Alpini e politica
Come nel famoso romanzo di Stevenson, anche tra gli alpini c’è chi si sveglia italiano il mattino per coricarsi padano la sera. Ho partecipato, come ogni anno, all’Adunata di Torino in un tripudio di bandiere e di amor patrio; ho visto sindaci ed assessori, che nei loro Comuni rifiutano di indossare la fascia tricolore, accompagnare le bandiere degli alpini loro concittadini. Ho appena finito di leggere L’Alpino di giugno: “Alpini tessitori dell’unità nazionale”, poi accendo la televisione e vedo alpini (senza cappello, ma alpini) sul pratone di Pontida.
Franco Barillari - Gambara (BS)
Lacrime sul cappello rubato
Come ogni anno all’Adunata succede che nelle nostre tende, soprattutto di notte, arrivino i soliti sciacalli che approfittano della nostra assenza o, ancor peggio, mentre stiamo dormendo, per rubare portafogli, cellulari e quant’altro. Quest’anno è successa una cosa ancor più grave: hanno rubato un cappello e non un cappello qualunque. Il mio amico Ezio, la mattina del venerdì, in modo molto agitato cerca qualcosa.
Abruzzesi, sprint vincente all’85°
Grande successo del campionato nazionale alpini svoltosi a Teramo il 25 e 26 giugno scorso. La prima giornata di gara è iniziata con il triangolare di semifinale tra le rappresentative alpine del Piemonte, del Veneto e dell’Abruzzo. Ad inaugurare il campionato il “Veneto team” contro i padroni di casa, gli “Abruzzi”, che vengono sconfitti di misura per 1-0. In gara due, i vincenti del “Veneto team” hanno affrontato il “Piemonte” in una match serratissimo, risolto solo ai rigori con la vittoria dei piemontesi per 6-4 che frutta in base al regolamento due punti in classifica generale per il “Piemonte” e un punto per i veneti.
DOMODOSSOLA – Inaugurato il museo “Don Carlo Righini”
Inaugurato il museo degli alpini ossolani nei locali della Casa dell’Apino. Dopo il saluto del presidente sezionale Giovanni Grossi e del consigliere sezionale direttore del museo Alessandro Lana, la benedizione del cappellano sezionale don Franco Costaraoss e il taglio del nastro da parte del prefetto del Verbano Cusio Ossola Giorgio Zanzi accompagnato dal presidente della Provincia Massimo Nobili, dall’assessore provinciale alla cultura Claudio Cottini, dal sen. Walter Zanetta, nonché dal sindaco di Domodossola Riccardo Galvani.
Un alpino, il gen. Giorgio Battisti, comanda il C.A. di reazione rapida della NATO
Il generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, alpino, è il nuovo comandante del Corpo d'Armata di reazione rapida della NATO con sede a Solbiate Olona, in provincia di Varese. Ha sostituito il generale C.A. Gian Marco Chiarini, che dopo tre anni di comando andrà a ricoprire l'incarico di rappresentante militare italiano presso l'Unione Europea e la NATO a Bruxelles. Il cambio della guardia è avvenuto alla presenza del capo di Stato Maggiore dell'Esercito gen. Giuseppe Valotto e del comandante delle Forze operative terrestri gen. C.A. Francesco Tarricone.
Gli alpini nella storia d’Italia (7ª puntata)
Il 4 novembre 1918 l’armistizio di Villa Giusti pone fine ad oltre tre anni di conflitto e anche per i 61 battaglioni di alpini inizia il lento ritorno alla normalità. A onor del vero, il termine “normalità” ha un valore relativo nel trambusto di fine guerra: al comprensibile desiderio di ufficiali e soldati di essere restituiti alla vita civile si contrapponevano difficoltà oggettive, dalla necessità di presidiare le nuove frontiere all’esigenza di riorganizzare i servizi territoriali e le unità combattenti, all’urgenza di assistere le popolazioni delle terre liberate, all’impegno di accogliere e riordinare gli ex prigionieri che tornano dall’Austria.
Sfogliando i nostri giornali
La nostra stampa.
Afghanistan, altri tre Caduti
Nello scorso mese di luglio tre tragiche notizie sono giunte dall’Afghanistan dove sono impegnati i soldati italiani. In attentati, a distanza di dieci giorni l’uno dall’altro, hanno perso la vita il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, il primo caporal maggiore Roberto Marchini e il primo caporal maggiore David Tobini.
Alpini spettacolo, sulle pareti a strapiombo
L’esercitazione degli alpini sulle Torri del Falzarego, che per qualche settimana è rimasta nel limbo delle eventualità per mancanza di fondi, si è resa infine possibile grazie all’intervento risolutivo dello Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito. Il teatro, come ormai da tradizione, aveva come proscenio la cornice ineguagliabile delle Dolomiti ampezzane che, dopo la giornata da diluvio universale di giovedì 7 luglio, si esaltava col contrasto tra le nuvole bianchissime e il colore delle rocce.
SARDEGNA – Collaborazione alpini – Polizia di Stato
Il presidente della sezione Sardegna Aldo Zuliani, ha accolto una richiesta di collaborazione di Vincenzo Trombadore, comandante del 13° reparto mobile “Sardegna” della polizia di Stato con sede a Cagliari. E così l’ampio cortile della caserma dismessa che ospita la sede degli alpini, è stato messo a disposizione degli agenti.
Oslavia, Sacrario devastato
Nei paesi musulmani i cimiteri sono volutamente lasciati in uno stato di abbandono “curato”, con tombe coperte dall’erba e dai segni del tempo. Pare che lo stesso principio, ma molto più trasandato, sia stato applicato al Sacrario militare di Oslavia. L’ossario che conserva le spoglie di 57mila soldati italiani morti nella Grande Guerra, nonché di 540 militari austroungarici, versa in condizioni disastrose.
UDINE – La nuova baita del gruppo Udine Sud
Passando per via Pietro di Brazzà, a Udine, si legge su un’insegna lignea la scritta: "Gruppo Alpini Udine Sud": è la baita inaugurata durante la festa per il 15° anniversario di fondazione del Gruppo friulano guidato da Tonino Pascolo. La fanfara del "Fuarce Cividât" e il coro alpino "Sot dal bulâr", di Feletto, hanno accompagnato l’evento. C’erano una selva di gagliardetti oltre a rappresentanze di altre associazioni d’arma e autorità civili e militari, con in prima fila il sindaco di Udine Furio Honsell.