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sabato, 10 Maggio 2025

Cent’anni col cappello

Quella grande foto di mio nonno paterno, orgoglioso nella sua divisa alpina di fine Ottocento, mi aveva sempre incuriosito. Capeggiava sopra la vecchia radio Phonola nella cucina-salotto, collegata all’emporio di un paesino delle Valli del Natisone, dove avevo trascorso i miei primi vent’anni, tra i fitti boschi e il fiume, a contatto con la natura che fu grande maestra di vita.

La specialità alpinistica

L’ultimo periodo dell’anno, caratterizzato dall’arrivo dell’inverno con freddo e neve, potrebbe giustamente fare supporre che per le “ragazze” e i “ragazzi” della specialità alpinistica della Protezione Civile Ana, sia giunto il momento di riporre “sotto naftalina” corde, imbraghi e moschettoni, in attesa della bella stagione. Niente di più lontano dalla realtà! Il primo fine settimana di dicembre ha rappresentato per gli alpinisti del 1º e del 2º Raggruppamento un impegno importante. L’appuntamento per le squadre del 2º è stato in provincia di Bergamo, in località Onore presso la falesia denominata “Le Corne”, dove è andata in scena l’esercitazione di raggruppamento e le prove di abilitazione per 5 nuovi aspiranti alpinisti. «Nella giornata di sabato hanno partecipato 10 alpinisti e i 5 volontari aspiranti. 

Opinioni da giornalisti

Perché giornali e tv ignorano quasi del tutto l’attività quotidiana e straordinaria dell’Associazione Nazionale Alpini? È successo di recente, a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione dell’edificio polifunzionale a Campotosto, piccolo centro montano in provincia de L’Aquila, devastato dal sisma che colpì il Centro Italia lo scorso anno. Un servizio sulla scossa di domenica 3 dicembre ha raccontato quanto questi piccoli paesi, di poche decine di abitanti, vivano in uno stato di disagio e continua emergenza e come la promessa delle casette sia stata fino ad ora disillusa. 

Monumento vivente

Centinaia di alpini e sostenitori hanno fatto da cornice, a Brescia, alla cerimonia della posa della prima pietra della Nuova Scuola Nikolajewka, un grande edificio su tre piani, che si affiancherà a quello omonimo esistente, che già ospita persone con disabilità fisiche gravi e gravissime. Una cerimonia solennizzata dalla presenza del Presidente nazionale, Sebastiano Favero, affiancato dai presidenti delle tre Sezioni bresciane, Brescia, Salò e Vallecamonica (Turrini, Micoli e Sala) e da quella del sindaco di Brescia, on. Emilio Del Bono e dai rappresentanti di Regione, Provincia e Ats.

Patria degli sportivi

Non solo storia e cultura. Il territorio che ospiterà l’Adunata 2018 si presenta come la patria degli sportivi, specialmente nel periodo invernale. In Trentino, infatti, grazie a un unico chip-skipass, Dolomiti Superski - più grande carosello sciistico al mondo - mette a disposizione 1.200 chilometri di piste, 350 dei quali in territorio trentino (Val di Fassa, Moena- Tre Valli, Val di Fiemme e San Martino di Castrozza-Passo Rolle), quasi completamente attrezzate per l’innevamento programmato, con sciabilità garantita da dicembre fino ad aprile anche in situazione di scarse precipitazioni naturali. 

Un anno di sport

Nella splendida cornice della Sala del Giudizio dei Musei di Rimini sono convenute oltre 200 persone tra responsabili allo Sport, presidenti e atleti di 46 Sezioni. Dopo l’alzabandiera nel cortile del museo, Mauro Buttigliero, Consigliere nazionale e responsabile della Commissione nazionale Sport, ha aperto i lavori, ringraziando il gruppo alpini di Rimini e la Sezione Bolognese-Romagnola per la calda accoglienza. Il 2017 è stato contraddistinto da un significativo aumento di partecipazione alle gare, sia di alpini, sia di Aggregati, con alcuni record: 55 gli iscritti di 47 Sezioni alla corsa in montagna di Ozzano (Casale Monferrato) e addirittura 626 alla staffetta di Valdobbiadene. Una situazione in controtendenza rispetto alle altre meritorie attività dell’Ana che, anche a causa dell’età, sono in perenne calo. 

Milano abbraccia gli alpini

Parlare della Messa in Duomo è raccontare una cerimonia che da 61 anni permette a migliaia di alpini di ritrovarsi la seconda domenica di dicembre. Quanti ne ho conosciuti in tutti questi anni: da Peppino Prisco che iniziò l’evento in ricordo dei suoi commilitoni del battaglione L’Aquila, ai tanti presidenti nazionali e sezionali. Oramai non conto più quante volte vi ho partecipato. In 52 anni di iscrizione all’Ana, penso di averne perse poche. Si iniziò nel Civico Tempio di San Sebastiano di via Torino, chiesa di proprietà del Comune di Milano, poi ci spostammo nella chiesa di San Carlo e infine in Duomo. 

Dolomiti Hydrotour

Dopo la Prima Guerra Mondiale le centraline elettriche che approvvigionavano il Basso Trentino erano state distrutte e si doveva ripartire. E forse i reduci non pensavano che una volta tornati a casa dal fronte avrebbero ripreso in mano l’esplosivo che avevano imparato a usare in battaglia, stavolta non per annientare ma per costruire. Le cariche dovevano aprire la roccia del Monte Rocchetta per realizzare i quasi 10 chilometri della galleria di derivazione che avrebbe condotto l’acqua dal sovrastante lago di Ledro e del torrente Ponale alla centrale in riva al Garda. 

Le trentatré cartoline

A volte in famiglia lo inducevano a rievocare le atrocità della guerra, l’esasperazione della trincea, gli assalti alla baionetta. La madre era sgomenta, ma voleva lo stesso sapere. «Ma Sandro, no te avaré mia copà qualche cristian quando che te eri in guera?» «Mama, mi no lo so, ma piutosto che lu m’avesse copà mi, l’è meio che mi abia copà lu!». La madre stravedeva per questo suo ultimo figlio maschio, per la sua allegria, le battute sempre pronte, la capacità di essere ottimista anche contro tutte le evidenze. 

L’Alpino va in tv

Questo Natale, sotto l’albero, gli alpini hanno trovato un nuovo, bellissimo regalo. Si chiama L’Alpino settimanale televisivo, una finestra aperta sul mondo delle penne nere, per rimanere costantemente aggiornati sulle attività e gli appuntamenti dell’Associazione. La “tv con la penna” è nata, su iniziativa della Presidenza Ana e del Cdn, grazie a Tele Boario, l’emittente della Valcamonica con la quale l’Ana collabora già da qualche anno in occasione delle Adunate nazionali e degli altri più importanti avvenimenti associativi. L’appuntamento con il telegiornale alpino avrà cadenza settimanale e potrà essere seguito da affezionati e curiosi su 24 televisioni locali (il numero si riferisce alle emittenti che hanno aderito alla data di stampa de L’Alpino) che coprono, in tutto o in parte, ben 13 Regioni del nostro Paese. 

Termina la missione della Taurinense in Afghanistan

Lo scorso 14 dicembre, presso l’aeroporto di Herat, si è svolta la cerimonia di avvicendamento alla guida del Train Advise Assist Command West, il comando Nato multinazionale e interforze a guida italiana che opera nella regione Ovest dell’Afghanistan nell’ambito della Missione Resolute Support.

Il gen. Serra al Comfopnord

Nuovo incarico per il generale C.A. (alpino) Paolo Serra che ha avvicendato alla guida del Comando Forze Operative Nord il gen. C.A. Bruno Stano. La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna del Palazzo del “Bo”, sede dell’Università degli studi di Padova, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Danilo Errico che ha ringraziato il gen. Stano per l’impegno dimostrato nel portare a termine la costituzione del Comfopnord.

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