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domenica, 8 Giugno 2025

VICENZA – Una città alpina e imbandierata

Novant’anni di storia e un suggello d’amicizia con una delle città più alpine d’Italia nell’anno del 140° anniversario delle Truppe alpine. Questo è stato il filo conduttore della 47ª adunata sezionale di Vicenza. Vicenza è l’unico Comune italiano che al posto di un proprio gonfalone può fregiarsi della bandiera nazionale con lo stemma della municipalità inserito al centro.

PARMA – Pietro Cella alla fortezza di Bardi

Alla fortezza di Bardi sono state aperte cinque sale dedicate al bardigiano Pietro Cella, capitano, prima Medaglia d’Oro del Corpo degli Alpini, caduto nella battaglia di Adua il 1° marzo 1896. All'inaugurazione hanno partecipato numerose penne nere provenienti da tutta la provincia con il presidente della sezione di Parma Mauro Azzi ed il capogruppo di Bardi Stefano Fibrosi. Il sindaco Giuseppe Conti ha ringraziato di cuore le penne nere per il sostegno all'iniziativa che, vista anche la cornice in cui si presenta, è destinata ad avere un ampio consenso di visitatori, anche considerando la vicinanza con Piacenza, città della prossima adunata nazionale che con Parma condivide - storicamente - la cittadinanza di Pietro Cella.

ABRUZZI – Raduno a San Benedetto dei Marsi

San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) e i suoi cittadini hanno partecipato numerosi al raduno sezionale degli alpini organizzato dal gruppo “Morroni” in collaborazione con la sezione Abruzzi. L’appuntamento è stato arricchito da un convegno su “Don Gnocchi e la solidarietà alpina”, disposto in collaborazione con l’Amministrazione comunale e allietato dal coro di Isola del Gran Sasso. Erano presenti il sindaco Paolo Di Cesare, il presidente della sezione Abruzzi Giovanni Natale e il vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro.

BERGAMO – Il caloroso abbraccio di Martinengo

L’adunata sezionale è stata preceduta da una serie di appuntamenti che hanno impegnato per mesi gli alpini di Martinengo e della zona 27 “Strada Francesca”, guidati rispettivamente dal capogruppo Luigi Manenti e dal coordinatore di zona Giacomo Limonta. Le manifestazioni si sono aperte con le mostre “Fratelli Calvi” e “Dolomiti a 360°” presso il “Filandone”, una costruzione risalente all’Ottocento dove per decenni si sono lavorati bozzoli per ricavarne seta. Tra gli incontri più significativi una serata culturale “360° di passione e solidarietà”, la rappresentazione della commedia dialettale “Per öna pena de galéna”, andata in scena al Teatro Scuola Maddalena di Canossa e il concerto dei cori ANA Sovere, Adda e Martinengo, presentato da Francesco Brighenti.

TIRANO – Pellegrinaggio al Sacrario San Matteo

Grande partecipazione per il 38° pellegrinaggio al Sacrario San Matteo, organizzato dal gruppo ANA Valfurva e dalla sezione di Tirano. La due giorni è iniziata sabato sera con la presentazione del libro “Fulvio Pedrazzini: un alpino, due guerre e tante lettere”, dedicato all’alpino Pedrazzini, nativo di San Nicolò Valfurva. La figlia Maria Paola Lavizzari Pedrazzini, autrice del libro, ha illustrato al pubblico il volume che raccoglie le numerose lettere scritte durante la due guerre. La serata è stata allietata da canti di montagna eseguiti dal coro “La Bajona” di Bormio.

Nasce il gruppo alpini Ungheria

In Ungheria è nato un nuovo gruppo alpini, guidato da Antonio Dal Fabbro. Per la cerimonia di consegna del gagliardetto - madrina d’eccezione l’ambasciatore d’Italia a Budapest Maria Assunta Accili - sono giunti nella capitale magiara il vice presidente nazionale vicario Adriano Crugnola, il delegato ai rapporti con le Sezioni all’estero Ferruccio Minelli e il presidente della sezione Balcanica-Carpatica-Danubiana ambasciatore Stefano Benazzo. L’idea di creare il gruppo incominciò lo scorso anno, quando Antonio Dal Fabbro incontrò sul Monte Tomba, in occasione dell’annuale raduno internazionale organizzato dal gruppo di Cavaso (sezione di Bassano), il presidente nazionale Corrado Perona e l’allora vice presidente vicario Sebastiano Favero.

Senago inaugura il monumento all’Alpino

Domenica 16 dicembre il gruppo di Seregno (sezione di Monza) inaugurerà il monumento all’Alpino della città.

Concerto della fanfara dei congedati della brigata Cadore

Il concerto di Natale della sezione di Biella si svolgerà il 1° dicembre, e non l’8 dicembre come precedentemente segnalato.

Monumento al parco della Rimembranza in ricordo dei Caduti

Sabato 3 novembre, presso il parco della Rimembranza di Torino, nel ricordo dei Caduti torinesi di tutte le guerre, e in occasione del 90° anno di fondazione del gruppo alpini Torino Centro, verrà inaugurato il monumento dedicato ai “Caduti della Divisione e della brigata alpina Taurinense”.

STORIA SEZIONI ESTERO – Piccolo Gruppo, grandi alpini

Era il 6 novembre 1969 quando a Winnipeg (capitale dello Stato del Manitoba che conta oggi circa 630.000 abitanti) due veci, Guerrino Macario (classe 1916) e Primo Augellone (classe 1920) insieme al bocia Ermenegildo Di Biaggio (classe 1938 e attuale capogruppo), parlando di guerra e di naja decisero di contattare uno ad uno gli alpini residenti, con l’intento di costituire un Gruppo alpino. Fu così che il 7 dicembre 1969 tennero una riunione “pre-associativa” alla quale parteciparono 18 alpini: venne presa la decisione di scrivere alla sede nazionale a Milano per chiedere istruzioni e dare così inizio alle iscrizioni.

AUSTRALIA – Attività del gruppo di Springvale

Ogni anno il gruppo di Springvale, sezione di Melbourne, dopo una breve sfilata depone una corona al monumento ai Caduti e partecipa ad una Messa celebrata da padre Kieren e accompagnata da canti alpini. Anche quest’anno, dopo la Messa, è stata fatta una colletta il cui ricavato è stato affidato a Margherita e Brian Allen, missionari laici in Cambogia, che insegnano ai piccoli a leggere e scrivere.

CADORE – Sul Piana, il “monte del pianto”

Sul Monte Piana, campo di battaglia dal maggio 1915 all’ottobre 1917, sono stati commemorati i 14.000 Caduti d’entrambi i fronti. Alla cerimonia organizzata dalle sezioni Cadore e Padova, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Monte Piana” e i Comuni di Auronzo e Dobbiaco, con loro rappresentanti, erano presenti tanti alpini, anche di altre sezioni (Treviso e Bolognese-Romagnola), i vessilli delle sezioni Cadore (con il presidente Antonio Cason), Padova, Vittorio Veneto e numerosi gagliardetti e, per le Truppe alpine, il comandante del 6° Alpini, col. Luigi Rossi.

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