Protezione Civile

Successo per la 1ª esercitazione nazionale alpinistica di Protezione civile che si è svolta dal 4 al 6 aprile in Valle di Lamen nel feltrino, organizzata dalla locale Sezione ANA, guidata da Renzo Centa.

Ventidue sezioni del Piemonte e della Liguria con 600 volontari ai quali si sono aggiunti cento alpini valdostani hanno dato vita alla grande operazione di Protezione civile Monte Emilius 2007 , i cui scopi principali erano quelli di testare attrezzature, materiali e capacità umane di pronto intervento in uno scenario di grave devastazione e dissesto idrogeologico. I cantieri di lavoro sono stati 30, dislocati nei 10 comuni della Comunità Montana.

Una complessa esercitazione di protezione civile è stata condotta dai volontari del 3º Raggruppamento in Valchiampo, in provincia di Vicenza. Come sempre, non si è trattato di una semplice esercitazione dimostrativa ma di un vero e proprio intervento, che ha interessato il territorio di 8 Comuni della comunità montana. Non è mancato l'aspetto didattico: ad alcune fasi degli interventi, come quelli della squadra antincendio, di quelle cinofile, specializzate nella ricerca persone disperse, hanno assistito anche i ragazzi delle scuole, che si sono dimostrati particolarmente interessati.

Avanti sì, ma con la dovuta cautela e la ponderata visione del nostro impegno civile. È questo un suggerimento forse superfluo ma non completamente inutile anche per chi, come l'alpino, è naturalmente dotato di sobrietà, modestia, concretezza e moderazione. Le luci e il clamore della ribalta non trovano mai presenti questi uomini perchè sempre in altre faccende affaccendati . Dicevamo non inutile perchè sospinti dai traguardi fin qui raggiunti si può scivolare nella ricerca di nuovi e non sempre pertinenti campi d'intervento, già validamente attivati da altre organizzazioni di volontariato.

L'Ospedale da campo dell'Associazione Nazionale Alpini ha svolto dal 20 al 27 ottobre nella propria sede stanziale presso l'aeroporto militare di Orio al Serio (Bergamo) la prima edizione del corso di formazione per la sicurezza dei volontari nell'ambito delle attività di protezione civile.

Il volontariato ha raggiunto oggi una posizione determinante in qualsiasi intervento di assistenza e di emergenza. Tanto più quando si tratta di intervenire in calamità o situazioni di emergenza collettiva. In questi casi non basta la buona volontà, è anche soprattutto necessaria la preparazione, sono necessari gli strumenti per poter aiutare, assistere, soccorrere in modo adeguato. Ma chi assiste coloro che aiutano?

Sono mesi di celebrazioni, con interminabili riunioni preparatorie, ricerca di fondi; impegni organizzativi, giornate di apparati, divise, bandiere, discorsi e retorica a fiumi. Al contrario, la due giorni di luglio a Ponte in Valtellina ed in Valfontana, si è svolta quasi in silenzio, nella semplicità più autentica e maggiormente apprezzata.

Un lavoro spesso poco conosciuto, ma sempre molto importante quello dei volontari della protezione civile. Soprattutto in occasioni come la recente vacanza del Papa a Lorenzago di Cadore: a turno, 24 ore su 24, per tre settimane sono stati sempre a disposizione circa 50 alpini, per qualunque evenienza. Benedetto XVI, al termine del soggiorno di vacanza ha desiderato ringraziare anche loro, come tutti i volontari e le forze di polizia ed ha posato con la delegazione di Protezione civile ANA presente al 'Castello Mirabello'.

Una esercitazione di protezione civile diversificata per tipologie di interventi è stata organizzata della Protezione civile della Provincia di Vercelli in collaborazione con i nuclei di protezione civile delle sezioni di Vercelli e Valsesiana, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e le forze dell'ordine. Oltre un terzo dei volontari erano alpini dei due nuclei ANA.

L'apprezzamento del coordinatore nazionale P.C. gen. Maurizio Gorza, accompagnato dal segretario generale Giuseppe Bonaldi e dal coordinatore di raggruppamento Giotto Scaramuzzi, che hanno supervisionato l'intera esercitazione Valmalenco 2007 , ha messo il sigillo su questo importante momento associativo. È stata la conclusione di un calendario di appuntamenti spalmati lungo l'intero anno per celebrare il ventennale delle drammatiche calamità che avevano devastato la Valtellina nel 1987. Gli obiettivi di Valmalenco 2007 sono stati sostanzialmente raggiunti; al termine dei lavori il giudizio complessivo è stato più che positivo.

Domenica 21 ottobre a Morcone, sede del gruppo Sannitico (sezione ANA di Napoli), si è costituito il nucleo sezionale di Protezione civile. La conferenza di presentazione è stata tenuta dal generale Francesco Beolchini, coordinatore del 4° raggruppamento. In rappresentanza della sezione era presente il vicepresidente Marco Scaperrotta. Il nuovo coordinatore di P.C. sarà un giovane alpino di 26 anni del gruppo di salerno, che con grande impegno ha raggruppato 13 volontari.

Domenica 9 settembre a Caspoggio (Sondrio), in occasione dei ventennale dall'alluvione che nel 1987 colpì la Valtellina, le sezioni di Sondrio e di Tirano, insieme ai loro 78 Gruppi, ricorderanno e ringrazieranno le Sezioni ANA che intervennero sotto il coordinamento della Sede Nazionale: un aiuto che si concretizzò in ben 13.000 giornate di lavoro.