“ALLA MIRABELLA”
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Giacomo Cappellini, maestro elementare di Cerveno, fu un importante esponente della Resistenza in Valcamonica. Catturato il 20 gennaio 1945 e trasferito al castello di Brescia, vi rimase fino al 24 marzo, giorno della fucilazione. Gli fu assegnata la Medaglia d’Oro alla memoria. Nel libro sono raccolte anche le lettere scritte durante la prigionia, struggenti quelle indirizzate ai genitori e alla fidanzata. Consapevole della morte imminente dà esempio di grande forza interiore e certezza nelle proprie convinzioni. |
IL CORAGGIO DELLA FUGA
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Circa il 20 per cento dei prigionieri italiani tentò di evadere dai lager austriaci e tedeschi con mille espedienti. Il libro raccoglie tante storie di grande coraggio e iniziativa individuale, ma anche di sostegno reciproco, contro una situazione all’apparenza ineluttabile. |
In breve – novembre 2012
Notizie in breve.
IL GENERALE LUIGI CADORNA DAL 1914 AL 1917
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L’autore, direttore delle raccolte storiche del comune di Milano e docente universitario, ci propone la biografia del generale Cadorna al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni, riconducendola alla realtà della storia e rivalutando il valore dei fanti nella grande guerra. |
TRENTO 1940-1945
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La storia di Trento durante la seconda guerra mondiale ripercorsa attraverso documenti, fotografie e testimonianze, raccolte con cura dall’autrice Nadia Mariz. Un percorso della memoria che inizia dopo la Grande Guerra e che narra, attraverso le parole di chi ha vissuto l’occupazione in prima persona, i pesanti bombardamenti del 2 settembre 1943 nel quartiere popolare della Portèla, fino a dopo la liberazione nel maggio 1945, con la città ferita e vuota. |
LA BATTAGLIA DI STALINGRADO
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Il 19 novembre 1942 l’Armata Rossa lanciò l’operazione Uranio, il contrattacco alle divisioni del Reich schierate lungo il corso del Don davanti a Stalingrado. Era l’inizio della fase discendente - come racconta nel suo recente libro Alfio Caruso, giornalista e storico - di quell’esercito che sembrava invincibile, bloccato da un anno a Leningrado, sul fronte nord, e che avrebbe conosciuto la seconda, strategica sconfitta sul fronte africano, a El Alamein. E dire che, nel lanciare l’attacco all’Unione Sovietica con l’Operazione Barbarossa, Hitler riteneva un obiettivo di secondo piano l’occupazione di Stalingrado rispetto alla conquista dei territori del Caucaso ricchi di petrolio e di grano. |
Amandola: storia e cimeli
Amandola è una ridente cittadina posta a 500 metri sul livello del mare da cui si gode uno scenario di rara bellezza: la catena dei Monti Sibillini, Castel Manardo, la Priora, la Sibilla, il Monte Vettore che, visti da qui non rispondono più alla cara, affettuosa definizione leopardiana di “Nostri Monti Azzurri” ma da qui, quasi a toccarli, ecco il prato, la macchia, il bosco, la roccia. E d’inverno, innevati, sono ancora più belli. Il temperamento, il carattere della gente sono quelli del montanaro con alcune spiccate particolarità: la manualità, la disponibilità verso gli altri, il lavoro di gruppo, la generosità.
Sfogliando i nostri giornali novembre
La nostra stampa.
CIAU PAIS
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“Ciau pais” è un viaggio autentico nella memoria storica, 34 racconti di alpini della sezione Valsesiana che in gioventù hanno vissuto sul campo le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale, in Francia, sul fronte greco-albanese, in Russia. I documenti sono stati raccolti da Aldo Lanfranchini con l’aiuto di Anna Martinoli e Marinella Mora Ferrari e con la collaborazione di dieci comuni valsesiani. Il lavoro è presentato in un dvd, corredato da un volume, ed è stato prodotto in occasione del 90° di fondazione della Sezione. |
STORIA FOTOGRAFICA DELLA BRIGATA ALPINA TAURINENSE
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Un volume di 196 pagine a colori edito da Susalibri racconta per immagini sei decenni di storia della Taurinense, una delle grandi Unità dell’Esercito, costituita a Torino il 15 aprile 1952. Oltre cinquecento fotografie tratte dagli archivi della brigata corredano il testo di Gianni Oliva, esperto di storia delle Truppe alpine, il quale ricostruisce la genesi della brigata piemontese e gli sviluppi che l’hanno portata a diventare protagonista in Italia e all’estero. |
LA GRANDE GUERRA IN CARTOLINA
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La guerra: in cartolina, nelle stampe, nei dipinti, nei distintivi. E poi la storia di un formidabile apparato di propaganda che mistificava il combattente e identificava il nemico con la barbarie e il male assoluto. Una guerra mediatica non meno devastante di quella combattuta nelle trincee, vissuta dalla popolazione frastornata dai proclami, alimentata dalle industrie che producevano armi sempre più sofisticate e combattuta sulla carta dai migliori grafici dei due fronti, impegnati a raccontare singoli episodi in cartoline, mistificando eroismi e vittorie. |
In breve – ottobre 2012
Notizie in breve.