GENOVA – A “Genova centro” un Tricolore speciale
Alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona e delle massime autorità civili e militari si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione del restauro del monumento “Gruppo lavoratori Gavotti”, dal nome dell'unità combattente della prima guerra mondiale comandata dal tenente colonnello Nicolò Alberto Gavotti.
UDINE – A Latisana un monumento agli alpini della Julia
A Latisana, in occasione dei festeggiamenti per il 70° anniversario della costituzione del locale Gruppo alpini, è stato inaugurato il nuovo monumento alle penne nere.
NOVARA – Doppia festa a Bellinzago
Il gruppo di Bellinzago Novarese ha ospitato l’annuale adunata sezionale, festeggiando, con l’occasione, il 15° anniversario di fondazione. Le celebrazioni si sono svolte nell'arco di tre giorni.
Savona: “150 volte Italia”, premiato Corrado Perona
In occasione delle celebrazioni delle giornate dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza ha consegnato, il 4 novembre scorso, il premio “150 volte Italia. Premio Presidenza della Provincia di Savona - Impegno sociale” al nostro presidente nazionale Corrado Perona. Il premio “150 volte Italia” è articolato in più sezioni e viene assegnato, ogni anno, a chi si è contraddistinto nei vari ambiti promuovendo e testimoniando i valori e le tradizioni che onorano l’Italia e gli italiani nel mondo.
NAPOLI – A Sassinoro il raduno della Sezione
Bella manifestazione, quella svolta a Sassinoro (Benevento) per la 15ª “Giornata Alpina” della sezione di Napoli. All’appuntamento hanno partecipato alpini delle sezioni di Novara, Latina, Abruzzi, Molise, Marche, Bari, e moltissimi della sezione ospitante, Napoli.
“Sporadici fatti d’arme”, ma fu un inferno
Negli atlanti storici il nome di Pljevlja è difficile trovarlo. Tutt'al più si saprà che è una ridente cittadina dell'alto Montenegro circondata da dolci colline e dalla lunga tradizione guerriera. Eppure, settant'anni or sono fu una bolgia infernale in cui si combattè per vincere o morire, senza alcuna regola tradizionale, ma una feroce e insidiosa guerriglia operata da forze che non avrebbero dato scampo né a prigionieri né a feriti. “C'era da rimpiangere – scriverà il compianto Vitaliano Peduzzi – l'onestà della guerra di Albania...”.
Il ruolo essenziale del volontariato
Ricordiamo, dominati da un sentimento misto di nostalgia e di orgoglio, una data che segnerà una svolta importante nella vita, nell’organizzazione e nella considerazione della nostra Sezione alpina: 25 gennaio 1986. Venticinque anni di vita associativa, di volontariato e di impegno sociale al servizio del Paese. Parlare oggi di Protezione civile è parlare, ricordare e descrivere i Nu.Vol.A. (Nuclei di Volontariato Alpino), felice acronimo creato dall’allora presidente della Sezione Nereo Cavazzani, capace di evocare orizzonti lontani, cieli aperti e le altezze incontaminate delle Alpi. Esso è divenuto, nel tempo, familiare nella nostra Associazione, nelle Istituzioni dello Stato e nella gente che in cinque lustri ne hanno chiesto, con fiducia sempre crescente, l’intervento durante le emergenze naturali che – quasi con frequenza periodica – si sono abbattute sulla penisola.
In Kosovo gli artiglieri alpini del “Vicenza”
Sono già operativi in Kosovo, alla base “Italia” di Pec, gli artiglieri alpini del 2° reggimento “Vicenza” agli ordini del col. Andrea Borzaga. Hanno dato il cambio al comando del Contingente italiano, al 21° reggimento “Trieste” della brigata corazzata Pinerolo. Alla cerimonia di insediamento erano presenti il generale di Corpo d'Armata Giorgio Cornacchione, comandante del COI (Centro Operativo Interforze), il generale di Divisione tedesco Erhard Drews, comandante della KFOR, il generale di brigata Francesco Diella, rappresentante italiano al KFOR, numerose autorità civili e religiose locali e rappresentanti del comando NATO.
Ad Innsbruck, uniti nel ricordo dei Caduti di tutte le guerre
Presso il cimitero militare di Amras, alla periferia di Innsbruck riposano le salme di oltre 5.000 Caduti di diverse nazionalità, vittime dei due conflitti mondiali e di guerre precedenti. Il giorno 15 ottobre si sono ritrovati anche quest'anno militari ed associazioni d'arma, per una semplice ma solenne cerimonia, presenti addetti militari delle ambasciate tedesca, russa, ucraina ed italiana, compreso l'incaricato del nostro Ambasciatore a Vienna.
I giovani ai “veci”: noi con voi
Nei giorni 29 e 30 ottobre ha avuto luogo presso il soggiorno alpino ANA di Costalovara (Bolzano) il 1° Convegno dei componenti dei gruppi e delle “Commissioni giovani” dei 4 raggruppamenti, organizzato dalla Commissione Nazionale Giovani e dai “Coordinamenti Giovani” dei 4 raggruppamenti. Nella cornice dell’altopiano del Renon, splendente di colori autunnali, i convegnisti, giunti da tutta Italia in folta rappresentanza di tutti i raggruppamenti e con delegazioni di ben 33 Sezioni, hanno potuto apprezzare la funzionalità della struttura dell’ANA radicalmente ristrutturata per rispondere anche alle più moderne esigenze di formazione e ritrovo dell’Associazione, grazie anche all’accoglienza di grande qualità garantita dallo staff composto dalle bravissime Signore Rita, Dina, Giulia e Loredana e guidato da Ferdinando Scafariello, presidente della sezione di Bolzano.
C’erano anche gli alpini e la Julia
In attesa di essere ricevuto nel mio Comune, ho potuto sfogliare una rivista dal titolo “La Protezione Civile Italiana” n. 5 giugno 2011 ed a pagina 90 trovo: “Friuli, 35 anni fa la terra trema”, che tratta di un convegno presso il Castello di Udine su quella catastrofe. Poiché partecipai come alpino in congedo della sezione ANA di Modena alla ricostruzione, ho letto con particolare interesse quello scritto. Meraviglia e amarezza: non vengono citati né l’ANA, né la Julia e gli alpini alle armi. E dire che erano presenti prefetti, presidenti, onorevoli, professori. Siamo proprio “alla frutta”, ormai.
Alfonso Pasquali, Fanano (MO)
L’alpino… uomo vero
Nei giorni scorsi, nello spazio della posta del condominio, ho visto la vostra rivista. Non aveva destinatario. Dopo aver atteso qualche giorno, non ho resistito e l’ho presa. Sono vedova di un alpino e ne vado fiera. Mio marito ha fatto il militare a Malles Venosta, 5° Alpini, battaglione Tirano. L’anno scorso gli alpini sono venuti a Bergamo e, compiaciuta e commossa, li ho osservati da vicino e presa dall’emozione ho scritto: “L’alpino è portatore dei valori di sempre. Ha la saggezza del vivere… sa cogliere la realtà dell’esistenza… le necessità di chi soffre. Uomo vero”.
Fernanda Peruzzi, Bergamo