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venerdì, 17 Maggio 2024

CUNEO – A scuola… dagli alpini

Su iniziativa della professoressa Elena Giuliano, in collaborazione con la sezione ANA di Cuneo, le classi quinte dell’ITIS di Cuneo hanno partecipato ad un ciclo di conferenze sulla storia degli alpini. È un modo concreto ed esauriente di avvicinarsi alla storia italiana, molto apprezzato dagli alunni e dagli insegnanti dell’Istituto.

ROCCAFORTE AFGHANISTAN (ROMANZO)

Romanzo Una nuova spy-story scritta da un esperto del settore: capitano degli alpini, paracadutista, subacqueo, tiratore agonistico. Se siete attratti da spionaggio, azione, operazioni militari, questo libro vi porterà all’interno di un conflitto, tra scontri a fuoco, velivoli tecnologici, agenti paracadutati in zone inaccessibili, inseguimenti, blitz, attentati, rapimenti, disinformazione e brutali omicidi. A scompaginare le carte il ritrovamento di una tavoletta d’argilla in scrittura cuneiforme celata all’umanità da 800 anni. Manufatto che, se autentico, potrebbe riscrivere la storia delle religioni.

L’ITALIA DEL SILENZIO

Il 10 agosto del 1946, alla conferenza di pace a Parigi, Alcide De Gasperi chiese alle quattro grandi potenze di trattare non con l’Italia del fascismo ma con la nuova Italia, quella antifascista, delle migliaia di soldati italiani caduti combattendo i tedeschi, della Resistenza, delle migliaia di vittime delle atroci ritorsioni dei soldati del Reich. Il diaframma che divide - per certi versi ancor oggi - la vecchia Italia dalla nuova è rappresentato da una data: l’8 settembre 1943. Un anniversario quasi rimosso dalla coscienza degli italiani, trascorso in un silenzio politicamente corretto, che fu celebrato solo dall’allora presidente della Repubblica Azeglio Ciampi che con meritevole intento di pedagogia civile lo indicò come il giorno della rinascita dell’Italia. Lo storico Gianni Oliva, nel suo recente saggio L’Italia del silenzio analizza questa “giornata più lunga” partendo da lontano, dalla caduta del fascismo (25 luglio 1943) alla firma dell’armistizio.

IL BATTAGLIONE MONTE BERICO

Il libro curato da Di Giangregorio è la rielaborazione delle memorie di alcuni superstiti del battaglione, soprattutto di Pirro Marconi, ufficiale di complemento in servizio per tutta la durata del primo conflitto mondiale. Diviso in capitoli tematici: “primo cimento”, “eroismo”, tenacia”, ecc., ripercorre tutta la storia del battaglione con racconti in prima persona davvero avvincenti. In appendice un’interessante raccolta di articoli di giornali dell’epoca sugli aspetti meno conosciuti della guerra (servizi sanitari, vestiario, cibo, ecc.).

L’INVERNO DI VENTI MESI

Questa è la seconda edizione del libro di Mario Tognato, reduce di Russia, già capogruppo di Padova sud e autore di “La Julia muore sul posto”. Dopo la convalescenza per le ferite riportate nella campagna di Russia, Mario si trova in Val d’Aosta dove lo raggiunge la notizia dell’armistizio; l’assenza di ordini e di indicazioni lascia disorientati lui e i suoi uomini per qualche tempo, fino a quando la sua esperienza personale dei “tedeschi” gli fa compiere una scelta nella consapevolezza che “L’Italia ha ancora bisogno di noi…”. È il racconto della sua partecipazione alla lotta partigiana, che durerà venti mesi, con gli eroismi e le debolezze proprie di ognuno.

 

RACCONTANE ALTRE…

Storie di Alpini in parole, cante ed immagini Libro e CD L’ultimo CD del Coro di Vittorio Veneto è nato con una splendida idea: accompagnarlo con schede di presentazione dei brani proposti, poiché i giovani, e non solo loro, non sempre capiscono le cante alpine. Viene spiegato dove sono ambientate, perché sono nate, il senso delle storie che raccontano, in modo da poterle ascoltare con la giusta tensione emotiva. Il disco è affiancato da un libro che raccoglie 17 schede - accompagnate da illustrazioni in bianco e nero - per altrettanti brani proposti, che sono quelli tradizionali: da “Sul Ponte di Perati” a “Da Udin siam partiti” a “Benia Calastoria”, eseguiti con maestria da un insieme di voci di grande equilibrio e piacevolezza.

ALPINI ALLA SBARRA

Un processo per viltà contro 28 piemontesi nell’estate del 1915 sulle dolomiti di Passo della Sentinella Un processo agli alpini, finora occultato, scoperto nei faldoni dell’archivio dello Stato Maggiore dell’Esercito. Ventotto alpini piemontesi del Fenestrelle finiscono davanti al tribunale straordinario di guerra nelle Dolomiti, convocato dai generali Luca Montuori e Giacinto Ferrero, due ufficiali sulla cui severità scrisse Emilio Lussu. L’accusa era di codardia per essersi defilati nell’imminenza di un attacco al Passo della Sentinella. La sentenza, che nella sua durezza non previde condanna a morte, non piacque al gen. Cadorna, che ne trasse spunto per dare delle disposizioni più rigorose. L’autore rivisita la vicenda anche grazie alla testimonianza della figlia di uno dei condannati, mettendo in risalto il divario tra la severità degli alti comandi, la comprensione degli ufficiali con diretta esperienza delle battaglie e della condotta della truppa che, nella maggior parte dei casi, compì pienamente il proprio dovere.

L’ESODO DI ISTRIANI FIUMANI E DALMATI NEL SECONDO DOPOGUERRA

Queste testimonianze vanno lette come si legge un racconto, uno spaccato di storia monzese attraverso la viva voce dei suoi protagonisti, un inno alla memoria per meglio capire ciò che spesso sta dietro la retorica e la ricostruzione storica di maniera. Un libro per capire e ricordare affinché il grande esodo e la tragedia delle foibe diventino parte della memoria storica condivisa del nostro Paese.

SETTANT’ANNI DA QUELL’ODISSEA

Gli autori hanno raccolto tante storie di guerra vissute da abitanti della loro terra: la montagna veronese e quella vicentina, comprese quelle dei loro padri Celestino Gaiga e Augusto Pagani. Le testimonianze sono scritte in modo semplice e accompagnate dal racconto di un viaggio in Russia compiuto nell’estate 2012 lungo l'itinerario della Ritirata. Don Gioacchino insieme al suo amico Mario ha riportato alla luce vicende umane la cui conoscenza è vitale per la maturazione delle future generazioni.

RACCONTI ALPINI

L’autore, sottotenente della brigata Julia, della sua vita alpina ricorda con nostalgia soprattutto i mesi in cui è stato “il sergenti dei muli”. In questo libro ha raccolto racconti spesso divertenti di vita militare, storie di montagna, di amori felici e infelici, di attese, il tutto nel quadro dei monti e dei ghiacciai. C’è nella narrazione una vena poetica e il rimpianto per qualcosa che rischia di scomparire per sempre, come i ghiacciai perenni con le loro storie e leggende.

TESTIMONIANZE DALL’ALTO VICENTINO AL DON

Quest’opera, nata per ricordare il 70° della Campagna di Russia, è una raccolta di testimonianze - più di 30 - di amici e familiari che hanno voluto ricordare i loro cari, alcuni tornati a baita, i più dispersi: ogni racconto, breve e di facile lettura, è corredato da bellissime fotografie. Tutta la seconda parte è declinata al femminile, mogli, madri, sorelle, donne dolenti e dignitose. L’ultimo contributo di Giandomenico Cortese parla dei giovani di ieri e di oggi e si conclude con una parola: speranza.

UN EROE TRIESTINO

Tra il 1914 e il 1918, migliaia di volontari rischiarono la prigione e la forca per combattere una guerra che ritenevano “giusta”: schiere di italiani che, dalle terre cosiddette irredente, Trentino, Venezia Giulia, Dalmazia, passarono il confine per combattere, sotto la bandiera italiana, contro l’impero austro-ungarico. Uno di loro, Fabio Carniel, si diede volontariamente la morte il 14 maggio 1917 sul monte San Gabriele, per non cadere vivo nelle mani degli austriaci. Ricordandolo attraverso le pagine del suo diario, ricordiamo anche quelle migliaia di italiani che combatterono e morirono, come disse Paolo Caccia Dominioni “senza chiedere mancia”.

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