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martedì, 6 Maggio 2025

L’animo alpino

Ti porto a conoscenza della lettera che ho inviato agli alpini di Pordenone per la loro rivista sezionale La più bela fameja. Dopo l’indimenticabile...

I tre volti dell’Ana

Ho letto attentamente il suo editoriale de L’Alpino di novembre condividendo la rappresentazione dei tre volti della nostra Associazione. Un’analisi più che realistica che...

Un’incubatrice per il Gaslini

Buongiorno, vi scrivo per mettervi a conoscenza di una bella iniziativa che si è svolta a Genova. I congedati del coro Bat (del quale...

Chiarezza ma senza polemica

Sono rimasto allibito alla lettura dello scritto di Carmelo Raccuia sulla Divisione Partigiana Garibaldi e ancor più della sua risposta, su L’Alpino di novembre. Passi anche che il predetto signore faccia sfoggio della propria ignoranza confondendo la Divisione Italiana Partigiana Garibaldi - unità del Regio Esercito Italiano - con le brigate garibaldine del Cln, ma la sua risposta - peraltro in linea con precedenti prese di posizione su quanto successe ai confini orientali e nei Balcani - supera ogni limite di decenza. 

Un anno di sport

Nella splendida cornice della Sala del Giudizio dei Musei di Rimini sono convenute oltre 200 persone tra responsabili allo Sport, presidenti e atleti di 46 Sezioni. Dopo l’alzabandiera nel cortile del museo, Mauro Buttigliero, Consigliere nazionale e responsabile della Commissione nazionale Sport, ha aperto i lavori, ringraziando il gruppo alpini di Rimini e la Sezione Bolognese-Romagnola per la calda accoglienza. Il 2017 è stato contraddistinto da un significativo aumento di partecipazione alle gare, sia di alpini, sia di Aggregati, con alcuni record: 55 gli iscritti di 47 Sezioni alla corsa in montagna di Ozzano (Casale Monferrato) e addirittura 626 alla staffetta di Valdobbiadene. Una situazione in controtendenza rispetto alle altre meritorie attività dell’Ana che, anche a causa dell’età, sono in perenne calo. 

Figli della Smalp

Forse per la prima volta dissento da un tuo intervento, nella risposta data ad Alfredo Favretto nel numero di novembre con la frase “Ostentare i gradi come se fossero medaglie”. Chi sfila con la Smalp sa che per l’Associazione bisognerebbe sfilare con la propria Sezione, il fatto è che mentre per quasi tutti gli alpini il far parte di una Sezione corrisponde in linea di massima anche con la zona di reclutamento e i reparti dove si è prestato il proprio servizio di naja (ad esempio i milanesi e i lombardi erano tutti del 5º), noi che abbiamo fatto la Smalp arrivavamo da tutte le parti d’Italia per poi essere destinati e sparpagliati in reparti diversi.

Un nostro telegiornale per dire chi siamo

Eccoci qui, cari lettori. Ma per una volta lasciate che vi chiami, profeticamente, telespettatori. Il perché di questa divagazione è presto detto. Il mese scorso è andato in onda il numero Zero del nuovo telegiornale dell’Ana “L’Alpino settimanale televisivo”. Un notiziario che, da questo mese andrà in onda, con cadenza settimanale, su 24 emittenti operanti su tutto il territorio nazionale e di cui a pagina 11 vi diamo resoconto con il nome delle emittenti e l’orario di trasmissione. Si tratta di una iniziativa, fortemente voluta dal Presidente Sebastiano Favero e dal Consiglio Direttivo Nazionale, che hanno voluto dare voce e ricaduta sempre più ampia al valore etico e al ruolo sociale dell’Ana, in un momento di grande scollamento nel tessuto sociale e ad un sistematico ripiegamento nel privato con conseguente individualismo degli stili di vita. 

GERMANIA – Il 4 Novembre a Monaco

Il Gruppo di Monaco di Baviera ha partecipato alla cerimonia in ricordo dei Caduti di tutte le guerre, presso il Cimitero militare italiano nel Waldfriedhof di Monaco, recentemente risistemato in accordo con la direzione di Onorcaduti. La cerimonia organizzata dal console generale d’Italia a Monaco di Baviera Cianfarani e dal vice console Ricciardi, socio alpino del Gruppo, ha visto la partecipazione del personale delle Forze Armate italiane in servizio presso organismi Nato di Monaco e di Oberammergau, di esponenti di organizzazioni italiane presenti in Baviera e di altre autorità. 

Solidarietà spirituale

Quando qualche visitatore dell’antica Chiesa di San Sebastiano vuole fare un selfie con noi, alpini di vigilanza, oppure si meravigliano di trovarci lì e vogliono sapere di più della nostra presenza, noi ci meravigliamo, ma forse hanno ragione è giusto che sappiano. Non è nostro ruolo, non è comune che degli alpini Ana, che normalmente vedono impegnati in commemorazioni militari, in attività di Protezione Civile, di solidarietà e in feste varie, si dedichino ad attività di volontariato culturale. 

SICILIA – A Troina una giornata indimenticabile

Gli alpini della Sezione Sicilia si sono riuniti a Troina (Enna) per premiare gli studenti dell’Istituto comprensivo Don Bosco, vincitori del premio regionale per il Concorso nazionale “Il milite... non più ignoto”. La Sezione Sicilia ha consegnato alla vice dirigente scolastica Carmela Impellizzeri un assegno di 700 euro. Le professoresse Valeria Caputo, Maria Concetta Di Blasi e Rosa Rizzo, impareggiabili organizzatrici delle cerimonie, hanno voluto sottolineare che una parte del premio sarà devoluta a una scuola terremotata dell’Abruzzo.

L’Alpino va in tv

Questo Natale, sotto l’albero, gli alpini hanno trovato un nuovo, bellissimo regalo. Si chiama L’Alpino settimanale televisivo, una finestra aperta sul mondo delle penne nere, per rimanere costantemente aggiornati sulle attività e gli appuntamenti dell’Associazione. La “tv con la penna” è nata, su iniziativa della Presidenza Ana e del Cdn, grazie a Tele Boario, l’emittente della Valcamonica con la quale l’Ana collabora già da qualche anno in occasione delle Adunate nazionali e degli altri più importanti avvenimenti associativi. L’appuntamento con il telegiornale alpino avrà cadenza settimanale e potrà essere seguito da affezionati e curiosi su 24 televisioni locali (il numero si riferisce alle emittenti che hanno aderito alla data di stampa de L’Alpino) che coprono, in tutto o in parte, ben 13 Regioni del nostro Paese. 

Spirito e testimonianza

Pochi sanno o ricordano che anche gli alpini, hanno sventolato il loro cappello e la loro lunga penna nera sull’aeroporto di Cortina d’Ampezzo. Lo spiazzo dietro l’albergo Fiames, un tempo solo pista per elicotteri, fu ampliato per essere utilizzato anche per i piccoli aerei da turismo. Due mesi di lavoro (luglio/agosto 1963) e pochi alpini allungarono ed allargarono la pista esistente. 

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