Pordenone with love – Amerai la nostra provincia
Una terra affascinante, di città, paesi e borghi ricchi di storia e cultura, che riflette le cime delle sue montagne nei rapidi corsi d’acqua, improvvisamente inghiottiti e poi magicamente di nuovo alla luce. Ambiente che, per grandi letterati vissuti in questo territorio quali Ippolito Nievo e Pier Paolo Pasolini, è stato fonte di creativa ispirazione. È questo il Friuli Occidentale, un territorio tutto da amare, come recita il brand per la promozione del turismo provinciale Pordenone with love.
Centenario della Grande Guerra: lettera d’intenti ANA-CAI
L’Associazione Nazionale Alpini e il Club Alpino Italiano hanno sottoscritto una lettera d’intenti per mettere a punto i progetti comuni, in occasione del centenario della Grande Guerra, con iniziative tese a mantenere viva la memoria e l’insegnamento del primo conflitto mondiale.
Il gen. Baron nuovo Capo di Stato Maggiore del Comando Truppe Alpine
Il generale di brigata Ornello Baron è il nuovo Capo di Stato Maggiore del Comando Truppe Alpine; succede al colonnello Silvio Zagli, che ha ricoperto l’incarico dall’agosto del 2011.
Il col. Cavalli nuovo comandante del 5°
Cambio al comando del 5° reggimento Alpini: il colonnello Michele Biasiutti ha ceduto le consegne al colonnello Carlo Cavalli, 51° comandante nella storia del reparto.
Staffetta alpina, bronzo a Sochi
Dopo 16 anni e quattro Olimpiadi invernali l’Italia conquista nuovamente una medaglia nel biathlon, grazie alla splendida prova nella staffetta mista dei due atleti del Centro Addestramento Alpino, il caporal maggiore scelto Karin Oberhofer e il 1° caporal maggiore Dominik Windisch e dei compagni di squadra Dorothea Wierer (Fiamme Gialle) e Lukas Hofer (Carabinieri).
Da Kabul a Solbiate Olona
Il Labaro dell’Associazione, scortato dal vice presidente vicario Adriano Crugnola, dal vice presidente Renato Zorio e dai consiglieri nazionali Cesare Lavizzari, Massimo Curasì, Ettore Superina, Guido Vercellino ha presenziato, lo scorso 10 febbraio, alla cerimonia di rientro dall’Afghanistan del comandante del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA), generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti, e del contingente dello staff internazionale.
Addio a Schenetti
L’ultimo discorso, Emilio Schenetti lo ha rivolto ai suoi alpini, all’assemblea della sezione di Reggio Emilia che da lì a poco lo avrebbe rieletto all’unanimità (era presidente dal 2011). Al termine della riunione si è sentito male, accusando problemi respiratori. All’ospedale di Sassuolo gli viene diagnosticata una brutta polmonite che necessita il ricovero e un ciclo di terapie. Con il passare dei giorni, però, le sue condizioni peggiorano, fino all’epilogo nella notte del 16 febbraio, quando il suo cuore smette di battere. Al suo capezzale ci sono gli alpini ad assisterlo, su richiesta dei familiari.
Ciao Simona
Un grave lutto ha colpito il mondo alpino. Simona Hosquet, 29 anni, caporal maggiore scelto del Centro Addestramento Alpino è morta giovedì 6 febbraio, all’ospedale Parini di Aosta dopo essere stata estratta in gravi condizioni dalla neve, travolta da una valanga caduta nella zona di Cheneil in Valtournenche. L’enorme massa nevosa si è scaricata a oltre 2mila metri di quota su un gruppo di sciatori che stavano praticando l’eliski: due di loro sono rimasti illesi, mentre la Hosquet trovata sotto ad un metro di neve, è apparsa subito gravissima.
Una serata da incorniciare
Splendida serata quella organizzata ad Arzignano: c’erano tutti gli ingredienti per trasformare un concerto di cori in un momento di comunità per la Val dell’Agno e del Chiampo. Innanzi tutto il luogo. L’azienda Marelli Motori, erede della mitica Pellizzari, che ogni anno mette a disposizione gli spazi dell’azienda per allestire palco e platea, mentre l’Associazione Arzignano Futura e i Crodaioli, con un robusto contributo della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine, si occupano dell’organizzazione.
Radici alpine
Le troviamo ovunque, persino in città. Con la testa piegata all’indietro, le osserviamo dal basso. Sono piante secolari, alle volte più giovani. Custodi nei parchi, esse corrono in fila indiana lungo i campi in pianura, abitano sopra alture modeste e alte quote. Ve ne sono infinite specie, differenti per forma, colore e grandezza eppure tutte accomunate da un elemento imprescindibile: le radici. Sono proprio questi getti, elementi fondamentali per la vita della pianta, essi rompono la terra fin nelle viscere, la cingono in una presa serrata, famelica.
Territorio d’eccellenze
La gran parte dei vini sulle nostre tavole e in quelle del resto del mondo. Oppure gli idromassaggi che spopolano nelle lussuose dimore dello star system hollywoodiano. Ma anche le “Ferrari” dei pianoforti, utilizzati dai più grandi musicisti, o ancora uno dei primi campioni del mondo di boxe che ha fatto sognare una nazione nel periodo della seconda guerra mondiale. Che cos’hanno in comune tra loro tutte queste cose? Semplice: l’origine in provincia di Pordenone.
Educare all’impegno civile
La quasi totalità dei 300mila alpini che fanno parte della nostra Associazione sono “figli della naja”. Per tanti giovani il servizio militare era il vero distacco dal nucleo familiare, era la prima volta che viaggiavano, conoscevano e si confrontavano con altri giovani che avevano diversi dialetti, abitudini, occupazioni. Era un periodo faticoso, spesso pieno di disagi, in cui ci si metteva alla prova per affrontare gli obblighi imposti dalla realtà militare, considerata quasi un mondo parallelo, con il suo vocabolario particolare, ritmi e riti diversi da quelli della vita civile.