Ca.STA, un severo banco di prova
“Sappiate che siete i benvenuti. Viva gli alpini”: con queste parole il sindaco di San Candido Werner Tschurtschenthaler ha concluso il suo discorso all’apertura della 64ª edizione dei campionati sciistici delle Truppe alpine (Ca.STA), in programma dal 30 gennaio al 3 febbraio in alta val Pusteria e nel Comelico Superiore. Parole non certo di circostanza, queste del sindaco di San Candido, la cui fascia tricolore - come quella degli altri sindaci del comprensorio Alta Valle - testimonia vicinanza e condivisione con le Truppe alpine, che qui sono di casa. Una condivisione praticata anche quando, con i generali Primicerj e Macor e il nostro presidente nazionale Perona, il sindaco Werner Tschurtschenthaler e quello di Dobbiaco Guido Bocher hanno deposto una corona ai monumenti dedicati a tutti i Caduti. In piazza Municipio, tradizionale palcoscenico sul quale si svolge la suggestiva cerimonia di apertura dei campionati, erano schierate le squadre giunte in sfilata al comando del col. Paolo Sfarra, comandante del 7° Alpini di Belluno.
Concerto in Croazia
Correva l’anno 1967 quando alcuni alpini del quartiere San Zeno lanciarono l’idea di formare un coro. Fu presto fatto e nacque il coro alpino “San Zeno”. Renato Buselli si improvvisò maestro, avendo nel suo “zaino”, un buon orecchio, un enorme entusiasmo e la conoscenza della musica. I fondatori, poco più di una dozzina in tutto, si riunirono in una saletta dell’Antica Trattoria Tripoli ed iniziarono ad imparare le prime cante. I primi contatti con il pubblico furono ristretti agli abitanti del quartiere di San Zeno, nel teatrino della parrocchia o all’aperto. Poi, man mano che il coro cresceva di numero e di qualità, i primi concerti e rassegne corali, gli interventi alle Adunate.
Emergenza
Emergenza. Ormai questa parola ha perso ogni significato. Sbarchi di clandestini, carceri sovraffollate, rifiuti, spread, malavita, malcostume o calamità e potremmo continuare con le opere d’arte fino alle pale per lo sgombero delle strade e tutto diventa emergenza. Pochi centimetri di neve bastano a paralizzare la capitale e a far tremare i palazzi. Cose da far uscir di senno le persone di buon senso, ma tranquilli: fra qualche mese le azalee di Trinità dei Monti riporteranno serenità sui colli della Città Eterna.
L’onore ai Caduti e un monito ai giovani
In una cornice di montagne innevate, nell’estremità settentrionale del lago di Como, gli alpini della sezione di Colico hanno commemorato, domenica 5 febbraio, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nello storico Palazzo Gallio di Gravedona sede prestigiosa della Comunità Montana Alto Lario dove, alla presenza del presidente alpino Mauro Robba e del sindaco Fiorenzo Bongiasca, si è esibita in un applaudito concerto la fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo Marco Calandri, con un repertorio di musica militare, classica e jazz.
Sfogliando i nostri giornali
La nostra stampa alpina.
TORINO – Valdellatorre: gli 85 anni del gruppo
Il gruppo di Valdellatorre ha compiuto 85 anni. Gli alpini hanno festeggiato degnamente questa ricorrenza con tre giorni di manifestazioni iniziate il venerdì, giorno in cui è stata inaugurata una mostra fotografica dal titolo “Un valtorrese in Jugoslavia”, curata da Barbero, in cui veniva raccontata tramite un centinaio di immagini, l’esperienza di Attilio Brunatti, uno dei 12 concittadini reduci della seconda guerra mondiale. La sera, nella chiesa di San Donato, esibizione del coro alpino di Rivoli che ha riscosso un eccezionale successo. Sabato è stato dedicato al ricordo dei Caduti con la deposizione di fiori ai vari cippi nelle frazioni del territorio comunale, tra cui quello dedicato ai Caduti senza Croce, costruito e curato dal Gruppo. Alla sera esibizione de “Le fisarmoniche del Monviso” presso il Palazzetto dello sport.
Quei Caduti, parte di ciò che siamo
Sono passati 69 anni dalla leggendaria ritirata di Russia, ma 70 anni fa il gen. Messe era già in quella terra con un forte contingente italiano e si contavano i primi Caduti, feriti e congelati. Il comandante del CSIR (Capo di Spedizione Italiano in Russia) aveva capito che i nostri soldati correvano grossi rischi in uno scontro tra giganti: lui poteva opporre all’avversario il valore di tenaci combattenti, non divisioni corazzate o caccia bombardieri. Cercò di dissuadere Mussolini ad inviare nel 1942 un’armata di 230 mila uomini. Non fu ascoltato e tantomeno promosso. Poi le cose andarono come tutti sanno.
“Alpini sempre, con orgoglio e senza timore”
Vittorio Trentini, che fu presidente nazionale negli anni Ottanta, compirà cent’anni il 30 marzo prossimo. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Bologna, dove vive con la figlia, mentre la sezione Bolognese Romagnola sta organizzando i festeggiamenti per il compleanno.
Il “Forca di Presta”, presenza ANA negli Appennini
Tra le varie proprietà della sede nazionale: il Soggiorno Alpino di Costalovara, il rifugio Contrin in alta val di Fassa e il rifugio Cecchin al Lozze, da alcuni decenni è stato “adottato” anche il rifugio “Medaglia d’Oro al V.M. Giovanni Giacomini” a Forca di Presta, a quota 1.550, situato nel territorio del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Un rifugio alpino sui generis, che potrebbe essere appenninico perché, contrariamente agli altri fratelli sull’arco alpino, è situato nell’Italia centrale, al confine fra tre regioni: Marche, Umbria e Lazio. Una posizione strategica nel territorio nazionale che permette all’Associazione Nazionale Alpini di essere presente in modo più capillare anche nel 4° raggruppamento.
La terapia dei clown
Vorremmo ringraziare il gruppo alpini Porta Torino sezione diVercelli che ha contribuito all’ottima riuscita del progetto Vivo Vivendo.
Largo ai giovani (bravi)
Poche righe per “denunciare” la cattiva abitudine, da parte dei nostri giornali e telegiornali, di evidenziare sempre notizie negative che riguardano i nostri giovani. Leggo di ragazzi sbandati, bullismo, piccoli spacciatori. Esiste un problema giovanile, è inutile negarlo, ma io, per esperienza, conosco tantissimi bravi ragazzi, educati, rispettosi, impegnati nel sociale.
ARGENTINA – Una bella giornata con il coro La Plata
Il coro alpino del gruppo di La Plata, sezione Argentina, accompagnato da famigliari e amici, ha festeggiato con un pranzo campestre il 48° anniversario di fondazione della sezione Argentina e il 47° compleanno del coro. È stata una giornata meravigliosa, che si è chiusa con le nostre belle canzoni alpine.