Quel monumento a Campo Tures
Passando per Campo Tures ho notato un piccolo monumento posto alla destra appena fuori del paese che si trovava in disfacimento.
Canto e realtà
Egregio direttore, scrivo questa lettera per condividere un pensiero. Da piccolo sono sempre stato appassionato, grazie ai miei nonni, di canti alpini e del loro carico umano. Da meno piccolo frequentai il CAI per anni fino a partire come VFA nel 7° Alpini per poi avere l’onore di cantare nel Coro BAJ.
Mininaja e (ancora!) il cappello
Da tempo sto meditando su una fatto che francamente mi lascia perplesso. Non capisco come mai alla fine dei 15/20 giorni di mininaja viene ufficialmente consegnato ai ragazzi il cappello alpino.
Quel cappello al rovescio
Caro Bruno, sono sempre io che ti scrivo in questo caso per proporti la foto allegata. Riprende dei partigiani “alpini” che entrano sfilando a Bologna, mi pare, il 25 aprile del 1945.
Vacanza al Soggiorno alpino di Costalovara
Sono iscritto alla sezione di Trieste e di recente sono stato ospite per cinque giorni presso la bellissima struttura che è il Soggiorno Alpino di Costalovara. Ho fatto questa scelta per un breve periodo di vacanza, perchè mi sono ricordato che su un numero de L'Alpino era stato reclamizzato questo posto di soggiorno.
… e la caserma torna ad essere alpina
Gentile redazione, quale iscritto all’ANA dal 1974 ricevo tutti i mesi la rivista L’Alpino; non sempre si può essere d’accordo sul contenuto di tutti gli articoli trattati, ma quello sulla caserma Ceccaroni di Torino, proprio non lo digerisco. La caserma ritorna “alpina” semplicemente perché svendiamo il cappello alpino, facendo diventare alpini dei portatori di basco?
Don Ivano parroco alpino
Sono figlio di un alpino, classe 1923, andato avanti nel 2009, ma con i miei fratelli non ho dato molte soddisfazioni allo spirito alpino di papà. Il fratello maggiore ha fatto il servizio militare come carabiniere, il sottoscritto è prete da tanti anni, il fratello minore ha fatto il servizio civile come obiettore di coscienza in anni in cui era difficile fare il militare senza essere considerati cittadini, se non sospetti, almeno di seconda categoria.
Niente divise alpine ai funerali di Nardo
Non posso nascondere il mio rammarico per quanto ho potuto verificare in occasione dei funerali del compianto presidentissimo Nardo Caprioli. Nell’occasione la cosa potrà essere sfuggita a tanti, ma non sicuramente agli alpini presenti e spero ai miei presidenti e rispettivi consigli. Mi riferisco alla totale assenza di anche un solo alpino in divisa.
Vivi le Forze Armate, o no?
Vorrei esprimere la mia opinione in merito all'articolo apparso sul numero 6 di giugno de L'Alpino, “Vivi le Forze armate” rappresenta davvero uno spreco di soldi, per 3 settimane di un qualcosa che non è neppure paragonabile lontanamente alla vera esperienza che si fa nell'esercito o in qualunque altra forza armata!
Rispetto per i regolamenti
Carissimo don Bruno, di ritorno dal 30° raduno nazionale al rifugio Contrin, mi preme farti presente un fatto, anche se so che certamente tu l'hai notato. Regolamento-cerimoniale ANA alla mano: capitolo “atti della cerimonia o manifestazione – punto F: ‘Santa Messa celebrata...’, penultimo capoverso: “Si rammenta che anche il personale di servizio al momento di ricevere l'Eucarestia deve comunque togliersi il cappello alpino”.
Angela ringrazia il "presidentissimo"
Nel dicembre 2012 nella casa di Endine Gaiano ho suonato con la fanfara alpina di Ramera di Ponteranica alla Messa di Natale alla presenza dell’alpino Caprioli: i suoi occhi erano lucidi per l’emozione ed ora sono io ad essere commossa per il suo essere “andato avanti”!
Grazie Piacenza!
Grazie. Grazie ancora cittadini di Piacenza! Grazie per averci consentito giorni di serenità, di amicizia e buon'umore accomunando noi alpini a voi residenti. Grazie per avere sopportato il disagio inevitabile che vi abbiamo creato sperando che sia stato di bellezze della vostra città, nonché di farci apprezzare lo spirito padano che ci accomuna.