La lezione del C.T. Fabio Capello
Nella terza domenica di settembre Udine ha ospitato una manifestazione che è la maggiore vetrina dei prodotti dell’artigianato e dell’agro-gastronomico del Friuli, invitando Fabio Capello ad inaugurare la kermesse. In piazza Libertà si è svolta l’apertura con le note della fanfara della Julia e qualcuno ha provato a far indossare il cappello alpino al commissario tecnico; ecco cosa scrive il Gazzettino nell’edizione di Udine: “Forse la politica dovrebbe essere più semplice o perlomeno più attenta al quotidiano. Prendete ad esempio la questione dell’appartenenza o meno dell’Isontino al Friuli, tanto cara ai fautori dell’influenza triestina. Arriva un personaggio come il CT della nazionale inglese di calcio, Fabio Capello, nato a Pieris, e i dubbi sono risolti: si sente friulano fino al midollo, senza retorica, ma con emozione. Non si mette il cappello da alpino, inflazionato ormai sulle teste di Zico e del papa, si mostra rispettoso, ma lui l’alpino non l’ha fatto: urlo liberatorio per quanti sono stanchi di stereotipi”. Una bella lezione di correttezza.
Roberto Toffoletti, Udine
L’assedio più lungo della storia
Nell’autunno di settant’anni fa Leningrado era circondata da Sud e da Nord da 31 Divisioni tedesche e dai loro alleati finlandesi. Quella morsa mortale durò 900 giorni, dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio del ’44 e costò alla città – la seconda dell’Unione Sovietica – atroci sofferenze e un milione e mezzo di morti. Fu il più lungo assedio della storia. Quando venne liberata dall’Armata Rossa, l'astro di Hitler era ormai in declino e le sorti della Germania erano segnate: l’esercito tedesco aveva mancato la conquista di Mosca, aveva subito l’onta della sconfitta a Stalingrado e le battaglie ad El Alamein avevano portato alla cacciata di Rommel dal teatro nord-africano.
I volontari alpini in prima linea
Il Dipartimento Nazionale della Protezione civile nella serata del 25 ottobre, ci ha contattato per informarci dell’emergenza alluvione che stava avvenendo in Liguria, chiedendo di far intervenire una piccola aliquota di nostri volontari di Protezione civile presso il centro polifunzionale di Santo Stefano Magra, in provincia di La Spezia dove ci sarebbero state date istruzioni sulle località in cui dirigere i nostri volontari in soccorso alla popolazione.
“Diamo un futuro al nostro passato”
“I nostri musei” è una nuova rubrica de L’Alpino dedicata ai musei ANA. Del “Museo biellese degli Alpini” abbiamo scritto il mese scorso. In questo numero riportiamo il nuovo museo della sezione di Bergamo. Continueremo la serie man manoche avremo completato la documentazione degli altri musei ANA – che sono sempre frutto di pazienti raccolte dimateriali, scritti e oggetti – certi che questa documentazione sarà utile a comprendere meglio la nostra storia. Una guida, curata dal Centro Studi ANA, valorizza questo patrimonio associativo.
Gli alpini nella storia d’Italia (10ª puntata)
La Campagna di Russia: nella sacca del Don
Nella notte del 22 giugno 1941 le truppe della Wehrmacht attaccano l’Unione Sovietica con tre gruppi di armate, che puntano sulle direttrici di Leningrado, Mosca e Kiev. Mussolini vuole assolutamente partecipare a quella che considera la “guerra santa” contro il bolscevismo e, dopo molte insistenze diplomatiche, ottiene la partecipazione del Corpo di Spedizione italiano in Russia (CSIR), forte di 60mila uomini. Nei mesi successivi le condizioni internazionali mutano drasticamente: la facile e rapida penetrazione nelle steppe sovietiche, immaginata da Hitler come un autonomo successo tedesco, è stata frenata dalla resistenza dell’Armata Rossa, e ora è la Germania a chiedere con insistenza la cooperazione italiana.
L’ottimismo dell’essere Alpini
Non staremmo diventando troppo seri? Certo il momento è grave, tutto sembra andare a rotoli, ma, se continueremo ad essere quelli di sempre potremo sperare. Una volta avevamo una serenità diversa, non tanto perché il mondo che ci circondava era migliore, ma perché i nostri “veci” sapevano guardarlo con gli occhi della speranza, con ottimismo.
Il gen. Ranieri nuovo comandante della Taurinense
Si è svolta alla Caserma “Montegrappa” di Torino la cerimonia di cambio di comando della brigata alpina Taurinense tra il generale Francesco Paolo Figliuolo e il generale Dario Ranieri. Presenti il comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj, il presidente nazionale Corrado Perona con il Labaro, il vice presidente nazionale Luigi Bertino, i consiglieri nazionali Superina, Duretto e Gatti, autorità militari, civili e religiose di Torino e del Piemonte.
Albino Porro: dalla Francia alla Russia, e poi con i partigiani nell’Astigiano
Albino Porro ha 93 anni. È nato il 1° marzo 1918 ad Asti e ha trascorso gli anni più belli della sua gioventù sotto le armi. Fu chiamato al servizio militare nel marzo 1939, nel 3° Alpini, battaglione “Fenestrelle”, con sede a Pinerolo.
Brescia – il 28 gennaio 69° anniversario di Nikolajewka
Sabato 28 gennaio sarà celebrato a Brescia il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka.
UDINE – Festa grande per le 90 candeline della Sezione
Al pari delle arzille vecchiette anche la sezione di Udine si è scoperta il vezzo di... calarsi gli anni perché non ha visto la luce nel 1921, come la tradizione orale aveva tramandato, bensì nel luglio del 1920, come è riportato dal nostro mensile L'Alpino dell'epoca. Per nulla intimoriti da questo svarione storico i componenti il Comitato hanno proseguito nella programmazione e nell'esecuzione del piano dei festeggiamenti.
“Legionario? No, meglio alpino”
Omar Bedioune – nato a Giaveno il 30 luglio 1990 da padre algerino e madre piemontese – è uno dei 98 giovani che hanno avuto il cappello con la penna al termine della prima fase del progetto ‘Vivi le Forze Armate’ con gli alpini della Taurinense, nella caserma Monginevro di Bousson, dove per tre settimane hanno indossato la mimetica e conosciuto la vita e la disciplina militare. Ventuno giorni di training intensivo da parte degli istruttori del 3° reggimento Alpini con esercizi fisici, arrampicate in parete, topografia, attraversamento del ponte tibetano di Cesana (il più lungo d’Europa) e pernottamento in quota a Lagonero, prima dell’attacco a cima Saurel, a quota 2.500.
NOSTRI MUSEI: Bergamo – Cent’anni di storia, di uomini e cose
La sede della sezione di Bergamo si è arricchita del nuovo museo alpino, inaugurato il 9 settembre in occasione del 90° anniversario di fondazione alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona. “L’idea si è sviluppata poco per volta, abbiamo cominciato prima a chiedere ai gruppi alpini, poi abbiamo esteso l’appello a quanti avessero oggetti e documenti da donare”, spiega il presidente del museo Antonio Arnoldi.