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lunedì, 2 Giugno 2025

Il solito disservizio

Nel fare i complimenti per il nostro giornale che sembra sempre giovane anche se leggendo gli “auguri ai veci” o la rubrica “incontriamoci” capiamo che non è così, non certo per colpa nostra, vorrei segnalare, cosa peraltro nota, che il giornale arriva sempre in ritardo. Anche i numeri di dicembre 2017 e gennaio 2018 mi sono arrivati assieme giovedì 30 gennaio e non è la prima volta.

Gli Auc che sfilano

Sono uno di coloro che, nonostante i periodici rimproveri su L’Alpino, si ostinano a sfilare con la Smalp, dove sono stati “forgiati” da sei indimenticabili mesi di corso, piuttosto che con la Sezione di appartenenza.

L’illacrimato

Mi riferisco alla lettera di Damiano Rech uscita su L’Alpino di febbraio 2018 per aggiungere che Umberto I era molto immeritatamente soprannominato “il re buono”.

Valore all’onestà

Non sono affatto d’accordo con quanto scrivi nell’editoriale di marzo “In attesa del nuovo Governo”. A parte il chiaro orientamento a favore di partiti che non hanno nel loro dettato la parola onestà, credo che più che non sapercene fare di onesti ma incompetenti dovremmo temere i competenti ma disonesti. 

TRENTO – Un giorno in caserma

I bambini di IV e V delle scuole primarie di Pietramurata e Sarche hanno visitato la caserma del Genio guastatori di Trento, in compagnia degli alpini del Gruppo Monte Casale con il Capogruppo Gino Chemolli. Li ha ricevuti il colonnello Gaetano Celestre ed assieme ad un gruppo di militari, hanno partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera cantando l’Inno di Mameli. Poi si sono trasferiti nella sala conferenze dove un sottufficiale ha spiegato che la caserma è una piccola città, dove si vive e si lavora. 

Cerimonia alla caserma Salomone di Padova

Alla caserma Salomone, sede del Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, ha avuto luogo la prima cerimonia di alzabandiera solenne del 2018, alla presenza del Prefetto di Padova Renato Franceschielli, del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Barbara Degani e delle più alte cariche militari e civili della città. 

PARMA – Colorno per don Carlo

Nella ricorrenza della sua beatificazione, Colorno ha ricordato la figura di don Carlo Gnocchi. Un appuntamento importante per la Sezione di Parma, che si svolge sempre la domenica più prossima al 25 di ottobre, data della beatificazione. A Colorno la tradizione è nata con la volontà, forte e caparbia del suo fondatore, il serg. magg. Gino Saracchi, che fu in Russia insieme a don Carlo, del quale ha serbato il ricordo per tutta la vita e dal quale ha raccolto l’invito “Amis, ve racumandi la mia baracca”, che ha fatto suo prima di “andare avanti”. 

Una bella novità

A Trento, per la 91ª Adunata nazionale, sarà la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini ad accogliere simbolicamente i partecipanti alla grande festa, soprattutto quelli che nella città di Cesare Battisti arriveranno in treno. Nei giardini antistanti la stazione, infatti, sarà allestita per la prima volta in assoluto, una novità davvero da non perdere: la cittadella della Protezione Civile Ana, uno spazio dedicato agli stand espositivi di tutte le specialità della nostra Pc.

Alpini, nonni speciali

A mio figlio Ettore che ha quattro anni e frequenta la scuola materna gli è stato chiesto dalla maestra che lavoro fa il nonno. Ettore ha risposto: “Fa due lavoli. Giusta i ascensoli e… fa l’alpino!”. Mi è parso bello segnarvelo perché non c’è di meglio degli occhi e del cuore di un bambino per vedere e capire la realtà. 

Il generale Ravnich

Ho letto l’articolo “Una precisazione sulla Garibaldi” su L’Alpino di gennaio scritto da Carlo Danda. Il comandante della Garibaldi, il futuro gen. Carlo Ravnich è stato il primo comandante della appena costituita brigata Cadore a Belluno alla quale fui assegnato (6º da montagna) come giovanissimo ufficiale nel dicembre del 1952.

SALUZZO – Un gesto di generosità

Gli allievi del 126º corso Auc della Smalp, tra loro anche il socio del Gruppo di Casalgrasso Davide Zerbino, durante il raduno del 30º anniversario dalla naja, hanno promosso una raccolta fondi da destinare alla comunità di Casalgrasso colpita dall’alluvione del novembre 2016. La somma raccolta è stata consegnata a Davide che l’ha destinata all’acquisto di un defibrillatore semiautomatico per tutte le associazioni e i cittadini del paese. 

Senza futuro

Nei giorni scorsi ho assistito ad una interessante presentazione di una serata circa i temi alpini. Pacche sulle spalle agli organizzatori e soddisfazione di tutti per la sala gremita, anche se pochi hanno notato che la quasi totalità dei partecipanti erano alpini, mogli o parenti. Sorge spontaneo allora il pensiero se stiamo facendo abbastanza per lasciare una forte traccia dietro di noi o peggio, se abbiamo maturato tutti il fatto che siamo gli ultimi di una grande tradizione. L’autocelebrazione e le pacche sulle spalle vanno benissimo, ma per tramandare, diventa sempre più indispensabile aprirsi verso chi alpino non è, o che peggio, guarda a noi con un misto di divertita ironia, come a dei nostalgici cucinieri di salamelle. 

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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