Una vita da film
Leva inutile o educativa?
Egregio direttore, dopo aver letto la lettera intitolata “L’importanza della leva” su L’Alpino di marzo a firma del gen. Luigi Manfredi mi viene da rispondere che oggi il servizio di leva risulterebbe incompatibile ed inutile per aspetti operativologistici e gestione degli stessi. Se si è giunti al “mestiere delle armi” è perché le sempre più complesse esigenze militari (terrorismo crisi e conflitti nei paesi vicini) europee (paesi Nato) ci sono state richieste dalla politica internazionale di Onu ed Ue.
Un bel Cisa
Caro don Bruno, rientrato alla base dopo le belle giornate di Trieste, lieto dopo Biella di aver partecipato per la seconda volta al Cisa, desidero innanzitutto congratularmi con te per la professionalità e decisione con cui hai condotto il convegno. Complimenti!
ABRUZZI – Piccoli gesti
È stata votata all’unanimità, senza alcuna esitazione, la proposta del Capogruppo di Trasacco, di offrire un piccolo dono agli anziani ospiti della residenza “Camoscio” e della “Nova Salus” di Trasacco e a quelli della residenza “San Rocco” di Collelongo. E così alcuni alpini del Gruppo di Trasacco, con il Capogruppo Francesco Sciarretta e il Gruppo di Collelongo, con il Capogruppo Gabriele De Medicis, sono andati alla residenza di Collelongo dove hanno donato un rosario alle ospiti e degli accessori per l’igiene personale agli uomini.
MELBOURNE – In ricordo di Bortolo
Mentre a San Lorenzo di Rovetta, paese natio di Bortolo Benzoni, le campane annunciavano la Pasqua, il vecio alpino “andava avanti” con i suoi cent’anni che aveva festeggiato da pochi mesi a Melbourne, dove viveva. Ad un anno dalla sua scomparsa vogliamo ricordare la figura di questo alpino del btg. Edolo che aveva combattuto sul fronte Occidentale e poi in Albania dove fu ferito e fatto prigioniero dai greci che lo consegnarono agli inglesi, loro alleati, ed internato in un campo di concentramento sull’isola di Creta.
UDINE – La “Stella d’Argento” brilla in Val Resia
Gli alpini della Val Resia non dimenticheranno il 16 dicembre 2017, giorno nel quale l’Associazione “ViviStolvizza” ha assegnato, ai gruppi alpini della Valle, l’ambito riconoscimento “Stella d’argento della Val Resia”. Una serata memorabile, impreziosita dalla presenza del Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha raggiunto la Valle insieme al Presidente di Udine Dante Soravito de Franceschi e il Consigliere nazionale Renato Romano.
SALÒ – Ricordi indelebili
Creare un’opera che fermi nel tempo le gesta degli alpini durante la Grande Guerra e che sia a beneficio e monito per le future generazioni. È da questa idea, tutt’altro che banale, che gli alpini di Prevalle sono partiti per realizzarla. Non volevano però il classico monumento eretto in piazza piuttosto che la scultura da rinchiudere nel salone di un palazzo istituzionale; quest’opera doveva essere visibile sempre e a tutti.
A scuola di Pc
Bambini e ragazzi sono andati a scuola di protezione civile dagli alpini. È successo ad Aosta e ha coinvolto gli allievi dell’Istituzione Scolastica “Emile Lexert” di tutti gli ordini, partendo dalla scuola dell’infanzia, passando dalla primaria per terminare alla quella secondaria di primo grado. Oltre 460 bambini e ragazzi, 11 incontri nelle varie classi, 4 pomeriggi di attività con la squadra alpinistica sulla palestra di arrampicata: sono questi i numeri del Progetto “Sicurezza e Protezione Civile 2018”, promosso dall’unità di Pc della Sezione di Aosta.
Quattro amici a Visso
Intervenire in agricoltura sui danni del terremoto non è così facile. È anche per questo che l’Ana ha deciso di aggiungere un ulteriore intervento ai quattro inizialmente preventivati e ricostruire una stalla disastrata in quel di Visso (Macerata). La famiglia Sabatini si è trovata di punto in bianco senza abitazione e senza ricovero per gli animali che compongono la mandria - vacche, vitelli da carne e cavalli - mettendo in serio pericolo il lavoro di Maurizio, capofamiglia e allevatore.
Monumenti eterni
Il più profondo e commovente discorso pronunciato per celebrare i Caduti per la Patria è senza dubbio quello tenuto ad Atene 2.500 anni fa. Nel 430 a.C. lo stratega Pericle si rivolge ai cittadini ateniesi con un epitaffio che passa alla storia e che noi conosciamo perché riportato dallo storico Tucidide ne “La guerra del Peloponneso”. Vale la pena di riprenderne qualche passo. Dice l’eminente politico greco riferendosi ai soldati caduti per la difesa e la grandezza di Atene che essi: «Furono uomini capaci di osare, consapevoli dei loro doveri, animati nel loro agire da un vivo senso dell’onore».
La Tridentina vive
Si addestrarono sulle Alpi Occidentali prima di affrontare la Campagna di Russia, raccontata in pagine memorabili da scrittori del calibro di Mario Rigoni Stern, Nuto Revelli e Giulio Bedeschi: erano gli alpini della divisione Tridentina, che sarebbe stata mandata al massacro dal regime fascista e dalla monarchia sabauda tra le steppe dell’Unione Sovietica, insieme alla Cuneense e alla Julia.
Spettacolo sulla neve
È la neve. Regna sovrana. È silenziosa, tagliata appena dallo sfrigolante scorrere degli sci. Toglie il fiato se il vento o le pale di un elicottero la sollevano turbinosa. Ti accieca quando il sole la fa splendere. Ti affascina quando il cielo blu le regala la più incredibile delle cornici. È la neve a dare spessore alla settantesima edizione dei Ca.STA, i Campionati sciistici delle Truppe Alpine, in scena nel comprensorio della Via Lattea, con base a Sestriere, in Piemonte, dal 5 al 10 marzo.