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lunedì, 5 Maggio 2025

Ritorno a Susa

Tre giorni intensi, tre giorni spesi a riportare le penne nere in una città che sin dagli anni della fondazione delle Truppe Alpine è stata alpina per eccellenza. Susa, già dal 1872 sede della 7ª compagnia delle quindici previste, poi sede del 3º battaglione nel 1875, del 5º nel 1878 e infine nel 1880 dei battaglioni Val Dora e Moncenisio. Presupposti niente male.

I colori della speranza

“Ciao, io mi chiamo Lucrezia e ho 9 anni. Spero che il regalo che vi ho fatto vi piaccia. Sapete, anche da me è venuto il terremoto e anch’io ho dormito nelle tende come voi. Ora qui da me è tutto ricostruito, non vi preoccupate, anche voi tornerete presto nelle vostre case. Non abbiate paura”. Quando i grandi pensano di sapere tutto, spesso sbagliano, e come altrettanto spesso accade i bambini ci sorprendono con dei gesti così semplici, ma così unici da lasciarci senza parole. 

Nel cuore della gente

Si dice che la casa è dove abita il cuore, il luogo in cui le emozioni prendono forma, fra ricordi e affetti più cari. Uno spazio tangibile, per usare un’accezione meno romantica, fatto di piccole certezze quotidiane, un confine pressoché naturale tra noi e gli altri dove potersi rifugiare, sentirsi liberi o semplicemente essere.

Guida sicura

Il Dipartimento nazionale di Protezione Civile in accordo con il Comando del 6º Alpini di Brunico ha ideato dei corsi di guida sicura, aperti anche alle associazioni. 

Per gli eroi del Tomba

Uno scenario con colpo d’occhio meraviglioso, suggestioni forti, amor di Patria, spirito europeo, non sono certo mancati nei partecipanti al 57º pellegrinaggio al Monte Tomba, per l’occasione pavesato a festa. Con l’impegno di oltre 80 volontari, il gruppo alpini di Cavaso del Tomba ha ospitato domenica 4 settembre l’annuale ricordo dei fatti d’arme del 1917-1918. Non va dimenticato che sul Tomba e nel vicinissimo Monfenera persero la vita in molti, combattendo per resistere agli attacchi austro-tedeschi, venti giorni dopo Caporetto. 

«Dateci nuovi alpini!»

Il cuore delle penne nere della Sezione di Vicenza batte forte ancora una volta dall’alto della cima del Monte Pasubio, per l’annuale pellegrinaggio, avvenuto nel primo fine settimana di settembre. Gli onori ai Caduti nei luoghi sconvolti dalla guerra e la cerimonia all’Ossario, sono stati preceduti dalla staffetta della lampada votiva per la pace, accesa il 2 settembre al santuario di Monte Berico e partita per un pellegrinaggio che ha toccato numerosi paesi del vicentino, sostando anche nei sacrari militari di Arsiero e Schio, per arrivare infine proprio sul Pasubio.

Profumo d’Adunata

Era importante, era il raduno delle Penne Mozze numero 45, rientrava negli eventi del filo conduttore “Aspettando l’Adunata del Piave 2017”, c’era un oratore ufficiale che rispondeva al nome del Presidente emerito Corrado Perona e vi ha partecipato per la prima volta il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, territorio dove sorge il memoriale del Bosco, nella trevigiana Valle di San Daniele, Corrado Pizziolo. 

La ferita riaperta

Dei giorni appena successivi alla grande scossa del 2009 in Abruzzo ricordo la sofferenza delle persone, lo sconforto per essere stati sradicati dalle proprie case e l’incertezza dei giorni nelle tendopoli. Su tutte l’immagine di un anziano in un campo, in fila per il pasto serale. Le guance scavate ancora sporche di terra, una ferita sul naso. Coppola in testa, indosso un maglione pesante di due misure più grande. Tra le mani una vaschetta di pasta e una latta di carne in scatola. Lo sguardo fisso nel vuoto, il terrore ancora negli occhi.

La Bulgaria nell’Ifms

Dal 7 al 10 settembre scorso Innsbruck (Austria) ha ospitato il 31º Congresso della Federazione Internazionale Soldati di Montagna (Ifms), con la presenza di dieci delegazioni: assente giustificato solo il Montenegro, attualmente in fase di riorganizzazione della sua Associazione. I lavori del Comitato esecutivo e dell’Assemblea generale, sotto la guida del segretario Renato Genovese, sono stati intensi. 

A scuola di vita

È sempre un po’ riduttivo utilizzare il termine “campi scuola” per via delle finalità e delle risorse che l’Ana spende sostenendo tutte queste attività, non solo sul piano economico. Il progetto dei campi scuola è stato riconosciuto come un’iniziativa formativa, istituita dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile nel 2009. Una proposta lodevole che fornisce l’opportunità di creare nei giovani una cultura ad hoc.

Contro gli incendi estivi

Anche quest’estate, dal 2 luglio al 4 settembre, i volontari della Protezione Civile Ana hanno allestito dei presidi antincendio in Puglia, regione che ogni anno vede decine di ettari sparire tra le fiamme. Luoghi prescelti sono stati Vico del Gargano (Foggia), nella caserma della Forestale, mentre ancora più a Sud la base logistica è stata individuata a Campi Salentina (Lecce), presso l’area fieristica. 

Cronaca di un intervento

Si potrebbe parlare di evento preannunciato, in considerazione dell’alta sismicità congiunta ad alcune parti del territorio italiano. Le cose inaspettate al riguardo non mancano mai. Il resoconto per gli eventi che ci ha coinvolti come Protezione Civile è molto simile a ciò che si è sviluppato per il sisma de L’Aquila e dell’Emilia Romagna. 

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