Pietro, discepolo della montagna
“Cassû in tas monz
tal cûr da alte Cjargnie
al è un paîs cun dut il so splendôr
La int cujete e laboriôse pal mont si à simpri fat onôr
Nou sin cjargnei, sin di Paular”
(Quassù su questi monti nel cuore dell’alta Carnia c’è un paese con tutto il suo splendore la gente quieta e laboriosa per il mondo si è sempre fatta onore noi siamo della Carnia, siamo di Paularo).
“Luca Sanna, un angelo in grigioverde”
A Palazzo Cusani di Milano è stato presentato il libro di poesie, intitolato “Luca Sanna, un angelo in grigioverde”. È scritto dal padre di Luca, Antonio, che lo ha dedicato al figlio, ucciso in Afghanistan il 18 gennaio 2011 nell’attentato nel quale è rimasto gravemente ferito Luca Barisonzi.
Fare insieme coscienza civile
“Fare opinione per diventare coscienza civile”. Era la traccia del convegno della stampa alpina che per la prima volta si svolgeva nello splendido Soggiorno alpino della nostra Associazione a Costalovara, immerso nell’incantevole altopiano del Renon, in provincia di Bolzano. Un tema complesso quanto delicato, una sede pur ristrutturata e accogliente ma nuova ad una simile esperienza: è stato un duplice quanto felice collaudo. Ancora una volta gli alpini hanno dimostrato di saper affrontare le novità.
Giorgio Balossini è andato avanti
Giorgio Balossini ci ha lasciati. Aveva 75 anni ed era malato da tempo. Dal 2000, per dieci anni, è stato capo del Servizio d’Ordine nazionale dell’ANA, del quale faceva parte da 40 anni. Proprio per esprimergli la riconoscenza per la sua dedizione e il suo instancabile operato era stato premiato in occasione dell’Adunata di Bergamo dal presidente nazionale Corrado Perona e dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione.
Terminata la mininaja: cerimonie conclusive a San Candido e Aosta
Una breve cerimonia nelle caserme di San Candido e Aosta ha chiuso l’edizione 2012 di “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane”, il progetto che ha coinvolto 78 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 26 anni, provenienti da 15 regioni d’Italia.
“La luce dell’Adamello”, dono di pace
Uno dietro l’altro, passo dopo passo, respiro dopo respiro, camminano sul sentiero che porta a Pian della Vegaia. Le gambe sentono la fatica, ma si tira dritto. C’è qualcosa che spinge questi pellegrini, alpini e non, a superare le difficoltà, la stanchezza e, spesso, l’impreparazione fisica. Occorre arrivare lassù, occorre farlo non tanto per portar a compimento un’impresa sportiva.
Missione umanitaria
In Giordania, al confine con la Siria, è dislocato dai primi del mese scorso un poliambulatorio dell’ospedale da campo ANA: accoglie i profughi che provengono dalla Siria, la maggior parte donne e bambini. La decisione di stanziare un posto di prima assistenza umanitaria e sanitaria ai profughi è stata presa, in cooperazione con le Nazioni Unite, dal nostro Consiglio dei ministri su proposta del ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata. La richiesta è stata comunicata al Dipartimento nazionale di Protezione Civile il quale ha assegnato questo compito alla nostra Associazione.
Positivo collaudo della colonna mobile
Nello scorso numero de L’Alpino avevo evidenziato come il sistema di Protezione Civile dell’ANA avesse risposto, con le sue componenti operative, all’emergenza sisma. Analizzando ora l’evento voglio ricordare che il sisma del 2009 in Abruzzo ha coinvolto la nostra componente operativa in modo significativo con l’assistenza alla popolazione per circa 9 mesi ed altri 3 con attività di ripristino materiali.
Ricordando i Caduti del Monte Cervino
Commemorati a Cervinia i Caduti del battaglione Monte Cervino: è stata, quella di quest’anno, la 54ª cerimonia, suggestiva come la prima. Anzi, con il passare degli anni si ha l’impressione che ci sia sempre una maggiore partecipazione di sezioni e di alpini: c’erano i vessilli di Aosta, Torino, Ivrea, Asti, Domodossola, Pinerolo e Sondrio e una quarantina di gagliardetti. E poi il comandante del Centro Addestramento Alpino gen. Antonio Maggi, il col. Carlo Sardi comandante del 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger, le signore Vittoria Reginato, vedova della Medaglia d’Oro al V.M. Enrico Reginato e Maria Ingignoli, nipote della Medaglia d’Oro al V.M. Mario Bonini.
Canada – Luigi Buttazzoni è andato avanti
Il 29 aprile il gruppo autonomo di Sudbury (Canada) ha perso il suo amatissimo capogruppo Luigi Buttazzoni, che lascia 2 figli e 4 nipoti. Nato il 15 marzo 1923 a San Daniele del Friuli, nel 1951 sposò Giuseppina e nello stesso anno emigrarono in Canada, dove Luigi lavorò fino al 1988 come caporeparto alla Northern Brewery.
Una mamma sui cingolati
Caporal maggiore scelto Alessandra Burrascano, nessuno le aveva mai detto: ma chi te lo fa fare di andare militare… Forse qualcuno sì, certamente non la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto nella scelta.
È sempre più… Ortigara!
Mio nonno Bepi, invalido di guerra, due ferite e una Medaglia di Bronzo, si svegliava di soprassalto nel cuore della notte, urlando: sognava di andare ancora all’assalto sull’Ortigara. Io ero un bambino e quel nome mi sembrava davvero terribile se faceva tanta impressione a mio nonno, un uomo pacifico e buono che tutte le sere leggeva per più di un’ora il breviario romano, in latino. Nomi come Grappa, Pasubio e Ortigara venivano pronunciati quasi sottovoce in famiglia, con un misto di sacralità e di rispetto. Sarebbe successo anche con la Julia e il suo calvario in Russia.