MILANO – Una ricetta vincente
Presso l’area sportiva dell’Associazione Rugby di Cernusco sul Naviglio, si è tenuta una giornata di festa per raccogliere fondi da donare al Gruppo di Amatrice. Un pranzo e una cena che hanno avuto come portata principale la pasta all’amatriciana.
Una menzogna smentita dai fatti
15 settembre 2017. Con un gruppo di amici stiamo attraversando l’Albania per portarci verso il Nord. Ci accompagna Bashkim Hyka, che ci fa da guida, il quale conosce la storia del suo Paese come pochi altri. Siamo curiosi di ritrovare le tracce della presenza italiana da queste parti, soprattutto quella degli alpini, che qui hanno combattuto per conquistare questa terra, divenuta italiana per quattro anni, a partire dal ’39 e scenario di guerra e di sangue in quella Campagna di Grecia che ha visto decimata tanta parte della truppa mandata giù a combattere.
Dio, Patria e famiglia
Mi rivolgo a Lei riguardo le ennesime esternazioni dell’ex sindaco di Treviso, Gentilini, già noto per diverse dichiarazioni anche riprese dal nostro mensile nel corso degli anni. Intervistato a margine dell’Adunata di Treviso, infatti, l’ex sindaco leghista ha affermato che “Dio, Patria e famiglia” sono i valori tipici dell’alpino.
«Protezione Civile 2.0? Ma non scherziamo!»
Nuova Protezione Civile Ana? Protezione Civile 2.0? Ma non scherziamo! Non siamo “l’Esercito del selfie”! Prima di tutto siamo la grande famiglia della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini e le nostre origini, la nostra storia e il nostro cuore non dobbiamo cambiarlo, non lo cambiamo e non lo cambieremo affatto.
Vedetta tricolore
Cinquantanovesimo incontro alpino al Monumento-Faro Julia sul Monte Bernadia, sopra Tarcento (Udine), che dai suoi 850 metri di quota irradia la sua luce tricolore sulla sottostante pianura friulana. Fin dai primi anni Cinquanta questa fu l’idea degli alpini del mandamento di Tarcento che, con tenacia e volontà, il 14 settembre 1958 realizzarono questa opera. Una giornata umida e di pioggia ha accompagnato l’incontro.
Coltivare relazioni vere
Ho scorto nel suo bellissimo editoriale di settembre tanta sofferenza accompagnata da sentimenti nobili e rari che hanno contrassegnato la Sua vita. Complimenti. Molto bello e toccante, ma soprattutto significativo il romanzo di Paolo Cognetti “Le otto montagne”.
FRANCIA – Una giornata tra amici
In occasione dell’assemblea generale del Gruppo della Costa Azzurra a Nizza, gli amici del 22º Bataillon Chasseurs Alpins, si sono uniti agli alpini d’oltralpe, capeggiati dal Presidente il colonnello Jean Pierre Martin. La riunione si è tenuta nei locali del Com.It.Es. adiacenti al consolato generale d’Italia.
Un’Adunata in Sardegna
Sto rileggendo il volume “Storia dell’Ana” dell’indimenticabile Peduzzi con Staich, Viazzi e Vita, a pagina 76 mi soffermo: “17 - 23 marzo 1935 l’Adunata di Tripoli”, i numeri: 2mila alpini, 12 cappellani, 17 generali, 79 Sezioni su 88 rappresentate, Italo Balbo che offre a tutti a mezzanotte “polenta e tocio”, il pellegrinaggio lungo le piste sino ad Assaba dove Cantore combatté, il rientro, gli alpini stipati sul ponte del piroscafo Neptunia e le parole di Manaresi: “guardo gli alpini che mi sono accanto, fra il lume e lo scuro, mentre la nave scorre sul mare nero di notte, vedo sui volti rudi, battuti dal vento e dal sole, segni di lacrime”.
BASSANO DEL GRAPPA – Un’amicizia lunga cinquant’anni
Ardengo Guadagnin di Bassano del Grappa e Vittorio Abeni di Ome (Brescia) si erano conosciuti nell’ottobre del 1963 in tragiche circostanze quando, arrivati con i propri reparti alpini - rispettivamente il Feltre e il Tirano - si erano messi all’opera per soccorrere le popolazioni di Longarone e dei paesi colpiti.
CREMONA-MANTOVA – I bocia di Caselle Landi
Premiata la storia Il concorso nazionale per le scuole “Il Milite… non più ignoto” è approdato anche sul territorio di Cremona. Il Presidente sezionale Giovanni Alchieri e il Capogruppo Bassa Lodigiana Castiglione d’Adda, Gianluigi Ferrari hanno premiato nel polo scolastico di Caselle Landi, la classe vincitrice che ha presentato un progetto davvero interessante partito proprio dalla ricerca dei Caduti attraverso il monumento del paese.
Gli alpini della Monterosa
Nell’autunno del 2016 ebbi un colloquio-intervista con un alpino (socio Ana) classe 1925, Domenico Gotta, che aveva fatto parte della divisione alpina Monterosa della Repubblica Sociale Italiana, un fascista quindi, stando al politicamente corretto. Sono trascorsi ormai 72 anni dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale, eppure la “damnatio memoriae” continua a crogiolarsi nella manipolazione storica avvenuta per mano di quegli scrittori, giornalisti e saggisti che asservirono quella ben nota ideologia che cavalcò a tutto campo il periodo del dopoguerra, nonché di coloro che ancora oggi camuffano una guerra civile in una guerra di liberazione.
La bellezza dei sogni
In Italia tantissime vallate si stanno spopolando. Percorrendo le frazioni sparse nelle valli si trovano ruderi là dove una volta c’erano scuole, allevamenti di animali, famiglie che in quei villaggi vivevano tutto l’anno. Una pena trovare case abbandonate, tetti cadenti, muri demoliti dalle intemperie. Ma non tutto è perduto. Ci sono uomini che nonostante le difficoltà restano coraggiosamente radicati alla loro terra.