La manichea volontà di dividersi
Quando arriva L’Alpino è una festa. Un grazie a tutta la redazione. Bruno, la tua onestà intellettuale ti farà restare “don”. Ma va bene così, intendiamoci. A proposito del Tricolore italiano con la stella rossa al centro, posso dire anch’io, però come l’alunno dell’ultimo banco, che quelle bandiere io le ho proprio viste sfilare (avevo sei anni) qui per Gorizia, nel 1945 ed erano le bandiere dei partigiani italiani della zona, per la maggior parte comunisti e socialisti, che vagheggiavano la Venezia Giulia come 7ª Repubblica federativa della Jugoslavia.
Il maggiore Piva
Ho seguito i vari interventi relativi alla Divisione partigiana italiana Garibaldi e ho letto la lettera di Carlo Danda, bella ed esaustiva. Onore e riconoscenza a tutti i soldati italiani che hanno fatto parte di quella Divisione. Leggendo la storia della “Garibaldi”, mi è venuto in mente un vecchio episodio. Nel giugno 1991, con gli alpini di Venezia abbiamo visitato il santuario di Oropa sopra Biella, passando naturalmente per la sede della Sezione di Biella e per il museo storico dedicato al Corpo degli alpini.
TRENTO – Un giorno in caserma
I bambini di IV e V delle scuole primarie di Pietramurata e Sarche hanno visitato la caserma del Genio guastatori di Trento, in compagnia degli alpini del Gruppo Monte Casale con il Capogruppo Gino Chemolli. Li ha ricevuti il colonnello Gaetano Celestre ed assieme ad un gruppo di militari, hanno partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera cantando l’Inno di Mameli. Poi si sono trasferiti nella sala conferenze dove un sottufficiale ha spiegato che la caserma è una piccola città, dove si vive e si lavora.
SALUZZO – Un gesto di generosità
Gli allievi del 126º corso Auc della Smalp, tra loro anche il socio del Gruppo di Casalgrasso Davide Zerbino, durante il raduno del 30º anniversario dalla naja, hanno promosso una raccolta fondi da destinare alla comunità di Casalgrasso colpita dall’alluvione del novembre 2016. La somma raccolta è stata consegnata a Davide che l’ha destinata all’acquisto di un defibrillatore semiautomatico per tutte le associazioni e i cittadini del paese.
I forti del Trentino
Il Trentino, posto al centro dell’arco alpino meridionale, è sempre stato uno degli assi principali di comunicazione e transito per l’Europa centrale e il bacino del Mediterraneo. Per questo motivo, quando divenne territorio di confine fra il Regno d’Italia e l’Impero austro-ungarico, subì una densa fortificazione con opere di sbarramento e di controllo, collocate in diversi punti strategici che portò alla nascita di circa 80 fortezze.
Una bella novità
A Trento, per la 91ª Adunata nazionale, sarà la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini ad accogliere simbolicamente i partecipanti alla grande festa, soprattutto quelli che nella città di Cesare Battisti arriveranno in treno. Nei giardini antistanti la stazione, infatti, sarà allestita per la prima volta in assoluto, una novità davvero da non perdere: la cittadella della Protezione Civile Ana, uno spazio dedicato agli stand espositivi di tutte le specialità della nostra Pc.
VALSESIANA – La penna ritrovata
Nella sede del Gruppo di Gattinara si è svolta una cerimonia insolita, resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo di Romagnano Sesia, alla presenza dei Capigruppo Romeo Forti e Danilo Zambano. È stata infatti rimessa, sul cappello alpino dello scomparso capitano Angelo Rossi, la penna che era andata perduta molto tempo fa.
Valore all’onestà
Non sono affatto d’accordo con quanto scrivi nell’editoriale di marzo “In attesa del nuovo Governo”. A parte il chiaro orientamento a favore di partiti che non hanno nel loro dettato la parola onestà, credo che più che non sapercene fare di onesti ma incompetenti dovremmo temere i competenti ma disonesti.
Senza futuro
Nei giorni scorsi ho assistito ad una interessante presentazione di una serata circa i temi alpini. Pacche sulle spalle agli organizzatori e soddisfazione di tutti per la sala gremita, anche se pochi hanno notato che la quasi totalità dei partecipanti erano alpini, mogli o parenti. Sorge spontaneo allora il pensiero se stiamo facendo abbastanza per lasciare una forte traccia dietro di noi o peggio, se abbiamo maturato tutti il fatto che siamo gli ultimi di una grande tradizione. L’autocelebrazione e le pacche sulle spalle vanno benissimo, ma per tramandare, diventa sempre più indispensabile aprirsi verso chi alpino non è, o che peggio, guarda a noi con un misto di divertita ironia, come a dei nostalgici cucinieri di salamelle.
Cerimonia alla caserma Salomone di Padova
Alla caserma Salomone, sede del Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, ha avuto luogo la prima cerimonia di alzabandiera solenne del 2018, alla presenza del Prefetto di Padova Renato Franceschielli, del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Barbara Degani e delle più alte cariche militari e civili della città.
Viaggio nel gusto
Ricette semplici e sapori genuini: la cucina trentina è sinonimo di convivialità e amicizia. Un patrimonio culinario, strettamente legato alla montagna, originariamente di sopravvivenza ma a lungo influenzato anche dall’opulenta cucina di corte nonché dalle varie cucine di passaggio, che oggi sta vivendo una fase di riscoperta grazie al lavoro di donne e uomini che, ricercando un rapporto unico con il territorio e i produttori, riprendono ricette della tradizione rendendole moderne.
Alpini sciatori
Di questi tempi gli alpini usano sfidarsi sulla neve per divertimento, attrezzati di tutto punto, giustamente applauditi, ammirati ed invidiati. Un secolo fa, su queste nevi dell’alta Valle Camonica, non c’era spazio per il divertimento, qui si combatteva. Lo si faceva per avanzare e sottrarre postazioni al nemico, consapevoli del rischio. Erano gli alpini skiatori, temuti dagli austriaci che li avevano ribattezzati “le tigri bianche”.