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giovedì, 15 Maggio 2025

AI CONFINI DEL REGNO D’ITALIA

Fortificazioni, opere in quota che hanno fatto delle Alpi un baluardo della difesa. Qui, nel 1872, si formarono le compagnie distrettuali alpine (truppe leggere), i cui uomini, di lì a qualche anno, sarebbero stati chiamati alpini.

LE BUGIE DI CAPORETTO

Una rilettura della ritirata di Caporetto per ridare dignità alla verità degli avvenimenti e agli uomini che ne sono stati protagonisti.

DONNE ALPINI

Mogli o morose sono sempre presenti nell’iconografia degli alpini. Un’opera godibilissima dedicata a loro.

LA CHIAVE DELL’ALTOPIANO

Finalmente un po’ di chiarezza sulla perdita del Portule da parte italiana nel 1916 e sulle conseguenze che ne scaturirono per il prosieguo della guerra sull’Altopiano. Molte leggende erano nate sulla scarsa combattività dei nostri reparti che avrebbero consentito al nemico d’impadronirsi di quel costone di enorme importanza strategica quasi senza combattere. Non è così.

TUTTO PER L’ITALIA

La guerra di un pugno di uomini che, dopo l’8 settembre 1943, seppero ritrovare dignità e orgoglio, combattendo la guerra di liberazione a fianco degli anglo-americani.

CORNONE (SASSO ROSSO) 1917-1918 ESTREMA DIFESA

Le azioni di resistenza e di recupero delle posizioni all’inizio del 1918 da parte degli alpini sulle pareti del Cornone in condizioni difficilissime. Singolare la testimonianza di John dos Passos, della Croce Rossa americana, operante in quel settore.

GUERRA FREDDA E PACE CALDA

Il gen. Giovanni Marizza, giornalista e scrittore, tra i suoi tanti incarichi, ha comandato la forza mobile NATO e la brigata Julia. L’alto ufficiale ripercorre con precisione e gusto anedottico la sua carriera ai massimi livelli nel Corpo degli Alpini.

MIGLIAIA DI PROFUGHI, MILIONI DI SOLDATI

Una storia drammatica. Nel 1916 l’attacco austroungarico spinse alla fuga migliaia di persone dall’altopiano e da altri paesi del vicentino. In molti furono accolti nell’area berica dove erano stanziati i militari del Regio Esercito Italiano.

In breve

Notizie in breve.

Sfogliando i nostri giornali

La nostra stampa alpina.

L’ALLUCINANTE AVANZATA DEGLI ALPINI VERSO OVEST NEL GELO E NEL FUOCO

Un racconto di guerra nel quale Vittorio Trentini, già presidente nazionale ANA, Divisione Julia, oggi novantenne, descrive con intensità avvenimenti drammatici dai risvolti umani dolorosi e nello stesso tempo gloriosi, sempre vissuti con fede incrollabile.

MISSIONE “NEMO”

Il Servizio Informazioni Militare nel marzo 1944 infiltra nell’Italia occupata dai tedeschi una missione denominata “Nemo Op. Sand II”. Obiettivo: trasmettere notizie militari, industriali e politiche all’Intelligence britannica per affiancare gli alleati nella Campagna d’Italia nella salvaguarda di bacini idroelettrici, impianti industriali e neutralizzare cellule nemiche di spionaggio. La coordina il capitano di corvetta Emilio Elia. In un’operazione complessa e ad alto rischio non potevano mancare gli alpini. La rete articolata in sette gruppi ha al comando il capitano Riccardo De Hagg, una penna nera che opera col nome di copertura “Alpino”. Un’avvincente storia mai raccontata e di cui non si trova traccia nei resoconti ufficiali.

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