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venerdì, 6 Giugno 2025

Fiori a un Caduto in Slovacchia per il fratello morto a Cassino

Maria, una signora slovacca sposata con un nostro connazionale, è protagonista di una storia commovente, frutto di fatalità e coincidenze. Iniziata tanti anni fa e ci conduce nel cuore del Belpaese, a Monte Cassino...

Ricerca di testimonianze storiche sull’affondamento del “Galilea”

In occasione del 70° anniversario dell’affondamento del piroscafo “Galilea”, avvenuto nel mar Egeo la notte tra il 28 e il 29 marzo 1942, il gruppo di Muris di Ragogna (Udine) sta curando la pubblicazione di una memoria storica per la quale chiede la collaborazione di chiunque sia in grado di fornire informazioni. Il “Galilea” riportava in patria 875 alpini (di cui 650 del btg. “Gemona”) una quarantina di bersaglieri, altrettanti carabinieri, oltre a marinai imbarcati a vario titolo (una ventina), artiglieri, autieri e militari di varie armi che si recavano in licenza, per un totale di circa 1.275 uomini, compresi 75 marinai civili militarizzati. Sulla nave si trovavano anche alcuni prigionieri greci. Dal disastro si salvarono circa 280 uomini, tra cui 15 ufficiali delle varie Armi (9 erano alpini) e 19 sottufficiali (3 alpini) mentre i corpi recuperati, secondo stime rimaste provvisorie, furono circa duecento.

La custodia dei nuovi sacrari

Ho letto con vivo interesse l’articolo su L’Alpino di novembre in merito alla riunione dei presidenti del 2° raggruppamento e alle proposte emerse. Verso la fine dello scritto si parla dei sacrari. Seppur tenuti perfettamente, mai una volta ho visto là un custode ad accogliere e a controllare i visitatori che si recano ad onorare la memoria dei nostri Caduti. In tutte le occasioni in cui passo con il mio cappello alpino un groppo alla gola mi prende e inizio a piangere. Sono sicuro di non essere il solo perché noi alpini siamo fatti così. La mia idea: potremmo essere noi volontari/e di Protezione civile, potremo essere noi alpini e alpine in sinergia con il comando Truppe alpine a tenere aperto e ad essere guide durante i fine settimana e le festività.

Giovanni Bissoli - Rivalta (VR)

L’incanto magico del Grappa

Dapprima un tremito di freddo, poi la bruma… infine l’aria, quell’aria che ha modellato i fianchi delle montagne, che ha scavato le rughe profonde dei nostri veci; quell’aria che ha inciso tracce indelebili nel mio modo di essere connotando la mia identità ed attivando quei processi che mi riportano alle origini con umiltà e gratitudine. E da lassù il mio sguardo si perde verso quel mondo in cui ho imparato a leggere la realtà, a vivere il tempo, ad alimentare quel sentimento di appartenenza che unisce le penne nere di oggi e di ieri.

Gli alpini nella storia d’Italia (12ª puntata)

Da due battaglioni a cinque brigate

Concluso il conflitto mondiale, l’Italia è un paese a “sovranità limitata”: il regime armistiziale e la presenza del governo militare alleato, unitamente alle difficoltà economiche dovute a cinque anni di conflitto e di bombardamenti, impediscono di affrontare la ricostruzione con la rapidità che molti vorrebbero. Entro questa cornice storica (che troverà sollievo solo con l’ingresso nell’Alleanza Atlantica del 1949), anche la rifondazione delle Truppe alpine subisce rallentamenti: dagli iniziali due battaglioni (“Piemonte” e “L’Aquila”) che avevano partecipato alla guerra di Liberazione, alla formazione delle cinque brigate che hanno costituito l’organico del Corpo sino agli anni Novanta (“Julia”, “Tridentina”, “Taurinense”, “Orobica”, “Cadore”), trascorrono otto anni.

PARMA – Pontremoli: il raduno dei gruppi della Lunigiana

Si è tenuto a Pontremoli il 17° raduno alpini della Lunigiana, organizzato dai gruppi di Pontremoli e Zeri della sezione di Parma e dai gruppi di Bagnone, Villafranca in Lunigiana e Tresana della sezione di La Spezia. Si comincia il venerdì con l’esibizione dei cori alpini Monte Orsaro di Parma e Monte Sillara di Bagnone presso il Teatro “La Rosa” di Pontremoli, gremito in ogni ordine di posti, alla presenza del sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini e del consigliere sezionale Renato Atti.

Storia “cantata” nelle scuole a Varese

Rispetto per la natura, per le istituzioni, per le tradizioni è il leitmotiv dei canti proposti dal coro ANA “Campo dei Fiori” del gruppo di Varese, nell’ambito di un progetto patrocinato dal Comune, dalla Provincia di Varese e dalla Regione Lombardia riservato a studenti e docenti di varie scuole superiori. Il progetto ribadisce la necessità di conservare le tradizioni culturali alpine in un momento di espansione multietnica che tende a uniformare e cancellare le identità locali. Anche il canto può infatti contribuire a recuperare testimonianze e memorie del territorio cui apparteniamo, perché un uomo che non è legato alle sue tradizioni è come un albero senza radici.

L’omaggio ai Caduti italiani nel cimitero cèco di Milovice

Il cimitero di Milovice, nei pressi di Praga, è stato teatro anche quest’anno di una cerimonia densa di emozioni nel ricordo dei 5.276 connazionali internati deceduti durante la prima guerra mondiale. È stata una cerimonia molto semplice, con la deposizione delle corone alla presenza dell’ambasciatore italiano a Praga Pasquale D’Avino, del ten. col. Romeo Tomassetti delle Forze Nato, esponenti militari delle forze armate della Repubblica Ceca, religiosi della chiesa cattolica e ortodossa, reduci boemi, il sindaco di Milovice con molti suoi concittadini e, a sorpresa, anche una folta rappresentanza di italiani residenti a Praga.

VICENZA – A Camisano l’Adunata sezionale

Per la seconda volta in meno di dieci anni Camisano Vicentino ha spalancato le braccia alle penne nere. E, ancora una volta, gli alpini sono stati accolti con tanti tricolori che dalle finestre li hanno accompagnati per tutta la sfilata. Per fortuna la pioggia caduta così fitta da impedire la visibilità è cessata un quarto d’ora prima della partenza del corteo; e la tregua ha retto per tutto lo sfilamento. Il vessillo sezionale scortato dai vertici associativi ha attraversato le strade di Camisano: via Roma, piazza Umberto I, via Marconi, via II Risorgimento, via Pertini; così, anche idealmente, le penne nere hanno ripercorso il 150° d’unità d’Italia.

“Parole attorno al fuoco” che vincono

Nella palestra del Comune di Arcade, come da tradizione, si è svolta la premiazione della 17ª edizione di “Parole attorno al fuoco”, il premio nazionale per un racconto sulla montagna, organizzato dalla sezione ANA di Treviso e dal gruppo di Arcade, con il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali, dell’ANA nazionale, della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, dei Comuni di Arcade e Treviso. Racconti attorno al focolare: come il famoso “Panevin di Arcade”, bruciato per propiziare un buon 2012.

ALESSANDRIA – A Tortona una “Piazza brigata Taurinense”

Tortona ha dedicato una piazza alla brigata alpina Taurinense, quella antistante la sede del gruppo alpini, promotori dell’iniziativa accolta di buon grado dal Consiglio comunale. La cerimonia - presente il vice comandante della brigata col. Serafino Canale e il sindaco Massimo Berutti - è stata accompagnata dalla fanfara alpina Valle Bormida. In serata, al Teatro Civico, prima del concerto del coro alpini Montenero della sezione di Alessandria, è stato conferito alla brigata il “Grosso d’Oro”, massima onorificenza cittadina che viene assegnata a persone o enti meritevoli attivi sul territorio.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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