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sabato, 17 Maggio 2025

Rotariani alpini a Feltre

A due anni dalla loro nascita del sodalizio in occasione dell'Adunata Nazionale Alpini del 150° a Torino e dopo la corale partecipazione alle Adunate nazionali di Bolzano e Piacenza, i rotariani alpini hanno organizzato il loro 1° Raduno che si è svolto a Feltre nella splendida cornice delle montagne del Cadore, ospiti del locale Club Rotary e della Sezione ANA.

Tesori nascosti

È un’emozione avvicinarsi a una nuova valle: tra pochi istanti gli occhi si poseranno su cime i cui profili ora sono solo immaginati. Come si arrampicheranno i boschi sulle alture? Quanto spazio concederà loro la roccia che trionfa sempre sul culmine della montagna? E i paesi raccolti intorno ai campanili e i colori caldi dei mazzi di larici nell’autunno inoltrato: quale paesaggio ci attende?

Romoli ci ha lasciato

Il presidente della sezione di Firenze Giancarlo Romoli è andato avanti sabato 23 novembre. Aveva settant’anni ed era malato da tempo.

Una colonna da guinness

Prime luci dell’alba del 17 gennaio 1943: lo sferragliare di una formazione di carri sovietici pone in allarme il presidio italiano di Rossosch: il fronte del Don ha ceduto. Gli alpini non si fanno cogliere di sorpresa: i resti del btg. Monte Cervino, con il XXX btg. guastatori e i fanti della Vicenza ingaggiano una lotta mortale con l’avversario. È una giornata di eroismo e di orrore; l’elenco dei Caduti è eloquente. Nel pomeriggio i superstiti iniziano la ritirata verso Postojali e Nikolajewka.

Il motto dell'Adunata: "Gli alpini esempio per l’Italia"

Come ogni anno il Consiglio Direttivo Nazionale definisce un motto che diventa il filo conduttore non solo per l’Adunata nazionale ma anche per tutti gli eventi e le manifestazioni che caratterizzano la vita associativa dell’anno. Per l’Adunata nazionale di Pordenone del 2014 il motto definito nell’ultimo CDN è: “Gli alpini esempio per l’Italia”. Da una prima lettura può sembrare un motto eccessivamente presuntuoso ed auto referenziante ma in realtà esso racchiude intenzioni e valori che si ispirano ad una visione che va oltre il mondo degli alpini. Innanzitutto va precisato che la definizione “alpini” abbraccia tutti gli alpini d’Italia, in armi e in congedo.

NUOVA VESTE GRAFICA DE L’ALPINO

Dal numero di novembre 2013 la veste grafica del giornale è cambiata. I testi sono generalmente più corti, le foto più grandi (quando sono belle parlano da sole). Per continuare su questa strada e dare a L’Alpino un’impronta più visibile e gradevole – in una parola: moderna, pur restando i contenuti nel solco della tradizione alpina – abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che ci inviano testi e foto, in particolare dei presidenti di sezione e dei capigruppo.

ANA Latina, un grande coro

Cantare, cantare sempre e soprattutto insieme: è questa la passione che anima, da sempre, i cantori del Coro ANA di Latina, fin da quando risuonavano le melodie dei pionieri chiamati a bonificare l’Agro Pontino. Erano giovani in una terra giovane: le loro radici venete fatte di tradizione alpina li portarono a fondare un unico coro alpino che nel 1993 divenne parte vitale della sezione ANA di Latina.

A difesa del territorio

Per armonizzare l'organizzazione associativa e creare aggregazione tra i volontari, l'ANA promuove e stimola eventi come quello che si è svolto a Palazzolo sull'Oglio. Chiamarla "esercitazione" è un modo riduttivo d'interpretare le molteplici attività perché è una parte del nostro modo di essere alpini e di operare in modo capillare sul territorio.

Cesare Battisti, eroe attuale

Sul colle che domina la città, il Doss Trento, al cospetto del monumentale mausoleo circolare di marmo bianco dove riposano le spoglie di Cesare Battisti, anche quest'anno, gli alpini della sezione di Trento si sono dati appuntamento lo scorso 12 luglio per ricordare, con solennità tutta alpina, il giorno della morte tragica della Medaglia d'Oro, legionario trentino e tenente del battaglione alpini Vicenza. Una corona è stata deposta davanti all'austero sepolcro, al cospetto del vessillo della Sezione con le sue Medaglie d'Oro… la prima di esse quella conferita, alla memoria, a Cesare Battisti, del quale gli alpini tengono vivo il ricordo.

Sarà il ponte dell’amicizia

Come un miraggio – dopo centinaia di chilometri combattendo all’indietro – dev’essere apparso alle migliaia di alpini il terrapieno della ferrovia che chiudeva l’orizzonte della pianura trasformata in un inferno bianco e che alla fine della giornata sarà macchiata di rosso e costellata da migliaia di corpi che la neve avrebbe presto coperto. E poi quei sottopassi al di là dei quali c’era la salvezza, il diaframma tra la morte e la vita. Poco dopo, un fiume e un ponte sul fiume Valuj, l’assalto di quei fortunati passati dalle forche caudine, a quella poco più che passerella che era la fine della lunga marcia nella tormenta, delle mitragliate nemiche, delle cannonate dei carri armati. La baita ora era qualcosa di più d’un sogno disperato.

Cantano una terra fiera

Il coro alpino Monte Nero della sezione di Cividale del Friuli conserva e tramanda attraverso il suo repertorio, frutto di ricerche che riprendono i brani originali, ciò che gli alpini e la gente di montagna in generale hanno dato all’Italia in maniera esemplare, in silenzio, con spirito di sacrificio, in guerra e in pace.

“Terremoto, io non rischio”

Per il terzo anno consecutivo il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni territoriali e il mondo della ricerca scientifica hanno partecipato a “Terremoto, io non rischio” la campagna informativa nazionale orientata alla riduzione del rischio sismico.

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