NOVARA – Una borsa di studio in ricordo di “Ramon”
Nel 2011, a seguito della morte di Angelo “Ramon” Campiglio, socio della sezione di Novara, si era indetta una raccolta fondi per le esequie, alla quale avevano aderito i Gruppi della Sezione e alcuni privati. Coperte le spese necessarie restava una somma che il Consiglio direttivo sezionale ha deciso di destinare a una borsa di studio intitolata appunto a “Ramon” da assegnare ad uno studente di elettronica, materia che piaceva molto ad Angelo.
TREVISO – La “Casa dell’acqua”
Una struttura capace di erogare acqua dopo averla depurata e resa idonea al consumo umano, è stata donata dagli alpini della sezione di Treviso al comune di San Possidonio, piccolo centro del modenese colpito dal sisma del maggio 2012. Promotore dell’iniziativa è stato il capogruppo di Preganziol Bruno Torresan.
Il cappello in chiesa (ribadiamo!)
È bene ribadire quale deve essere il comportamento dell’alpino quando si trova all’interno della Chiesa, in ordine all’uso del cappello, così come ha rilevato l’alpino Facciolo nella lettera al direttore del numero di febbraio.
La Cittadella degli Alpini
Dal 9 all’11 maggio #alpiniadunata2014 al Parco Galvani di Pordenone, nella splendida cornice della 87ª Adunata nazionale, sarà aperta al pubblico la Cittadella degli Alpini, una vetrina espositiva di mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini dell’Esercito. Luogo d’incontro tra alpini di ieri e di oggi, la Cittadella sarà un’attrazione speciale per i pordenonesi e per le scolaresche che potranno visitarla in anteprima giovedì 8 maggio.
L’annullo postale e le cartoline
#alpiniadunata2014
Il Comitato Organizzatore dell’Adunata, in collaborazione con il Centro Filatelico Numismatico Pordenonese propone, oltre agli annulli speciali delle Poste, anche una bella novità: un francobollo personalizzato, emesso dalle Poste Austriache, che riproduce il marchio ufficiale dell’Adunata di Pordenone 2014. Le cartoline dell’Adunata saranno quattro, mentre il francobollo delle Poste austriache sarà applicato su una ulteriore cartolina che ha per soggetto una fotografia originale di alcuni ufficiali alpini, tra i quali Italo Balbo, Pier Arrigo Barnaba, Leone Periz, Gerardo Sibille Sizia e Ardito Desio, ritratti al Passo degli Scalini nella zona del Jôf di Montasio durante la Grande Guerra.
Il Villaggio dell’Adunata
#alpiniadunata2014
Il Villaggio dell’Adunata si trova nel centro di Pordenone, tra piazza XX Settembre e via Mazzini. All’interno del “Villaggio” sono presenti il Villaggio dei Partner, nel quale si trovano gli stand delle aziende Partner dell’Adunata e l’Expo del territorio, nel quale la Camera di Commercio di Pordenone e le Associazioni di categoria presenteranno i prodotti agroalimentari del territorio e le migliori espressioni dell’artigianato artistico
MARCHE – Un albero per ogni Caduto
Castelraimondo è un paese posto tra le colline del Preappennino umbro-marchigiano, tra Macerata e Perugia: nel suo territorio si trova il gruppo di Val Potenza, guidato da Angelo Ciccarelli. Due anni fa, dopo la notizia della morte del capitano Massimo Ranzani, Caduto in Afghanistan, gli alpini pensarono di realizzare un parco della Rimembranza, nel quale ogni albero messo a dimora fosse dedicato ad un Caduto.
Le pigotte solidali
#alpiniadunata2014
A Pordenone il 10 e 11 maggio le volontarie del Gruppo “Arcobaleno” di Spilimbergo e di Pordenone, tra le quali anche mogli di alpini, hanno realizzato delle “pigotte” in uniforme da alpino della 1ª e 2ª Guerra Mondiale, in vendita in banchi appositamente allestiti nelle vie del centro.
TORINO – Al Colle della Maddalena, in memoria dei Caduti
Gli alpini della sezione di Torino hanno ricordato i Caduti torinesi di ogni Arma, ordine e grado che nella Grande Guerra si sono sacrificati per la Patria. È un appuntamento che da anni riunisce sul Colle della Maddalena alpini e cittadini per ricordare i 4.810 torinesi Caduti in guerra.
Alpino alla ribalta
Fatico un po’ a trovarlo. Poi finalmente il telefono squilla e una voce calda quasi impostata, risponde. Superati i primi momenti di naturale incertezza, cominciamo a chiacchierare. Lascio che sia lui a parlare; vorrei non sembrasse un’intervista, ma piuttosto un racconto. Una sorta di biografia vocale. Il telefono non aiuta, ma ci provo lo stesso. Andreapietro Anselmi parla di sé in una dizione perfetta, impeccabile. Mi spiazza, immaginavo di sentire qualche espressione dialettale, invece nulla. Eppure è nato e vissuto fino ai trent’anni a San Bortolo delle Montagne, comune di Selva di Progno, provincia di Verona.
Vox populi, vox dei
Grazie direttore per l’editoriale e in particolar modo per lo spazio, l’attenzione e le risposte che vuoi e sai dare agli alpini e ai non alpini che ti scrivono esprimendo piaceri, delusioni, critiche, appelli e suggerimenti.
La grande cavalcata
L’alpinista e cartografo Julius Payer era uno dei soldati più felici dell’esercito austriaco, in quel giorno del 1865 quando Franz Kuhn von Kuhnenfeld, il vecchio generale avversario di Garibaldi allora diventato ministro della guerra, gli aveva consegnato l’incarico di disegnare la carta geografica di tutto il Gruppo Ortles-Cevedale per conto dell’Imperial Regio Istituto Geografico Militare. «È fatta!» si era detto il giovane tenente boemo appena appresa la notizia. Nei suoi anni futuri c’era ora un mondo quasi totalmente inesplorato: labirinti glaciali, cime inviolate, valli in parte mai percorse, morene, e angoli sconosciuti. Molte importanti lacune cartografiche dovevano essere fugate, e nelle zone sconosciute – dove gli antichi latini avrebbero liquidato i misteri geografici con la convenzionale scritta “hic sunt leones” – lui stesso avrebbe dovuto avventurarsi e con pazienza assegnare nuovi toponimi.