Per l’Adunata, per la città
Per molti volontari della Protezione Civile Ana sarà un ritorno. Nelle prime ore del 6 aprile 2009 le prime frammentarie, drammatiche comunicazioni consentirono di mettere in moto l’organizzazione della nostra Associazione che intervenne in aiuto alla popolazione di L’Aquila e di tante zone dell’Abruzzo terremotato.
Graziano: nuovo incarico
L’ammiraglio con il cappello alpino e il generale degli alpini con il berretto della Marina. Sull’invito che annunciava l’avvicendamento al vertice dello Stato Maggiore della Difesa, l’amm. Luigi Binelli Mantelli e il gen. Claudio Graziano si sono fatti ritrarre, divertiti, l’uno con il copricapo dell’altro. Un simpatico preambolo al rigido cerimoniale militare, celebrato nella sede del Comando in Capo della Squadra navale in località La Storta (Roma), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Senato Pietro Grasso, del ministro della Difesa Roberta Pinotti e dei sottosegretari di Stato alla Difesa Domenico Rossi e Gioacchino Alfano. L’Ana era rappresentata dal Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha scortato il Labaro.
Il gen. Danilo Errico nuovo Capo di SME
Il gen. Danilo Errico è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. È subentrato al gen. Claudio Graziano che dallo scorso 28 febbraio ha assunto l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il gen. Federici alla Taurinense
Si è svolta al Circolo di Presidio di Torino la cerimonia di passaggio del comando della brigata alpina Taurinense tra i gen. B. Massimo Panizzi e Franco Federici, alla presenza del comandante delle Truppe Alpine gen. D. Federico Bonato, del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, del Presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino, del Presidente dell’Ana Sebastiano Favero, del Labaro dell’Associazione e di numerose autorità civili, religiose e militari piemontesi.
Alla scoperta delle Grotte di Stiffe
Le Grotte di Stiffe, si trovano a circa 15 chilometri da L’Aquila, sull’apice della forra sovrastante il piccolo paese di Stiffe, frazione del Comune di San Demetrio ne’ Vestini. In prossimità della grotta è possibile ammirare uno degli angoli più belli di tutto l’Abruzzo: da una parte lo sguardo si adagia sulla placida, morbida visione della conca aquilana, dominata dalla imponente mole della catena del Gran Sasso d’Italia, dall’altra s’inerpica sull’aspra parete rocciosa alta cento metri, che sovrasta l’ingresso della grotta e si perde nella lussureggiante vegetazione della forra, attraversata da sentieri naturalistici.
Tìrano i tiranesi!
Bergamo-Tirano e ritorno. L’avvicendamento tra le due Sezioni sul gradino più alto del podio è avvenuto al 38º campionato nazionale Ana di sci alpinismo organizzato a Schilpario (Bergamo). Sebbene il miglior tempo assoluto sia stato quello della coppia formata da Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi del Centro Sportivo Esercito, che hanno coperto i 14 km del percorso in 1 ora e 18 minuti, la competizione Ana è stata vinta dagli atleti tiranesi Walter Trentin e Matteo Pedergnana, con il tempo di 1:19’,04”. Al secondo e terzo posto si sono classificati i bergamaschi Pietro Lanfranchi con Giovanni Zamboni (1:19’,54”) e Riccardo Donati con Nicola Grassi (1:25’,42”).
La cruda realtà della Guerra
Stimatissimo direttore, sentiamo quotidianamente parlare di ragazzi cresciuti ed educati nelle nostre comunità che decidono di andare in guerra. Al di là della loro scelta di campo, ciò che mi colpisce maggiormente è la freddezza con cui vanno incontro ad una possibile morte. In altri tempi ed in altre situazioni avrei pensato a degli eroici difensori dei propri ideali; oggi mi sorge il dubbio che questi gesti siano soprattutto legati ad una deformata percezione di cosa sia realmente la guerra.
Mio nonno e il Soldato senza nome
La prima di Cevoli
Il film ha già cominciato a scatenare discussioni prima ancora di essere uscito nelle sale (dal 2 aprile). Da un lato quanti lo considerano dissacrante a prescindere per il solo fatto di essere una commedia e dall’altro quanti, invece, pensano cha si possa affrontare il ricordo della Grande Guerra anche con un sorriso. Sinceramente credo molto nella potenza dell’umorismo e non ho mai trovato dissacrante l’ironia profusa a piene mani da Paolo Monelli e Giuseppe Novello, due che la guerra l’avevano conosciuta davvero, ne “La Guerra è bella ma scomoda”.
Venceslao dai piedi dolci
Era un giorno qualunque di un mese qualunque, in guerra a quota 3.000. Gli alpini che vivevano lassù erano veneti, lombardi e friulani, provenivano dai paesi sparsi lungo tutto l’arco alpino. Poi, come per ogni buona regola, c’erano le eccezioni. Ed ecco dunque Venceslao Patriarca, pastore sulle montagne d’Abruzzo e chiamato a fare l’alpino sulle Dolomiti: «Ma ie n’ saccie camminà co li scarpe » aveva detto al capitano nel giorno della visita al Distretto. «E perché mai?» «Perché tenghe li piede dolge e delicate!».
Il sacrificio di Selenyj Jar
Ancora una volta San Gabriele dell’Addolorata ha fatto il miracolo. La devozione verso il Santo patrono d’Abruzzo è stata più forte della paura del maltempo e decine di migliaia di alpini provenienti da tutto il territorio regionale, e non solo, si sono riversati a Isola del Gran Sasso e, dopo aver reso gli onori al vessillo della Sezione Abruzzi, hanno iniziato la sfilata verso il santuario di San Gabriele.
I luoghi della rinascita
Rinascere, in una città falcidiata da un sisma devastante che ne ha spento suoni e colori, significa anche riconquistare pezzi di strade, facciate di palazzi, angoli dove parlare. I luoghi, è inevitabile, contribuiscono a formare l’identità di una popolazione. E L’Aquila, da quella maledetta notte del 2009, è alla disperata ricerca della sua “nuova” identità. La vita risorge a piccoli pezzi. Te ne accorgi girando a piedi nel ground zero della tragedia, quello che era il sesto centro storico d’Italia per presenza di beni monumentali. Là, dove prima regnavano solo silenzio, puzza di muffa e vecchi portoni sbarrati dai puntellamenti, qualcosa sta cambiando.