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giovedì, 29 Maggio 2025

Un seme per l’Italia di domani

Il Tricolore con gli occhi dei bimbi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia: è questo il tema che unisce le pagine della pubblicazione del gruppo di Niardo, sezione di Vallecamonica, dato alle stampe nel mese di marzo di quest’anno. Privilegiare la diffusione della cultura alpina nelle scuole rappresenta un obiettivo comune a tutti i Gruppi, a tutte le Sezioni.

Cambi di comando alla Julia

Il mese appena trascorso ha visto alla brigata alpina Julia il cambio di molti comandanti di unità. Se si escludono le eccezioni (5 anni di comando all’8° reggimento alpini non pochi anni fa) i comandanti ormai dirigono i propri uomini per periodi che vanno da un anno a due. Il tutto è connesso con la nuova struttura del nostro Esercito, che vede impieghi all’estero e sul territorio nazionale. Di conseguenza è più frequente il turnover alla guida dei reparti.

Benevento s’infiamma di Tricolore

Scrive, Guido Piovene, nel suo “Viaggio in Italia”: “La loro indole, mi fanno notare i beneventani, differisce molto da quella del resto della Campania: più dura, più chiusa, più alpina”. E ‘alpina’, la mattina del 29 settembre, Benevento si è svegliata, non dura, però, né chiusa, sulle note del “Trentatré” che annunciavano che il nuovo giorno baciato dal sole era anche quello dell’attesissimo raduno degli alpini del 4° raggruppamento, che si stavano riversando, da varie parti d’Italia, in città.

Alla statua del Redentore

Il Mombarone, confrontato alle tante maestose montagne valdostane, potrebbe essere giudicato una vetta di secondaria importanza, perché alto soltanto 2.372 metri. Quando, alla fine dell’Ottocento, fu prescelto dal Comitato Romano, per rappresentare il Piemonte settentrionale, assieme ad altre diciannove vette in altrettante regioni italiane, rispondeva a caratteristiche considerate essenziali per l’epoca in cui si viveva e per la finalità dell’iniziativa.

Una Medaglia all’8° Alpini

Una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito è stata conferita alla Bandiera di guerra dell’8° Alpini, “per aver contrastato in Afghanistan, nell’ambito della missione ISAF, la forte resistenza armata dei talebani”. La cerimonia, presente il nostro Labaro scortato dal presidente nazionale Corrado Perona, si è svolta a Udine.

Canti? Meglio se alpini doc

La vita media di un coro è stimabile in 35 anni. Il coro ANA più longevo ha 63 anni, il più giovane forse sta nascendo proprio in questo momento. Il movimento corale è in continua rivoluzione. Arrivare a sessant’anni, così come decidere di avviare un coro oggi presuppone l’avere passione, organizzazione, buone idee. Non è cosa semplice, ogni corista deve sapere gestire prove, lavoro e famiglia. Tra i cori più attivi gli impegni arrivano ad essere anche un centinaio all’anno. Organizzazione, gestione e professionalità. Scelta dei repertori, studio musicale, approfondimenti sui canti.

Due nuove vie e una ferrata per il 140°

Per celebrare i 140 anni di fondazione del Corpo, il Comando delle Truppe Alpine ha promosso e curato l’apertura di due nuove vie alpinistiche e la realizzazione di una via ferrata. L’impresa è stata presentata a Bolzano al Circolo Unificato dell’Esercito, dal vice comandante delle Truppe alpine gen. D. Fausto Macor.

“Avanti, sul loro esempio morale”

La pioggia battente dei giorni precedenti, proseguita fino all’alba della domenica, impediva d’essere ottimisti sul regolare svolgimento della manifestazione. Poi l’improvviso aprirsi delle nuvole ha lasciato spazio a un pallido sole che ha preso forza risplendendo sulla magica valle di San Daniele.

Oasi Mario Rigoni Stern: letture e concerto

Un paio di panchine, un tronco scavato all’interno per poter custodire i suoi libri, un pannello che racconta i giorni felici della primavera del 1940 e un’incisione originale su pietra opera dell’artista Gianfranco Schialvino: sono questi gli ingredienti dell’Oasi Mario Rigoni Stern, inaugurata al Pian dell’Azaria, sopra Campiglia Soana, ideata dall’Associazione Amici del Gran Paradiso e realizzata con il contributo del Comune di Valprato Soana e del Parco Nazionale Gran Paradiso.

E noi con voi

La fanfara suonava, gli ospiti continuavano ad arrivare, sembrava una festa ma non lo era: non ci può essere allegria per chi parte per una terra lontana, diversa in tutto, ancora piena di insidie. Perché questa missione in Afghanistan dell’intera brigata alpina Taurinense, ormai iniziata, ha vecchie e nuove incognite, a rischio anche per chi è preparato, ben addestrato, ben equipaggiato. Nell’ampio piazzale della caserma Monte Grappa le tribune sono ormai zeppe di invitati, con il sindaco Fassino, il presidente della Regione Cota, il procuratore generale Caselli, senatori, deputati.

Il belletto alla “sua” caserma

Di nome fa Giovam Battista. Con la “m” davanti alla “b”, precisa subito. Che non si metta in dubbio la sua originalità. Di cognome fa Gherardi, artigliere da montagna dal 1980, gruppo “Sondrio” di stanza a Vipiteno. Ora vive a Osio Sotto, in provincia di Bergamo, con la moglie peruviana e due splendidi rampolli, Gabriele e Victor. Lui, agli alpini, vuole un bene dell’anima. Ed è riconoscente anche allo Stato, checché ne dicano i malpensanti, perché come ci tiene a dire “a lui la naja ha aperto gli occhi”.

In visita ai capisaldi austriaci

I militari del Comando Esercito del Trentino-Alto Adige di stanza a Trento hanno svolto una marcia di addestramento sul monte “Soprasasso” guidati dal capogruppo di Cadine Valentino Bonvecchio.

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