscimento alla testata Fameja Alpina della sezione di Treviso. Il premio è stato assegnato in seguito alla valutazione dei contenuti, della varietà degli argomenti trattati e della grafica. La sezione di Treviso conserverà il trofeo fino alla prossima edizione del 2014. La premiazione avverrà al Convegno della stampa alpina, che si svolgerà al Soggiorno alpino di Costalovara (Bolzano) nei giorni 22/23 settembre.
Trincee e caverne: i segni della Grande Guerra
Nella nostra serie dedicata ai musei ben s’inserisce questo che è tra i più significativi e completi. Non espone cimeli, divise, armi, ma riguarda i luoghi in cui vissero, combatterono e morirono tanti nostri soldati in quella guerra di trincee e di mine che spesso si rivelò, in montagna, non meno cruenta di quella di pianura. Ecco dunque questa testimonianza recuperata con il lavoro di tanti volontari alpini “per non dimenticare”.
A Sirmione gli ex del C.d.N.
Si è realizzato il desiderio di Ornello Capannolo di continuare a tenenere i contatti con gli alpini che hanno svolto servizio con vari incarichi presso la Sede Nazionale (presidenti, consiglieri e revisori dei conti nazionali, direttori de L’Alpino). All'incontro avvenuto nei giorni 31 marzo e 1° aprile a Sirmione, c’erano circa quaranta persone provenienti da varie località d’Italia. Era presente il presidente emerito Beppe Parazzini che durante la cena ha manifestato apprezzamento per questa iniziativa che si ripeterà il prossimo anno, e il vice presidente nazionale in carica Luigi Bertino che ha portato il saluto del presidente nazionale Perona e di tutto il CDN.
Quella lunga notte tragica non finisce mai
Settant’anni, tanti sono trascorsi da quella tragica sera del 28 marzo 1942, quando alle ore 23,45 il sommergibile inglese Proteus, comandato da Philip Steward Francis, squarciò con un siluro la fiancata sinistra del il piroscafo Galilea. Quest’ultimo era partito da Patrasso alla volta di Bari ma la sua traversata si fermò all’altezza di Prevesa, nel Mar Ionio, portando con sé quasi tutto il suo carico umano; dei 1.275 imbarcati si salvarono 284 uomini e più della metà di questi erano alpini.
Il 70° con i giovani, perché non dimentichino
La tragica fine del “Galilea”, che causò la perdita di gran parte del battaglione Gemona, è una vicenda che viene commemorata ogni anno dagli alpini della sezione di Pordenone a Chions, il comune che ebbe il maggior numero di vittime. Da sempre, questa manifestazione coinvolge la classe 4ª delle scuole elementari, intitolate al ten. alpino Berengario Ortiz, Caduto sull’altopiano di Asiago nella Grande Guerra. Anche quest’anno, il 4 marzo, dopo lo sfilamento attraverso il paese e la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti, il corteo ha raggiunto il camposanto dove dal 1947 è collocato il monumento a forma di nave che riproduce il “Galilea”.
Indagine sui tempi di consegna de L’Alpino
A seguito di alcune segnalazioni da soci ed abbonati alla nostra rivista, è stata promossa dal Comitato di Direzione un’indagine volta a raccogliere informazioni sui tempi di distribuzione de L’Alpino.
In memoria di padre Brevi M.O.V.M.
È stato promosso presso la sezione di Roma, su iniziativa dell’ambasciatore Paolo Scarso e di Franco Ballerini – alpini della Julia – con la partecipazione del coro ANA Malga Roma, un gruppo di iniziativa per perpetuare il ricordo della vita e delle opere di padre Giovanni Brevi, Medaglia d’Oro, cappellano militare del 9° Alpini, del btg. L’Aquila in Albania e del btg. Val Cismon in Russia. Padre Brevi, sopravvissuto all’epopea di Selenyj Jar dove il Val Cismon meritò due medaglie d’oro, venne catturato dai russi a Lessnitschanskij con gli ultimi superstiti del reggimento.
Conferita alla Taurinense la cittadinanza onoraria di Ceres
Il sindaco Davide Eboli ha conferito la cittadinanza onoraria di Ceres (Torino) alla Brigata alpina Taurinense. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti e numerose autorità civili e militari. La sezione ANA di Torino, presente con il vessillo, era rappresentata dal presidente Gianfranco Revello, dal consiglio sezionale e da 151 gagliardetti dei Gruppi alpini della "Veja".