TREVISO – Roncade, una statua per l’Alpino
Il gruppo di Roncade ha posato la “statua all’Alpino” sul basamento del monumento dedicato agli artiglieri e agli alpini, ristrutturato di recente in collaborazione con le penne nere del gruppo di Biancade. La statua è stata scelta per rappresentare al meglio i valori di pace e di solidarietà e per conservare la memoria degli alpini “andati avanti”, tra i quali Giuseppe Oniga Farra, che fu capogruppo e che visse in prima persona la ritirata di Russia. Dopo la Messa, celebrata nella parrocchiale di Roncade, gli alpini hanno sfilato fino al monumento nell’isola del fiume Musestre.
Bolzano: restituiti 35mila euro
Non capita tutti i giorni che parte dei soldi pubblici stanziati per una grande manifestazione vengano restituiti e tornino a disposizione della collettività. È successo in occasione dell’ultimo atto ufficiale dell’Adunata nazionale di Bolzano, quando una delegazione del Comitato Organizzatore è stata ricevuta al Consiglio comunale per sancire la conclusione della pratica amministrativa e della convenzione relativa all’evento.
L'eccidio di Porzus
Sono un vecchio alpino del 16° corso AUC. Ho letto l’articolo sull’eccidio di Porzus, avvenuto quando ero poco più che dodicenne ma del quale ho vivo il ricordo poiché mio padre aveva ricevuto una poesia sull’avvenimento e la teneva nascosta nel timore che qualche rastrellamento tedesco potesse farla venire alla luce.
UDINE – Il naufragio del ‘Galilea’, mai dimenticato
La scialuppa dell’incrociatore ausiliario “Zara” vagò per un’ora tra i numerosi corpi che galleggiavano, finché un flebile lamento attirò i soccorritori. Apparve un uomo riverso su un canotto, seminudo, con il salvagente e, cosa incredibile, con il cappello alpino ben calcato in testa. Si trattava di Ugo Pittin, classe 1921, della 69ª cp. del btg. “Gemona”, l’ultimo superstite della tragedia del “Galilea”, che qualche anno più tardi sarà annoverato tra i dispersi nell’immensa steppa russa. Dal 1947 i pochi superstiti del Galilea si ritrovano sul monte di Muris di Ragogna, presso l’antica chiesetta di San Giovanni per ricordare i 1.050 fratelli che non fecero ritorno a casa.
Tornare ad essere alpino
Mi permetto di darti del tu dato che un sottile filo comune ci lega: come te ho iniziato la naja alla SMALP di Aosta, 14° corso ACS nel 1967. Ti scrivo riguardo le lettere al direttore “Capitano quaquaraqua” del novembre 2013 e “Riscoprirsi alpini” del marzo scorso.
Dür per durà!
Ho visto su L’Alpino di marzo una foto di congedati del 5° battaglione Edolo. Mi permetta un passo indietro: negli anni Sessanta io abitavo a Brescia. Sono cresciuto in quella città: la scuola media, il liceo, i primi amori e gli amici che non ho più rivisto ma che vivono sempre nella mia memoria.
MONZA – Per i martiri delle foibe
Gli italiani barbaramente uccisi nelle foibe, migliaia di militari, ma anche civili, donne e bambini, oltre a quelli fatti annegare in mare dalle truppe slave di Tito, serbe, slovene e croate, nel corso di una pulizia etnica compiuta dal 1943 al 1947, sono stati commemorati dagli alpini di Lissone che hanno dedicato loro un monumento inaugurato alla vigilia della Giornata Nazionale del Ricordo del lungo massacro e dell’esodo delle popolazioni italiane giuliano-dalmate.
Alpiniadi nel cuneense
Le prime Alpiniadi estive dell’Associazione Nazionale Alpini sono state presentate a Roma, nella prestigiosa sede del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (nella foto), alla presenza del vice presidente vicario dell’ANA Adriano Crugnola e del presidente del Coni Giovanni Malagò. Si svolgeranno nel cuneese dal 5 all’8 giugno di quest’anno. Borgo San Dalmazzo sarà al centro dei campionati e ospiterà nel villaggio olimpico gli atleti alpini e i militari italiani e stranieri.
"Sei un alpino, no?"
Leggo su L’Alpino di febbraio la lettera della signora Bruna di Piacenza che, con belle parole, ci ringrazia della nostra presenza nella sua città che, a suo dire, ha lasciato un’immensa traccia luminosa. Anch’io voglio ringraziare i piacentini e in particolare un elettrauto che mai avevo visto prima. Arrivai a Piacenza la sera del venerdì con il mio camper e lo parcheggiai vicino ad un campo dove c’era già installata una tendopoli per gli alpini.
Bosonetto e Cravarezza, grazie
Vorrei ricordare due persone che hanno significato qualcosa di importante durante la mia naja. Una di queste persone è il colonnello Bosonetto, di cui si è parlato ne L’Alpino di gennaio. Era il 15 ottobre del 1980. Arrivai a Cuneo per iniziare la mia avventura di giovane recluta.
BALCANICA-CARPATICA-DANUBIANA – Pietta nuovo presidente
In marzo, presso la sede del gruppo alpini di Bucarest, si è tenuta l’assemblea della sezione Balcanica-Carpatica-Danubiana. Molti i punti in discussione: elezione del presidente sezionale e del consiglio direttivo sezionale, approvazione del regolamento sezionale, relazione morale, quota sociale, giornale sezionale, attività sportiva, ecc.
Volontari informati, volontari preparati
Il 22 marzo a Motta di Livenza (Treviso), sede principale e strategica della Colonna Mobile dell’ANA, si è concluso un primo ciclo di attività su importanti tematiche informative che ha coinvolto il settore della Protezione Civile della nostra Associazione. Dallo scorso novembre la Commissione, presieduta dal consigliere nazionale Corrado Bassi, è stata impegnata nella raccolta della documentazione sui temi delle assicurazioni, dei rimborsi spese, delle convenzioni, della formazione, delle esercitazioni, del controllo sanitario e della sicurezza.